006. VIENNA (Ultravox) - 200 canzoni 200 storie

200 canzoni 200 storie
Vai ai contenuti
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.

006. VIENNA (Ultravox)

Articolo pubblicato il 23 Febbraio 2021






Qual è la vostra canzone pop natalizia preferita?
Chi ha pensato: "Do they know it's Christmas?" forse conoscerà già il collegamento con "Vienna" degli Ultravox.
Per tutti, comunque, ritorno al 1984 quando un reportage della BBC portò alla luce la carestia che stava colpendo l'Etiopia. Quando Bob Geldof, cantante dei Boomtown Rats, pensò ad una canzone per raccogliere fondi chiamò Midge Ure degli Ultravox ed insieme scrissero il pezzo di cui lo stesso Ure curò anche la produzione.
Tutto il resto è storia.     https://www.youtube.com/watch?v=j3fSknbR7Y4
Midge Ure iniziò la sua carriera negli anni '70 (rifiutando più volte il posto di cantante nei Sex Pistols) ma è proprio negli anni '80 che esplose guadagnandosi il suo meritato spazio nel mondo della musica. Il primo passo fu con i "Visage" da lui co-fondato insieme a Billy Currie (all'epoca membro degli Ultravox) e a Steve Strange che fu poi il volto del progetto. Ne uscì così, con i testi di Ure, "Fade to gray", brano considerato uno dei capisaldi del genere musicale New romantic, nonché uno dei primi esempi di quello che venne definito Synth-pop. https://www.youtube.com/watch?v=UMPC8QJF6sI
Quando John Foxx, dopo esserne stato il leader per i primi tre album, chiuse il suo contratto con la casa discografica e decise di abbandonare il gruppo per iniziare una sua carriera solista, proprio nell'anno 1980, i restanti componenti Ultravox chiamarono proprio Midge Ure a sostituirlo nel ruolo di front-man e cantante. La sostituzione non fu indolore e portò ad una svolta del sound della band, che virò verso un synth pop melodico di cui il nostro brano è il primo esempio ma che da più di qualche critico è considerato il punto più alto raggiunto dalla band.
L'album esce nel 1980 con il titolo di "Vienna" e dopo i primi due singoli di scarsa fortuna, a gennaio del 1981, il singolo omonimo spopola in Europa: il 45 giri è il primo pezzo degli Ultravox a entrare in classifica!
Vienna "è una piece di pop sinfonico, magistralmente orchestrata da Billy Currie, con il canto di Midge Ure melodrammatico come non mai: il suo urlo "This means nothing to me" non vuole esprimere rassegnata indifferenza, ma il lamento per il passato perduto." La stesura del pezzo ha coinvolto tutti i quattro componenti della formazione: "Il brano è nato intorno ad un drum pattern scritto da Warren Cann, il quale ha realizzato gli accordi del brano insieme a Billy Currie; quest'ultimo suona l'assolo di violino nel bridge. Midge Ure iniziò a cantarci sopra, scrivendo poi il testo insieme a Cann, mentre il bassista Chris Cross creò la linea di basso su un sintetizzatore".
Perché Vienna? A questo proposito Midge Ure ha dichiarato: "All'epoca ho mentito ai giornali: i Secessionisti e Gustav Klimt, qualunque cosa. Non sapevo nulla di tutto ciò. Ho scritto una canzone su una storia d'amore natalizia, ma ambientata proprio in questo ambiente oscuro e minaccioso."
In merito al fascino decadente del pezzo: "Volevamo prendere la canzone e renderla incredibilmente pomposa nel mezzo, lasciandola molto "scarna" prima e dopo, ma terminando con un finale classico tipicamente esagerato".

IL TESTO TRADOTTO IN ITALIANO:
Abbiamo camminato nell'aria fredda
il respiro si ghiacciava sul riquadro di una finestra
fermi ad aspettare
un uomo, nell'oscurità, in un frammento di una foto
così mistico e spirituale.
Una voce ci raggiunse in un grido acuto
che resta con te fino a quando...
la sensazione se n'è andata, solo io e te.
Non significa niente per me
questo non significa niente per me
oh, Vienna
La musica si sta diffondendo
note ossessionanti, corde pizzicate
il ritmo ti sta chiamando
da solo nella notte quando la luce del giorno porta
un silenzio freddo e vuoto
il calore della tua mano e un cielo freddo e grigio
svaniscono in lontananza
Quell'immagine se n'è andata, solo io e te
non significa niente per me
Questo non significa niente per me
oh, Vienna
Questo non significa niente per me
Questo non significa niente per me
oh, Vienna".


