040. DUCKWORTH. (Kendrick Lamar)
Articolo pubblicato il 20 agosto 2021
Cos'è che ci rende veramente umani?
Cosa ci distingue dalle belve?
Dante Alighieri ci propone una possibile risposta nella sua Commedia, per la precisione nel canto 16° del Purgatorio.
Con grande gioia, posto oggi nel mio blog una storia che non ho scritto io ma è stata elaborata da un giovane, quasi ventenne, che ha vissuto un anno della sua vita negli States e che adora questo genere musicale, come molti altri suoi coetanei. Si, è mio figlio Giulio che ha scelto proprio questa canzone perché ha una storia, una bella storia, che ci può far riflettere sul come le nostre scelte possano cambiare il futuro nostro e di chi ci sta accanto. Buona lettura!
Cos'è che ci rende veramente umani? Cosa ci distingue dalle belve? Dante Alighieri ci propone una possibile risposta nella sua Commedia, per la precisione nel canto 16° del Purgatorio. Per farla breve, in questo canto ciò che emerge è l'importanza delle libere scelte e di come l'uomo, per questo motivo, sia veramente libero persino dall'influenza divina.
Ora, serviva scomodare Dante per introdurre una canzone? Una canzone rap soprattutto, dove si sa che si parla solo di "sesso, droga e armi". Vi potrà sembrare strano, ma questa introduzione era necessaria: la canzone di cui parlerò oggi si chiama "Duckworth." ed è l'ultimo pezzo del disco datato 2017 "Damn." di Kendrick Lamar, uno dei maggiori cantastorie (o se si vuole usare una parola in voga oggi, "storyteller") di tutta l'industria musicale rap. "Damn." in inglese vuol dire dannazione, già dal titolo traspare il tema della religione, della fede, dei vizi e delle virtù umane, della paura e ansia della dannazione e dell'introspezione interiore, temi ricorrenti non solo in questo album ma anche nella Commedia di Dante. Lo spessore ed il messaggio del disco sono tali che ha stabilito un record essendo il primo vincitore, né compositore di musica classica né di musica Jazz, del prestigiosissimo "Premio Pulitzer" riservato alla musica, creando quindi non poco scalpore...
Il disco unisce musicalità, storie, rime e hit ed ha portato a Kendrick Lamar una dozzina di dischi platino ma un modesto 175° posto nella lista aggiornata al 2020 dei top 500 dischi secondo la rivista Rolling Stones (per quanto possa valere); gli altri suoi due dischi sono anche presenti nella lista, e il suo capolavoro "To Pimp a Butterfly" occupa (addirittura) il 19° posto (ben 5 posti sopra a 'Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band').
"Duckworth.", in particolare, è l'ultima traccia se si ascolta il disco originale (con l'ordine capovolto nella versione Deluxe, in cui diventa la prima); non è la canzone più popolare dell'album - venendo oscurata da megaliti come "DNA." e "Humble." -ma per profondità del testo ed il sentimento di stupore assoluto che lascia all'ascoltatore che ne capisce il testo è una piccola gemma che racconta una storia unica, con una morale esplicita forte, inserita in un contesto storico reale recente delle comunità afroamericane negli States.
In realtà, nel paragrafo sopra non sono stato preciso al 100%, perché la canzone non racconta una storia, ma due storie parallele il cui destino si incrocia indissolubilmente in stile "sliding doors" per poi ritrovarsi dopo anni: le storie di Anthony e "Ducky", rispettivamente quello che diventerà "Top Dawg", il producer di Kendrick Lamar, e quello che invece ne diventerà il padre.
Il palcoscenico di questa storia è Compton (leitmotiv dei due dischi precedenti, in cui Kendrick è nato e vissuto per poi raccontarne la vita a tutto il mondo con la sua musica), il quartiere criminale per eccellenza di Los Angeles, in cui i ragazzi finiscono per adattarsi all'ambiente che li circonda e dove a volte, come nel caso del producer di Kendrick, il far parte di una gang criminale è addirittura un tratto ereditario di famiglia trasmesso di generazione in generazione. Compton è il tipico ambiente criminale da cui è difficile uscire; ed è proprio in questo contesto che vive (e delinque) Anthony "Top Dawg" a cui Kendrick dedica i primi versi per narrarne la vita e i legami con la criminalità.
