086. SHAKE IT UP (The Cars)
Articolo pubblicato il 9 maggio 2024
Ogni canzone che amiamo, è indissolubilmente legata
per ciascuno di noi a qualche ricordo personale!
"Shake It Up" a me ricorda i juke-box.
Per la precisione non la musica dei juke-box, ma i dischi 45 giri che giravano nei juke-box. Qualcuno di una certa età forse si sarà chiesto che fine facessero a fine stagione i dischi che venivano poi rimpiazzati dalle nuove uscite… Io a quel tempo avevo trovato il modo di acquistarne qualcuno e mi ero fatto una discreta raccolta che poi nel tempo si è volatilizzata! Anche questo erano gli anni ’80 e questo brano per me è indissolubilmente legato al suo 45 giri da juke-box (a proposito sull'altro lato c’era invece una canzone che odiavo ovvero la versione dei Van Halen di Pretty Woman).
Anche se sono molto legato anche ad un altro brano del gruppo, che avrà un po’ spazio in questo post, inizio così raccontando la storia di "Shake It Up".
The Cars erano nati a Boston nel 1976 e comprendevano il front-man Rick Ocasek, Benjamin Orr al basso (ma anche cantante in diverse canzoni), Elliott Easton alla chitarra, Greg Hawkes alle tastiere e David Robinson alla batteria. Tutti vantavano una consistente gavetta, in particolare Ocasek e Orr, amici di vecchia data, avevano militato insieme nel trio folk dei Milkwood (con Hawkes alle tastiere) e nei più popolari Cap'n Swing (con Easton alla chitarra).
Dopo i primi due album, caratterizzati da un buon power pop, che avevano portato al gruppo un buon seguito, The Cars pubblicarono un terzo album “sperimentale” intitolato “Panorama” che però fu una parziale delusione commerciale (#5 della classifica di Billboard) e nemmeno la critica fu molto dolce con questa produzione, anche se tutto ciò non sembrò infastidire troppo i membri del gruppo: "Non abbiamo mai pensato se qualcosa fosse pop o sperimentale o new wave o qualcosa del genere", ha detto il chitarrista Elliot Easton a Guitar World decenni dopo. "Erano solo canzoni. Dal mio punto di vista, non c'era nulla di calcolato".
Arrivò così nel 1981 il quarto album in quattro anni: nessuna sosta o ripensamento, nessun cambiamento di formazione o di produzione; tutte le canzoni vennero scritte da Ocasek come per i precedenti album.
Per quanto riguarda il testo, che come si potrà vedere nella traduzione è un invito a ballare ed a lasciare perdere i crucci della vita, ci sono delle versioni alquanto discordanti sul suo significato intrinseco: il cantante ha raccontato di aver scritto il testo della canzone, che dà anche il titolo a tutto il Long Playing, pensando a una ragazza che aveva perso, e di come la sua vita fosse cambiata dopo la sua scomparsa. Anni dopo, Ocasek ha però confessato a Vanity Fair: "Non sono orgoglioso del testo di 'Shake It Up'". Il bassista Benjamin Orr ha invece dichiarato che la canzone parla di quanto sia importante lasciare un segno nella vita, per "far sapere agli altri cosa intendi veramente".
La musica, invece, è frutto di un lavoro di perfezionamento durato anni, con Ocasek che ha cercato di creare un suono semplice ma irresistibile; il brano era già quasi pronto per la pubblicazione nell’album precedente ma fu il batterista David Robinson che si oppose e così vide la luce solo l’anno dopo. Così Robinson racconta le difficoltà incontrate:” non suonava mai bene. L'abbiamo registrata un paio di volte in studio e l'abbiamo scartata […] abbiamo pensato, ricominciamo tutto da capo, come se non l'avessimo mai sentita, cambiamo completamente ogni parte, e l'abbiamo fatto. Poi, quando tutto è finito e tutto è stato rimesso insieme, è stata come una canzone nuova di zecca". Anche il chitarrista Elliot Easton ha la sua parte nel successo del brano con l’assolo suonato con due chitarre diverse (prima suona una Fender Telecaster, in uno stile country distorto, poi a metà dell'assolo passa a una chitarra Gibson per un suono rock più pesante).
La nostra canzone è veramente irresistibile, con un ritmo trascinante che ha fatto breccia nel panorama musicale del lontano 1981; fu per il gruppo l’occasione per il rilancio negli USA e li fece conoscere al grande pubblico in tutto il mondo. “Shake it up” arrivò ad un ottimo #4 della Billboard 100 e, forse non fu un caso, anche il video arrivò al momento giusto: fu infatti tra i primi ad essere trasmesso su MTV, che ne consacrò il successo: https://www.youtube.com/watch?v=K3SA5Z-cbC8 .
