031. FOREIGN AFFAIR (Mike Oldfield) - 200 canzoni 200 storie

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031. FOREIGN AFFAIR (Mike Oldfield)

Articolo pubblicato il  16 giugno 2021





Parlare di Mike Oldfield senza citare "Tubular Bells"
è praticamente impossibile ma qui ci proveremo.
Tubular Bells...



è Mike Oldfield.
A parte gli scherzi Mike Oldfield aveva appena 18 anni quando cominciò a lavorare sul suo primo disco, per l'appunto "Tubular Bells" e venti quando uscì e fece subito il botto; il rovescio della medaglia fu che tale successo legò il suo autore a quel format tanto che non riuscì mai a liberarsene come quegli attori caratteristi che rimangono per sempre legati al personaggio più famoso da loro interpretato.
I primi 4 album pubblicati sono così delle composizioni completamente strumentali che coprono tutto lo spazio del disco e devono passare 10 anni dal suo primo successo per bissare, a livello di vendite e di gradimento nel pubblico, il successo ottenuto con "Tubular Bells". Il disco dell'83 si chiama "Crises" ed è un disco semplice ma allo stesso tempo complesso e risulta per Mike Oldfield un momento di svolta; con il suo quinto album Mike Oldfield aveva cominciato ad inframezzare nei suoi dischi delle canzoni che potremmo definire pop e in "Crises" divide esattamente a metà quello che a lui piaceva con quello che gli veniva chiesto dalla casa discografica: un'intera facciata è la solita suite "in stile Mike Oldfield" di circa 20 minuti che si intitola per l'appunto "Crises" mentre l'altra facciata è composta da 5 singoli, 5 canzoni pop o quasi.
Chi volesse riascoltare questo disco è perciò avvisato: per arrivare alle canzoni pop bisogna prima ascoltarsi tutto il lato A.
Il lato "B" dell'album è stato affidato a diversi cantanti, cosa che stava diventando l'usuale marchio di fabbrica: Roger Chapman (ex-cantante dei Family) per "Shadow on the Wall" ispirata alla difficile situazione di quegli anni del popolo polacco, Jon Anderson (cantante degli Yes) per "In High Places" e Maggie Reilly in Moonlight Shadow e Foreign Affair. C'è anche un mini brano strumentale chiamato "Taurus 3" che è la terza parte dell'ispiratissima trilogia "TAURUS", iniziata due LPs prima. "Nei suoi 2 minuti è la song più spagnoleggiante in assoluto di Mike, dotata di melodie flamenco leggere e velocissime, tecnicamente davvero difficili, e di un finale apocalittico: sembra che le chitarre esplodano fuori dalle casse da quante sono e da quanto sono suonate vigorosamente. Un pezzo veramente anomalo quanto eccezionale."
Il successo di questo disco comunque non è legato alla canzone di cui parleremo ma a "Moonlight Shadow" una canzone melodica che in quegli anni fece incetta di riconoscimenti e passaggi nelle radio e ha fatto conoscere a molti il genio di Mike Oldfield; siccome anche di "Moonlight Shadow" il web è ricco di storie e di racconti non mi resta che parlare dell'altra canzone cantata da Maggie Reilly che, a mio parere, si situa sullo stesso piano ma che ha ottenuto molto meno riconoscimento di quanto meritasse. Malgrado il successo commerciale non arrise alla canzone "gemella" di "Moonlight Shadow" ossia a "Foreign Affair", quest'ultimo brano mantiene comunque un suo fascino inalterato nel tempo. Ascoltando la canzone, oltre ad essere incantato dalla bellissima voce di Maggie Reilly (che, essendo scozzese, fa diventare la canzone: fodern affe'), rimango sempre affascinato dallo sfavillio che emana, una canzone che sembra risplendere, luccicare come poche altre nell'universo della musica.
"In questa canzone Mike fa un esperimento tecnico: modifica col glissando il suono del glockenspiel per fare la melodia principale, operazione innovativa che non si è più sentita in giro, creando un suono particolare la cui paternità appartiene a Mike."
Forse già appagato del successo ottenuto, "Foreign Affair", non venne mai pubblicato come singolo ed anche il video ufficiale non fu granché curato, ( https://www.youtube.com/watch?v=KpBzgYU3JFY ); solo in Italia apparve una stampa a 45 giri, come si usava allora, per i Juke-box.

Su internet si trova veramente poco sulla storia di questa canzone, che porta la doppia firma di Oldfield e Maggie Reilly per i testi e la musica di Mike Oldfield; sembra che la scelta di Maggie Reilly, pur casuale, fu legata al fatto che al tempo la cantante era fidanzata di uno dei collaboratori nei concerti di Oldfield. Wikipedia precisa solo che è stata originariamente registrata durante le sessioni dell'album Crises tra il novembre 1982 e l'aprile 1983 nello studio che il nostro si era costruito a casa sua. Normalmente nei suoi brani Mike Oldfield suona tutti gli strumenti, ma in questo caso il co-produttore dell'album, Simon Phillips, suona alcuni strumenti a percussione.
Il binomio Oldfield-Reilly, già rodato con "Family Man" e "Five Miles Out" si ripeté nella successiva "To France", che quasi bissò il successo di "Moonlight Shadow".

