007. IT’S MY LIFE (Talk Talk)
Articolo pubblicato il 25 febbraio 2021
Sono passati due anni da quel 25 febbraio 2019 quando Mark Hollis ci ha lasciato.
A 64 anni.
Una delle voci più particolari e ricercate della new wave anni ottanta
Co-fondatore dei Talk Talk, ne è stato l'anima nonché il front-man; i primi due album (The Party's Over del 1982 e It's My Life del 1984) sono delle vere chicche per chi ama il synt-pop. Poi la svolta e il sound cambiò: diventò sperimentale e ricco di molti altri strumenti perfezionandosi sempre di più nei tre album che seguirono e che sono legati ai primi dal solo unico tratto comune: la voce di Mark Hollys.
Che nessuno sia profeta in patria lo sanno bene i Talk Talk che appena al terzo album vendettero oltre 100.000 copie nel Regno Unito, raggiungendo con i singoli estratti alte posizioni in classifica, ma la loro musica stava cambiando e praticamente solo la critica apprezzò i successivi album. I primi due album invece ottennero grande risonanza e notevoli risultati di vendite in tutta Europa, negli USA, in Canada ed in Nuova Zelanda. Ad esempio il secondo album "It's my life" vendette ben 450.000 copie tra Germania Francia e Olanda; a questo proposito Mark Hollis dichiarò "Avevo la libertà che volevo e ho mantenuto l'anonimato".
Mark Hollis e la band sono sempre stati un po' refrattari alle interviste e ad apparire in pubblico; ne sa qualcosa chi ne ha voluto scrivere la biografia e la storia del gruppo. Un primo tour lo fecero come spalla ai Duran Duran, subito dopo il primo disco, per cercare un po' di notorietà, spinti controvoglia dalla loro casa discografica e le interviste furono un pesante obbligo da sostenere. Riusciti ad ottenere una indipendenza economica con gli incassi del secondo disco decisero di non apparire più sulle scene e lentamente cambiare faccia, scoprendo vie alternative per la loro musica.
Tornando al singolo, omonimo dell'album, ed uscito come "apripista" all'uscita del 33 giri, fu composto dall'accoppiata Tim Friese-Greene (tastierista del gruppo) e Mark Hollis che hanno scritto la quasi totalità dei brani della band a partire proprio da questo. I Talk Talk affidarono a Tim Pope la regia del video, come per il resto degli altri singoli. Il regista ha al suo attivo più di duecento video-clip tra cui la quasi totalità dei video dei Soft Cell, dei The Cure e ha lavorato anche per David Bowie, Neil Young, Brian Ferry, Queen e molti altri. Il video mostra vari spezzoni della serie naturalistica della BBC Life on Earth intramezzati da riprese di Mark Hollis allo zoo di Londra. La novità del video è che il cantante non canta: tiene le mani nelle tasche del cappotto e la bocca ben serrata; quest'ultima è oscurata digitalmente e spesso sovrapposta da linee animate disegnate a mano (che occasionalmente compaiono anche nelle sequenze dei filmati degli animali). https://www.youtube.com/watch?v=cFH5JgyZK1I
"It's My Life" è una sorta di manifesto in cui Hollis afferma la sua indipendenza. Il brano parla di amore sicuramente, ma di amore come ostacolo alla ragione. La canzone è un monologo ma anche un dialogo tra sé e sé. Il cantante si interroga sull'amore per la sua donna; ha paura di perdere una parte di sé, quella messa in gioco dall'amore, che l'ha reso cieco. Ma poi dice a sé stesso: "non dimenticarlo che questa è la tua vita e questa è infinita"
Questo è il mantra della canzone, ma potrebbe essere anche per noi un insegnamento a guardare oltre, anche quando siamo "catturati nella folla".
Questa è la nostra vita!
IL TESTO TRADOTTO IN ITALIANO:
Divertente, ma come mi ritrovo innamorato di te?
Se potessi comprare la mia ragione, la pagherei in perdita
Una metà non basterebbe, mi sono chiesto:
quanto ti impegni?
Questa è la mia vita
Non dimenticarlo
E' la mia vita
Non finisce mai
(non finisce mai)
Divertente, come ho accecato me stesso, non l'ho mai capito?