Dopo quattro anni e quattro album, il gruppo si prese una pausa permettendo ai singoli membri di seguire le proprie inclinazioni ma dopo tre anni venne il momento di ritrovarsi e scrivere la storia del pop degli anni ’80 con il loro quinto album intitolato “Heartbeat City”: “I denigratori troveranno tutto quanto si può detestare di un certo modo di fare musica: produzione raffinatissima, suoni curati al limite della trasfigurazione, chitarre propedeutiche alle tastiere. Tutti gli altri gli riconosceranno la natura di capolavoro. Un disco talmente bello che nemmeno i protagonisti riusciranno più, in seguito, a smarcarsene.” E tra le tante perle... il lato romantico del gruppo si superò con “Drive” una ballata rimasta nella storia della musica pop. Ecco alcune curiosità legate a questa canzone: alla voce questa volta c’è Benjamin Orr anche se la canzone è stata scritta dal solito Ocasek e questa è forse l’unica canzone del gruppo legata al mondo delle auto. Per il video venne chiamata la modella Paulina Porizkova come protagonista femminile e fu in questa l’occasione che conobbe Ric Ocasek, diventato suo marito nel 1989. Più triste è invece la vicenda che lega la canzone a Ben Orr che morì per un tumore nel 2000; "Drive" fu suonata alla Rock and Roll Hall of Fame per la sua commemorazione. Comunque sia, il brano fu il maggior successo del gruppo arrivando al #3 della Billboard e al #1 in Canada e nella classifica Adult Contemporary, nonché nella top10 di moltissimi altri paesi. La storia del brano infine si intreccia anche con il Live Aid: oltre ad essere eseguita sul palco, fu scelta come musica di sottofondo per il breve documentario sulla carestia in Etiopia mandato in onda durante il concerto per spiegare cosa stava succedendo in quel paese africano; questa apparizione fece sì che il brano rientrasse nella UK Singles Chart al #4 ma i proventi di queste vendite (quasi 160.000 sterline) vennero donati in beneficenza al “Band Aid Trust”.
Malgrado la loro amicizia ultra ventennale, nel 1988 Orr ed Ocasek dichiararono lo scioglimento del gruppo dopo un ultimo album piuttosto deludente. Non ho ancora mai usato la parola New Wave che spesso viene appiccicata al gruppo per definirlo ed inquadrarlo; a me non pare appropriata, anche perché sono solito pensare a quel movimento in UK e non in USA. Forse la definizione del critico musicale Robert Palmer, riportata da Wikipedia, è la più corretta: "Hanno preso alcune importanti ma disparate tendenze contemporanee – il minimalismo punk, il sintetizzatore labirintico e le trame chitarristiche dell'art rock, il revival rockabilly degli anni '50 e la concisione melodiosa del power pop – e le hanno mescolate in una miscela personale e accattivante".
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI “SHAKE IT UP”
Uh beh, balla tutta la notte, gioca tutto il giorno
Non lasciare che nulla si intrometta
Balla tutta la notte, tieni il ritmo
Non preoccuparti per i due piedi mancini
Scuotilo
Scuotilo, oh sì
Scuotilo
Scuotilo
Beh, ballerai tutta la notte, scatenati davvero
Non hai bisogno di scuse cattive
Balla tutta la notte con chiunque
Non lasciare che nessuno scelga il tuo divertimento
Scuotilo, oh-oh
Scuotilo, sì sì
Scuotilo, oh-oh
Scuotilo
Esatto, ho detto di ballare tutta la notte
(Via! Via! Via)
E balla tutta la notte
(Diventi davvero basso)
Vai tutta la notte
(Diventi davvero caldo)
Bene, scuotilo adesso, tutto quello che hai, woo
Danza
Oh balla
Uh, balla tutta la notte e scuoti i capelli
Fai in modo che i gatti notturni si fermino a guardare
Balla tutta la notte, vai a lavorare
Esegui la mossa con uno scatto eccentrico
Scuotilo e basta, oh-oh
Scuotilo, oh sì
Scuotilo, è vero
Scuotilo
Uh, balleremo tutta la notte
(Via! Via! Via)
Diventa così leggero
(Diventi davvero basso)
Ballare tutta la notte
(Diventi davvero caldo)
Scuotilo, tutto quello che hai, woo
Scuotilo, fai una scena
Fagli sapere cosa intendi veramente
E balla tutta la notte, mantieni il ritmo
Non preoccuparti per i due piedi mancini
Scuotilo, oh-oh
(scuotilo) oh sì
Scuotilo, oh-oh
(Scuotilo) oh sì
(Scuotilo)
Scuotilo
Scuotilo, tesoro
(Scuotilo)