CURIOSITA':
  • All'epoca, si diceva che la canzone si ispirasse al film del 1948 "The Third Man", ambientato nella capitale austriaca; tale supposizione sembrava essere confermata dal video musicale, diretto da Russell Mulcahy, che invece è chiaramente ispirato dal film. Il video costò oltre 6.000 sterline e all'epoca venne considerato piuttosto caro.
  • In merito alla registrazione del famoso video, https://www.youtube.com/watch?v=xJeWySiuq1I Warren Cann ha raccontato: "Può essere una sorpresa sapere che circa la metà del video è stata girata in luoghi nel centro di Londra, principalmente a Covent Garden e anche nel vecchio Kilburn Gaumont Theatre nel nord di Londra (ora una sala Bingo). La scena della festa dell'ambasciata era in una casa che avevamo affittato in città. L'altra metà era a Vienna. L'abbiamo fatto a buon mercato. Eravamo solo noi e Nick, il nostro fidato cameraman. Abbiamo preso un volo la mattina presto per Vienna, abbiamo girato come dei pazzi dentro e fuori dai taxi mentre giravamo, e presto abbiamo scoperto che, essendo la bassa stagione invernale, molti dei posti splendidi su cui contavamo di filmare o erano chiusi o coperti da reti di impalcature. Siamo finiti al cimitero per le riprese con la statua che è stata usata per la copertina del singolo, abbiamo girato il tramonto e poi siamo tornati di corsa a Londra per iniziare a ritoccare".
  • La lapide nel video e sulla copertina del singolo si trova al Zentralfriedhof di Vienna ed è la tomba di Carl Schweighofer, famoso produttore austriaco di pianoforti.
  • Midge Ure, è lo pseudonimo di James Ure. Il nome d'arte Midge non è altro che "Jim" letto al contrario (Mij) e trasposto foneticamente.
  • Midge Ure e Bob Geldof , oltre al singolo natalizio, sono passati alla storia della musica per aver organizzato il Live Aid. Per chi non lo ricordasse è il concerto rock tenutosi il 13 luglio 1985 al Wembley Stadium di Londra (Inghilterra) e al John F. Kennedy Stadium di Philadelphia (Pennsylvania, Stati Uniti d'America) in contemporanea. È da molti considerato il più grande evento rock della storia. La motivazione fu la stessa ovvero ricavare fondi per alleviare la carestia etiope di quegli anni e la raccolta di fondi superò ampiamente gli obiettivi.
  • Un'ultima curiosità su Midge Ure e sulla sua carriera solista: il suo quarto album da solista si intitola Breathe ed è del 1996. Il musicista ha dichiarato in un'intervista del 2001: "Il mio punto più basso è stato quando è uscito il mio album Breathe. Ho passato due anni a scriverlo e registrarlo per scoprire che le persone non se ne accorgevano." Due anni dopo la sua uscita, nel 1998, il singolo "Breathe" divenne un singolo di successo, in diversi paesi europei, grazie al suo utilizzo nella campagna pubblicitaria degli orologi Swatch. Entrò al #1 nella classifica italiana e in vari altri paesi europei e ancora oggi molti lo riconoscono al primo ascolto.

I LUOGHI
  • Midge Ure è scozzese, nato a Cambuslang, una cittadina che oggi ha circa 30.000 abitanti e si trova nella periferia sud-orientale di Glasgow. Gli altri tre componenti invece: Curry è di Huddersfield, e Chris Cross è di Tottenham, (Londra) quindi inglesi e Warren Cann è canadese originario di Victoria, British Columbia.
  • Chi volesse vedere la tomba della copertina dovrà recarsi a Vienna e visitare il cimitero centrale (Zentralfriedhof); la tomba è quella di Carl Schweighofer.

LE DATE:
  • Era il 9 gennaio 1981 quando uscì Vienna come terzo singolo tratto dall'album omonimo pubblicato il giorno 11 luglio 1980. Midge Ure oggi ha 67 anni e all'uscita di Vienna ne aveva da poco compiuti 27 (nato il 10 ottobre 1953) e analogamente il bassista Chris Cross, più anziano di un anno (nato il 14 luglio 1952); il batterista Warren Cann (nato il 20 maggio 1950) ed il tastierista Billy Currie (nato il 1 Aprile 1950) sono invece quasi coetanei ed oggi hanno superato i 70 anni.

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Sono state registrate una ventina di cover, ma nessuna degna di segnalazione, se non quella cantata nel 1999 in stile gregoriano. Il brano appare nell'album "Masters of Chant" del gruppo chiamato per l'appunto Gregorian insieme alle versioni di altre canzoni tra cui anche la Fade to gray di cui si è parlato. https://secondhandsongs.com/release/9128

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Proseguiamo negli Ultravox griffati Midge Ure, non perché quelli di John Foxx siano peggiori ma erano molto sperimentali (vedi "Hiroshima Mon Amour"), e quindi la splendida "Reap The Wild Wind" che apre l'album del 1982 intitolato Quartet. Poi dal 1984 l'indimenticabile "Dancing With Tears In My Eyes" (versione Remix di dieci minuti) e dallo stesso album la title-track "Lament"


Privacy Policy
Cookie Policy
Torna ai contenuti