Ma anche i peggiori gangsters hanno dei punti deboli, e quello di Anthony era -ironicamente- il pollo fritto del KFC di quartiere che aveva già rapinato una volta in precedenza, lo stesso locale in cui aveva appena iniziato a lavorare part-time Ducky, il papà di Kendrick: ed è qui che le due vite si intrecciano. Ducky, che però non è scemo, avendo capito il contesto in cui lavora, per entrare nelle grazie dei criminali locali, dà loro abitualmente più cibo... una decisione saggia visto che, come narrato nella canzone, un giorno Anthony decide di rapinare proprio quel KFC per una seconda volta, ma risparmia la vita di Ducky che era di turno.
Una decisione presa liberamente che, come dice Kendrick, influenzerà la vita di entrambi destinati a re-incontrarsi a distanza di 20 anni in uno studio di registrazione. Vent'anni in cui Anthony abbandona la criminalità per dedicarsi alla musica e il figlio di Ducky cresce diventando una stella dell'hip-hop; il destino vuole che il nuovo incontro sia proprio per firmare il contratto del figlio di Ducky, nonché l'autore della canzone, Kendrick Lamar. Ma l'influenza della scelta si vede nell'universo parallelo che Kendrick analizza in maniera quasi ironica: Anthony nel corso della rapina commette l'omicidio, una decisione che lo porta all'ergastolo, non creando la sua etichetta discografica; universo in cui Ducky sarebbe morto lasciando sola sua moglie a crescere un figlio che inevitabilmente avrebbe ceduto al mondo della criminalità probabilmente lasciandoci le penne prima o poi... non sarebbe stato uno dei rapper più influenti della storia, ma una mera statistica sulle vittime della criminalità organizzata. L'effetto "farfalla" di questo universo è veramente impressionante perché avrebbe drasticamente cambiato la vita di tutti i protagonisti della nostra storia.
La veridicità della storia è stata più volte confermata da tutte le parti in causa ed è l'unica cosa di cui si parla ogni volta che i due si re-incontrano nello studio di registrazione (un po' come il nonno che racconta sempre della guerra quando lo si va a trovare), quindi causando ancora più brividi rispetto ad una possibile "finzione narrativa": la storia non è stata inventata a tavolino, è la rappresentazione di cosa vuol dire vivere in uno dei quartieri più poveri di uno dei paesi più ricchi del mondo. In più, in un'intervista, Kendrick Lamar racconta che Top Dawg non era presente in nessuno dei momenti della stesura o registrazione della canzone, ascoltandola per la prima volta solo a disco finito prima del rilascio ufficiale lasciandosi scappare (leggenda vuole) anche qualche lacrimuccia per questo pezzo così emotivo per chiunque lo ascolti, figuriamoci chi quella storia l'ha vissuta con una pistola in mano a due passi da una scelta che avrebbe cambiato completamente la sua vita.
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO
DI "DUCKWORTH." di Kendrick Lamar:
Era sempre io contro il mondo
Fino a quando ho capito che sono io contro me
Perché, perché, perché, perché?
Perché, perché, perché, perché?
Basta ricordare che quello che succede sulla terra rimane sulla terra!
Siamo Noi a metterlo al rovescio
Cara ti ho detto molte volte, e ti sto dicendo ancora una volta
Solo per ricordarti, tesoro, che il mio...