Scuotilo, oh-oh
(scuotilo)
Scuotilo
Scuotilo, tesoro
(scuotilo)
Scuotilo, oh-oh
Scuotilo
Hhhm
(scuotilo)
Yeah Yeah
Scuotilo, oh-oh
(scuotilo)
Scuotilo
(scuotilo)
Scuotilo
Scuotilo, tesoro
(scuotilo)
Scuotilo uh oh-oh
Scuotilo
(scuotilo)
o si
CURIOSITA':
- Per completare il binomio “donne e motori”, il gruppo si è sempre circondato di donne bellissime, per lo più modelle che hanno colorato i loro album ed i loro video. Nel loro album Candy-O venne chiamato il fotografo Alberto Vargas, famoso per Playboy, che immortalò in copertina la modella Candy Moore che all'epoca usciva con il batterista Robinson. Nel nostro LP “Shake It Up” e singolo omonimo, che hanno la stessa copertina, invece fu Natalya Medvedeva ad abbellire la copertina, come aveva fatto nell'album di debutto del 1978. Già ricordata anche Paulina Porizkova, modella del video di Drive e terza moglie di Ric Ocasek.
- Il video della nostra canzone è a sua volta infarcito di belle donne, che vengono raccolte sotto mentite spoglie nel giro notturno in auto e solo nell’apoteosi finale si smascherano e ballano allegramente insieme alla ragazza “Shaker” della copertina.
- La canzone è stata usata oltre che in diverse pubblicità anche in alcuni film, tra cui "The Breakfast Club" e "I Goonies".
- Non solo per curiosità, ma anche per capire il processo creativo delle canzoni, è ascoltabile la demo di Shake it up che servì da base per la successiva creazione della versione definitiva ( https://www.billboard.com/music/rock/the-cars-shake-it-up-demo-8256051/#! ). La demo venne poi inserita nella ristampa dell’album del 2018 insieme ad altre versioni o inediti di brani dell’album.
- Un’ultima curiosità sul cantante Ric Ocasek: “In un'intervista del 1979 con Rolling Stone, poco dopo che i Cars divennero popolari, affermò di avere 29 anni invece della sua vera età di 34, e un falso anno di nascita del 1949 fu successivamente elencato nelle biografie degli artisti da fonti tra cui la Rock and Roll Hall of Fame e Spotify. La sua registrazione degli elettori di New York City, che era disponibile come documento pubblico ma si basava su informazioni fornite dagli elettori (che il New York City Board of Elections non verificava di routine) elencava anche una data di nascita del 23 marzo 1949. Secondo il New York Times, Ocasek non ha mai corretto la sua età e il suo anno di nascita in interviste o comunicati stampa successivi, ma una preponderanza di altri documenti governativi e la sua data di diploma di scuola superiore del 1963 indicano che è nato nel 1944.” Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Ric_Ocasek
I LUOGHI:
- Boston. Chi ha avuto la fortuna di visitarla sa già che è una bellissima città divisa tra turismo, porto e ovviamente istituzioni scientifiche ed universitarie; per tutti gli altri ricordo che è la città del Boston Tea Party del 1773 ed oggi è la sede del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e dell’Università di Harvard.
LE DATE:
- Il 9 novembre 1981, "Shake It Up" venne pubblicato come primo estratto dall’album, che era uscito esattamente tre giorni prima. Limitandoci alle due figure principali ricordiamo come Richard Theodore Otcasek, noto come Ric Ocasek, era nato il 23 marzo 1944 ed è deceduto il 15 settembre 2019; Benjamin Orzechowski, conosciuto come Benjamin Orr era nato l’8 settembre 1947 e morì il 3 ottobre 2000.
LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
- Una decina di versioni successive ma nulla da segnalare.
ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
- “Drive” è la prima. Dallo stesso album capolavoro inoltre ricordo “You Might Think” famosa anche per il video che imperversò su MTV e sulle nostre stazioni di allora. A concludere il terzetto, “Magic” che è sull’album tra le prime due citate ed è uscita come secondo estratto dallo stesso “Heartbeat City”.
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recensioni
Crediti:
per alcune parti del testo:
per il testo in italiano:
traduzione del testo originale, con personale riadattamento, con google translateVAI ALLA PROSSIMA PAGINA: 087. ORIGINAL SIN (12" extended version) (INXS)