Se a volte ci giocavo su, con la paura di perdere
direi a me stesso: che cosa fai tu di buono?
Convincimi!
Questa è la mia vita
Non dimenticarlo
E' la mia vita
Non finisce mai
(non finisce mai)
Mi sono chiesto
Quanto ti impegni?
E' la mia vita
Non dimenticarlo
Catturato nella folla
Non finisce mai
E' la mia vita
Non dimenticarlo
Catturato nella folla
Non finisce mai
E' la mia vita
Non dimenticarlo
Catturato nella folla
Non finisce mai
CURIOSITA':
- Perché Mark Hollis ha chiamato la sua band proprio come una delle sue canzoni, per l'esattezza la prima canzone a far breccia nel pubblico? "La traccia era pronta più o meno nello stesso periodo in cui la band si era effettivamente formata", ha detto a Sounds. "Abbiamo esaminato il dizionario, abbiamo tirato fuori tutti i romanzi in stile William Burroughs e cose del genere, e alla fine abbiamo finito con scegliere "Talk Talk" perché, innanzitutto, mi piace l'idea di una traccia con lo stesso nome della band, ed è davvero istantanea per memorizzarlo. Inoltre non ci ha classificato in alcun modo. Il terzo motivo era da un punto di vista grafico: sarebbe stato bello. Il quarto, puramente da una fissazione personale che ho avuto, è che non mi piace per niente quando le persone abbreviano un nome, come The Stones.
- Nel 1990, "It's my life" è stato ristampato in concomitanza con l'uscita dell'album dei più grandi successi di Talk Talk. All'epoca, molti successi nel Regno Unito provenivano dai club delle isole Baleari. La ristampa del singolo raggiunse la #13 nel Regno Unito dopo che un certo numero di DJ dei club di Ibiza e Maiorca scoprì che la traccia aveva gli stessi battiti al minuto (BPM) dei successi "baleari" che stavano girando in quel momento.
- Esistono due diversi videoclip del brano: il primo di cui si è già parlato ed un secondo registrato per volere della EMI. La totalità del video originale è proiettato su un green screen dietro a Hollis, alla chitarra e voce, e ai suoi due compagni di band; il cantante sincronizza le labbra e mima la canzone, secondo alcuni deliberatamente male, sicuramente in maniera esagerata, quasi a voler deridere i discografici che erano rabbrividiti per il video originale. il video, tratto da una registrazione televisiva, purtroppo non è più reperibile su YouTube: ( https://www.youtube.com/watch?v=5ooj-y3LLuE )
- Il video ha ancora una particolarità: la canzone dura poco meno di quattro minuti ma il video ne dura circa trenta secondi in più. Si conclude con la ripresa muta di un canguro che si guarda in giro e che si gode il tramonto australiano!
I LUOGHI
- Lo Zoo di Londra, dove è stato girato il video si trova all'estremità settentrionale di Regent's Park, sul confine tra la City of Westminster e il distretto di Camden, per questo motivo si chiama anche Regent's Zoo.
LE DATE:
- 13 gennaio 1984 data di pubblicazione del 45 giri. L'album uscì subito dopo a febbraio di quell'anno. Il cantante ed anima del gruppo Mark Hollis arrivò a quella pubblicazione non più giovanissimo, quasi trentenne, essendo nato il 4 gennaio 1955.
LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
- Dedico, a malincuore, questa sezione ad un'unica cover. Nel 2003 i No Doubt di Gwen Stefani hanno reinterpretato il brano e lo hanno inserito nell'album contenente i loro best. A malincuore, in quanto più volte ho sentito dire che questa versione è migliore dell'originale... A parte le opinioni personali, questa versione vinse diversi premi negli States e rimase in classifica per 28 settimane.
- In onore al nome, ma anche in rappresentanza dello sfolgorante inizio, propongo "Talk Talk" anno 1982. Dal secondo album non può mancare "Such a Shame" anche se devo dire che sono tutte molto belle anche le altre. Dal terzo album "Life's What You Make It" per chiudere il giro delle canzoni famose. Poi gli altri album sono veramente difficili.
Crediti:
per il testo in italiano:
per la foto della copertina:
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