Oh Lamar, Ave Maria e marijuana, sono tempi duri
Prega con i teppisti, ombre nel buio
Fai amicizia con demoni e tipi simili, sono una stella io,
La vita è una stronza divertente
Vero commediante, devi amarlo, devi crederci,
Potrei essere fuori di testa, lunghe pubblicità televisive e niente sonno
Tutto preso dai miei pensieri;
"Bambini, ascoltate: qui si fa seria"
Vedete, c'era una volta il ghetto di Nickerson Garden
Dove lo scopo era produrre e digerire il linguaggio della povertà
Adattarsi, inevitabile: sparatorie, crack ovunque
FBI che assalta edifici e professionisti della droga
Anthony era il più grande di sette fratelli
Rispettato, calmo e tranquillo
Scherzare e giocare rendeva la vita più facile
Tempi duri, la madre si faceva di crack
E lui a quattro anni che diceva alla nonna di non lasciarlo!
"La sua storia familiare: prostituzione e gang"
Era stato fabbricato per essere pericoloso
Gli dettero una pistola e cominciò a darsi da fare
A quindici anni, i jeans strappati con la monetina come si usava allora
Un pompino quando capita da una tossica
La polizia da evitare, lavorava per uno più grande
Piccolo spacciatore, salì presto di grado
10.000 dollari al giorno solo dallo spaccio nel ghetto
Vide il suo primo milione a vent'anni
Ebbe un paio di bambini, un paio di sparatorie
Accusato di omicidio, le sue impronte sulla pistola
Ma il testimone non confermò
E' allora che provò a cambiare ma appena voltate le spalle uccisero suo cugino
Sfuggì all'accusa e tornò a spacciare chili di cocaina
Anthony era bello visibile
Con la Mustang a due colori, il modello appena uscito
Una cosa da richiamare la polizia, e dicono che la polizia arrivò
Aggirandosi per parcheggi e dintorni
E facendo casino mentre dava noia ai piccoli spacciatori
Poliziotti corrotti, dissero a Anthony che avrebbe fatto meglio a collaborare
Ma lui rispose che si levassero di torno
E se ne tornò al Kentucky Fried Chicken
Vedete, al KFC...
C'era un negro dalla pelle chiara che chiacchierava un sacco
Con una testa riccia e i denti davanti separati
Lavorava alla finestra del drive-through, si chiamava Ducky.
Anche lui veniva dalla strada, le Robert Taylor Homes
Un ghetto nella zona meridionale di Chiraq, il regno del terrore.
Era partito in auto per la California con la sua donna e 500 dollari.
Avevano un bambino, speravano avrebbe visto il college
Si faceva il culo con un lavoro dalle nove alle cinque
Guidava una Cadillac Seville, ci portava in giro il figlio nei weekend
Vestito con il nome scritto sulla tasca davanti: la divisa del negozio
che si trovava giusto di fronte al ghetto
Anthony aveva deciso di rapinare il posto
L'aveva già fatto nel 1984.
In quel periodo le gang andavano forte, tutti ne facevano parte come in una guerra
Fra i parenti c'era sempre qualcuno che ti convinceva ad affiliarti,
che ti vendeva un qualche lavoro demoniaco
che avrebbe finito per ucciderti.
Chi era invischiato nel crimine, più sveglio,
ti faceva una proposta con la pistola puntata.
"Ducky conosceva bene la situazione"
Avevano rapinato il manager e sparato a un avventore l'anno prima.
Allora provava a prenderli con le buone
Ogni volta che Anthony passava allo sportello
era pollo gratis e due biscotti in più.
E infatti a Anthony piaceva Ducky e
lo lasciò andare, non lo uccisero.
Anzi, pare sia stato l'unico a salvarsi.
"Fate attenzione: quella decisione cambiò entrambe le loro vite"
Una sfortuna per ciascuno
Si trasforma in karma positivo, e vi dico il perché
Prendi due estranei, mettili a caso in una situazione difficile
Dagli un'anima, ché possano prendere le proprie decisioni e andare avanti.
Vent'anni più tardi, gli stessi estranei falli incontrare di nuovo
dentro uno studio di registrazione, dove ognuno dei due ha trovato la sua fortuna.