Qualcuno ha marchiato il brano come "ripetitivo" ma io proporrei invece l'aggettivo ipnotico, basato sulla ripetizione del testo e del particolare suono di cui abbiamo parlato prima. Mentre "Moonlight Shadow", pur con una melodia allegra, nascondeva un testo drammatico, parlando dell'omicidio di un uomo con un colpo di pistola (sembra che il testo sia stato influenzato dall'omicidio di John Lennon, avvenuto proprio la sera in cui il musicista si trovava in quella zona di New York) il testo di "Foreign Affair" racconta di una immaginaria avventura amorosa con una persona straniera, forse sconosciuta, lontano da tutti, in un'isola tropicale.

Un sogno forse, ma a chi non piacerebbe?

LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "FOREIGN AFFAIR":
AMORE STRANIERO
Amore straniero,
viaggia nell'aria
verso una spiaggia tropicale,
un'isola da raggiungere,
una nuova terra,
per una storia personale...
Una laguna vicino a La Mer,
è un amore straniero.
Trasportando un sogno,
in un mistico mare...
Un'emozione piena di desiderio,
una goccia nell'oceano,
un sospiro nell'aria
che puoi sentire ovunque,
nel freddo crepuscolo
di una notte tropicale...
Amore straniero
che si libra nell'aria,
un filtro magico,
un freddo viaggio...
Un filtro magico...
Un sogno...
Un freddo viaggio...
Una preghiera...
È un amore straniero...
*Ripete il 1° verso 6 volte*
Straniero...
CURIOSITA':
  • Oldfield ha suonato oltre quaranta strumenti distinti e diversi nei suoi dischi, pur reputandosi essenzialmente un chitarrista con un modo molto particolare, direi personale, di suonare la chitarra. Oltre ad aver suonato la maggior parte degli strumenti, Mike Oldfield ha auto-registrato e prodotto molti dei suoi album nello studio di registrazione che si è costruito in casa, fintanto che è vissuto in Inghilterra.
  • Dal 2009 è diventato cittadino delle Bahamas dopo aver vissuto anche a Ibiza, Los Angeles e Monaco. Nel 2012, Oldfield ha dichiarato "di aver deciso di lasciare l'Inghilterra dopo aver sentito che il paese era diventato uno "stato balia" con troppa sorveglianza e controllo statale". Il mio pensiero è invece che lo abbia fatto per non farsi divorare gli incassi, provenienti dalla sua musica, dal temutissimo fisco inglese.
  • Il suono unico di Foreign Affair era già stato parzialmente provato nella suite di oltre venti minuti intitolata "Taurus II" dall'album "Five miles out"; per ottenerlo Oldfield aveva usato il Fairlight, un sintetizzatore costosissimo di cui disponeva da anni.
  • L'album Crises è uscito oltre che in vinile anche in audiocassetta ed in CD già nel 1983; il sito discogs.com ha censito 164 diverse stampe tra cui quella Yugoslava e quella della DDR. Oggi si può ascoltare l'album completo su YouTube al link: https://www.youtube.com/watch?v=6fWrF9lvjXU
  • In quegli anni era scoppiata la moda di unire due brani, all'apparenza diversi, per crearne una nuova versione per le discoteche. Così fu anche per Foreign Affair che venne mescolata a Tubular Bells creando così il brano "Tubular Affair" prodotto dai Samoa Park con la voce di Loretta Ferrarato in arte Barbarella. Per ascoltare questo orrore, che però andò molto bene nel filone Italo Disco: https://www.youtube.com/watch?v=fe_rLIEI3es
  • Ho scoperto con simpatia ma anche con un po' di stupore che il nostro ha un discreto seguito in Italia ed esiste il "Mike Oldfield Fan Club Italiano" molto attivo su internet e che annualmente raduna i propri membri per delle cene "sociali".
  • Solo per omonimia nel titolo, segnalo che Tom Waits scrisse nel 1977 una canzone ed un album, per l'appunto Foreign Affair; qualche anno dopo nel 1986, per il suo ottavo album, Enrico Ruggeri ne fece una versione italiana intitolata "Con la memoria".

I LUOGHI:
  • Denham nel Buckinghamshire, Inghilterra sud-orientale è il paese dove Mike Oldfield si è costruito il proprio studio di registrazione all'interno di casa sua ed ha registrato anche l'album "Crises".

LE DATE:
  • 27 maggio 1983 data di uscita di "Crises". Mike Oldfield arriva a questa data da trentenne essendo nato il 15 maggio 1953. La cantante Maggie Reilly è invece nata il 15 settembre 1956 e quindi tre anni più giovane.

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Il nostro fidato sito segnala solo sei cover tra cui quelle dei Sylver (un gruppo belga) del 2009 ma come sempre se ne trovano diverse altre tra cui anche quella pubblicata tra il 1991/1992 dai D. Twins Featuring Novecento.

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Per quanto riguarda la notevole produzione di Mike Oldfield, tralasciando come sempre l'album "Crises", che va conosciuto interamente, segnalo in rappresentanza delle sue lunghe suites i soli tre minuti di "Tubular Bells (Opening Theme)" come appaiono nella colonna sonora dell'Esorcista. Le due canzoni restanti sono sicuramente "To France" e "Family Man" (rifatta poi dal duo Hall & Oates)

Crediti:
per alcune parti del testo:

per il testo in italiano:
  • traduzione del testo originale, con personale riadattamento, con google translate

per la foto della copertina:




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