Allora cominciano a ricordare quel problema al KFC
Chi avrebbe mai pensato che il più grande fra i rapper
sarebbe nato da una coincidenza?
Perché se Anthony avesse ucciso Ducky,
Top Dawg starebbe scontando l'ergastolo
Mentre io sarei cresciuto senza un padre, morto in una sparatoria
E' proprio così che l'altro giorno ho potuto fare una passeggiata!
CURIOSITA':
- Non esiste un video della canzone anche perché non è uscita come singolo, si trova però su youtube un bel video, per ascoltare il brano con il testo (se qualcuno vuole leggerne il contenuto mentre va la canzone): https://www.youtube.com/watch?v=6VJG8F8M1Sw
- Come già spiegato: ANTHONY "TOP DAWG" TIFFITH è il fondatore della Top Dawg Entertainement che ha messo sotto contratto Kendrick Lamar nel 2005, quando questi aveva 15 anni, mentre KENNY "DUCKY" DUCKWORTH è il padre di Kendrick, il cui nome completo è Kendrick Lamar Duckworth.
- Il titolo originale della canzone era "Life Is Like A Box Of Chicken", poi cambiato con il cognome del padre di Kendrick; questo titolo ricorda un po' la filosofia di Forrest Gump e la sua "la vita è come una scatola di cioccolatini".
- Ecco come Kendrick Lamar ha ricordato il giorno in cui ha conosciuto questa storia, raccontato in un'intervista: "Circa un anno dopo ho incontrato Top Dawg. L'ho incontrato quando avevo sedici anni. Mio papà è venuto in studio con me [...] Ha sentito che avevo a che fare con Top Dawg, ma mio padre personalmente non lo conosceva come Top Dawg, l'industria lo conosce come Top Dawg. Prima di essere Top Dawg, era un altro nome. Così quando entrò in quella stanza e vide chi era veramente Top Dawg, si capovolse. Ancora oggi, ridono e ridono a crepapelle e raccontano la stessa storia più e più volte l'uno all'altro.
- Ancora sulla veridicità della storia che racconta in questa canzone, durante un'intervista con il comico Dave Chappelle, Kendrick Lamar ha dichiarato: "Storia vera e uno dei miei brani preferiti nell'album. L'idea che volevo mettere da quell'evento era di prospettiva. Ognuno ha la propria prospettiva, e riconoscere la prospettiva di qualcun altro mi fa impazzire al centomila per cento. Il modo in cui quell'evento si è svolto... Ho dovuto sedermi e chiedere ai miei due padri (quello vero e il suo manager Top Dawg): 'Qual era la tua prospettiva in quel momento?' E, 'Hai mai pensato che il cerchio si sarebbe potuto chiudere in quel modo?' Questa cosa mi ha sempre affascinato!"
- Il sito discogs.com raccoglie tutte le edizioni pubblicate di ogni album: per l'album DAMN accanto alla distribuzione in CD o in doppio LP vinilico esistono una serie di distribuzioni non fisiche e ciò nei vari formati: AAC, MP3, AIFF, FLAC. Segno dei tempi; la cosa strana e che sempre più sta tornando di moda anche la distribuzione su Cassetta, sì, le cassette che ci hanno accompagnato per tutta la nostra gioventù... a volte ritornano.
- Last but not least: l'album DAMN, da cui è tratta la nostra "DUCKWORTH." è l'unica opera "non-classica" che abbia vinto il premio Pulitzer per la musica.
I LUOGHI:
- Compton che è una città all'interno della megalopoli di Los Angeles e qui si svolgono i fatti raccontati nella canzone e dove Kendrick Lamar ha trascorso la sua infanzia e giovinezza; come ci racconta wikipedia.it: "Compton è una città nota per l'elevatissimo tasso di criminalità. A Compton sono nate le prime vere bande di strada che oggi sono delle vere e proprie organizzazioni criminali estese in tutti gli U.S.A. Le principali gang sono i Bloods e i Crips, i cui membri sono in maggioranza afroamericani, ma vi sono anche molte gangs latine. Queste due gang, (Bloods e Crips), oltre che contendersi South Los Angeles, sono distinte dai colori che indossano; i Bloods sono simboleggiate dal colore rosso, mentre i Crips fanno del blu il loro colore distintivo. Dagli anni 1990 in poi sono bandite da qualsiasi luogo pubblico le bandane poiché forte segno di riconoscimento da parte di un membro, e l'usanza di indossare vestiti colorati è molto diminuita, anche se i più forti segni di riconoscimento da parte dei membri rimangono i segni con le mani e i tatuaggi. La città di Compton ha ispirato il quartiere fittizio di Ganton e Grove Street, nel videogioco Grand Theft Auto: San Andreas. Compton si può considerare città natale di un sottogenere molto influente nella cultura Hip hop come il Gangsta rap, grazie soprattutto a Eazy-E, rapper nato e cresciuto a Compton e Leader della band N.W.A., che dedicarono a Compton uno dei loro lavori più famosi, l'album Straight Outta Compton del 1988, da cui è stato tratto l'omonimo singolo. L'alto tasso di criminalità della città ha ispirato liriche da contenuti spinti e violenti, a cui si assommano misoginia ed inni contro le forze dell'ordine come Fuck tha Police degli N.W.A., ma che se filtrate di questi caratteri negativi rappresentano una fortissima denuncia sociale, soprattutto per il crudo tratteggio delle conseguenze dell'uso di droga e violenza. Altro gruppo gangsta rap formatosi nella città di Compton, della quale è molto rappresentativo, è quello dei Compton's Most Wanted. Compton dunque è città prolifica per quanto riguarda l'Hip Hop e nello specifico il Gangsta Rap, avendo dato i natali a personaggi quali Eazy-E, Dr. Dre, Ice Cube, MC Ren, DJ Yella, Dresta, Luniz, B.G. Knocc Out, Lil' Eazy-E, Coolio, The Game, MC Eiht, DJ Quik, King-T, Tyga, Kendrick Lamar, Boogie, YG e Roddy Ricch."
LE DATE:
- 14 aprile 2017 è la data di uscita dell'album. Kendrick Lamar, nato proprio a Compton il 17 giugno 1987 è pertanto arrivato da trentenne al suo album apprezzato da critica e pubblico ma i suoi esordi risalgono al 2002 alla tenera età di quindici anni.
LE COVER:
- Questa volta, bisogna fare il discorso inverso, ovvero da quali canzoni sono stati tratti i cosiddetti "samples", ovvero dei piccoli pezzi che vanno a far parte del tappeto musicale del brano in questione; le canzoni da cui sono stati "rubacchiati" alcuni piccoli brani sono: "Atari" di Hiatus Kaiyote, "Let the Drums Speak" di Fatback Band, and "Be Ever Wonderful" di Ted Taylor; inoltre è stata campionata anche una parte di "Ostavi Trag" della band rock Jugoslava chiamata "September". Il produttore del disco, nome d'arte 9th Wonder, ha tratto il "sample" utilizzato nella traccia della batteria da "Mole on the Dole" di Climax Blues Band.
ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
- Dall'alto dei quasi 1,5 miliardi di ascolti solo su Spotify HUMBLE. va necessariamente citata anche se non perfettamente rappresentativa della poeticità (il lyricism inglese) di Kendrick Lamar. Dallo stesso album Damn la già citata DNA. (con circa la metà degli ascolti di HUMBLE.) mentre per la terza, secondo l'esperto, si va a ripescare Swimming Pools (Drank) dall'album del 2012.
Crediti:
per alcune parti del testo:
per il testo in italiano:
per la foto della copertina:
- https://www.discogs.com/it/release/10559651-Damn/images
- https://www.discogs.com/it/Kendrick-Lamar-Damn/release/10684334/image/SW1hZ2U6Mjk3OTMwNTI=