004. THE BOOK OF LOVE (Peter Gabriel)
Articolo pubblicato il 19 Febbraio 2021
Qualcuno ricorda Richard Gere vestito in smoking e farfallino salire una scala mobile con una rosa in mano?
È una delle scene più famose di "Shall We Dance?" film del 2004 di Peter Chelsom che racconta la Storia di un avvocato testamentario di Chicago il quale, annoiato dalla routine della sua vita (Richard Gere è sposato con Susan Sarandon), comincia a frequentare un corso di danza, sperando di avere Jennifer Lopez come insegnante di ballo.
Cosa c'entra Richard Gere con Peter Gabriel, uno dei più grandi artisti degli ultimi quarant'anni, l'inventore dei Genesis con i quali ha scritto i primi sei album e che poi ha lasciato per percorrere nuove strade lontane dal prog-rock, esplorando la world music e costruendo una fantastica carriera solista con diversi album da studio, colonne sonore e live memorabili?
In effetti tra tutti i brani che Peter Gabriel ha scritto e interpretato nei suoi dischi ho scelto proprio una canzone non sua che, però, è quella che dal 2004 continua ad emozionarmi ogni volta che l'ascolto.
Come detto la collaborazione con il mondo cinematografico non era una novità per PG che oltre a scrivere intere colonne sonore, come quella del discusso film di Martin Scorsese "L'Ultima tentazione di Cristo" aveva regalato alcune sue canzoni a film come: "Wall-e", "Against all odds" e "Natural Born Killers".
Per "Shall We Dance?" racconta Gabriel: "Sono stato introdotto attraverso un amico ai Magnetic Fields, e mi sono davvero innamorato della scrittura della canzone e del modo bizzarro in cui la band l'ha interpretato. Questa meravigliosa lirica è profondamente romantica e un po' cinica allo stesso tempo, il che la apre a un pubblico che non comprerebbe opere sdolcinate".
In verità, la versione originale cantata dal suo autore Stephin Merritt, sembra essere un gioiello imperfetto, cantata in modo imperfetto da una persona imperfetta, che cerca di spiegare qualcosa di magico. Peter Gabriel l'ha arricchita con una base sinfonica e cantandola di par suo l'ha resa un gioiello perfetto. La storia non finisce qui poiché nel 2010 quando Gabriel decide di incidere un album di cover (ovvero di brani non suoi) con l'accordo che gli autori dei brani avrebbero a loro volta interpretato una canzone del nostro, ovviamente inserisce "The book of love" con nuovo arrangiamento ancor più sinfonico. Il brano esce anche come singolo "promozionale" dell'album ed il retro è affidato proprio a Stephin Merritt che interpreta "Not One of Us" brano dell'album "Peter Gabriel 3" (album sul quale ci sarebbe molto da raccontare anche perché, opinione personale, è uno dei migliori CD in assoluto della storia della musica).
Nel 2019 esce il CD "Rated PG" che riunisce le canzoni regalate al cinema ed ovviamente contiene anche "The book of love" nella differente versione "originale" della colonna sonora del film.
Un recente post sul profilo Facebook di Peter Gabriel apparso l'otto febbraio racconta questo aneddoto: "Se fossi stato sullo Space Shuttle Atlantis il giorno 8 febbraio 2008, saresti stato svegliato quella mattina da questa canzone, suonata soprattutto per lo specialista della missione Léopold Eyharts. Era il secondo giorno della missione che aveva l'obiettivo principale di consegnare il modulo Columbus (costruito in un laboratorio scientifico in Europa) alla stazione spaziale internazionale Atlantide, che il giorno dopo poi regolarmente si attaccò allo Shuttle".
Alcuni numeri di Peter Gabriel:
A causa della sua canzone del 1980 "Biko", che racconta la morte del leader dei diritti civili sudafricano Steve Biko, il governo dell'apartheid ha censurato in Sud Africa tutte le registrazioni di Gabriel. Il divieto è stato revocato dopo la fine dell'apartheid.
Nel 1982, è stato uno dei primi artisti a registrare un album interamente su nastro digitale e nel 2000 ha co-fondato la prima piattaforma di download di musica digitale, OD2.
È stato scelto da Time Magazine nel 2008 come una delle 100 persone più influenti al mondo. Inserito nella categoria "Heroes & Pioneers" il tributo è stato scritto da Desmond Tutu.
Il suo album "So" è #1 nella "Top 20 Most-Played Albums dell'anno 1986", e inoltre è classificato #14 nel sondaggio della rivista Rolling Stone sui migliori cento album degli anni '80 " e #187 nella famosissima classifica " 500 Greatest Songs Of All Time The Rolling Stone Magazines".
Nel 2005 il video di "Sledgehammer" è stato votato il secondo più grande video musicale di tutti i tempi nel sondaggio per il programma di Channel 4 "The 100 Greatest Pop Videos". Il primo posto non poteva che andare a "Thriller" di Michael Jackson.
Sa suonare il piano, le tastiere, le percussioni, il flauto, il flauto dolce e l'armonica, anche se, per sua stessa ammissione, nessuno di questi particolarmente bene.
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "THE BOOK OF LOVE":
Per analizzare il significato del testo uso l'interpretazione di Fabrizio Falconi tratta dal suo blog:
"Un semplice testo dal quale si evincono due cose fondamentali che la saggezza ha imparato a riconoscere nell'amore: la prima, che l'amore pre-esiste agli innamorati. Come scriveva Nietzsche a Lou Salomé, l'amore è infatti più grande di chi ama. E quindi pre-esiste, resiste e se ne frega delle bassezze, delle sciatterie e delle inadeguatezze di chi ama (o dice di amare).
La seconda è che l'amore passa attraverso un regalo. Il regalo è di per sé qualcosa di gratuito. Che si fa per il piacere di farlo. E' l'amore che, come scriveva Paul Ricoeur, ad obbligare. Ad obbligare a regalare, a donare spontaneamente. Il regalo è anche una cura. E' avere cura, attenzione per chi si ama. Ed è anche il discrimine, la mancanza di cura e di attenzione, per tutti quei rapporti che si camuffano da amore, ma amore non sono."
Il libro dell'amore è lungo e noioso
Nessuno riesce a sollevare quella dannata cosa
E' pieno di grafici e fatti e figure e istruzioni per danzare
Ma io
Io amo quando me lo leggi
E tu
Tu puoi leggermi qualsiasi cosa
Il libro dell'amore ha della musica all'interno
Infatti la musica viene proprio da lì
Un po' di questa è astrusa
Un po' di questa è davvero stupida
Ma io
Io amo quando canti qualcosa per me
E tu
Tu canti per me ogni cosa
Il libro dell'amore è lungo e noioso
Ed è stato scritto molto tempo fa
E' pieno di fiori e scatole a forma di cuore
E di cose per le quali siamo troppo giovani per sapere
Ma io
Io amo quando mi regali qualcosa
E tu
Tu dovresti regalarmi fedi nuziali
E io
Io amo quando mi regali fedi nuziali
E io
Io amo quando mi regali qualcosa
E tu
Tu dovresti regalarmi fedi nuziali
E io
Io amo quando mi regali qualcosa
E tu
Tu dovresti regalarmi fedi nuziali
Tu dovresti regalarmi fedi nuziali
CURIOSITA':
- Il brano è apparso anche nella serie televisiva "Scrubs".
- Il film "Shall We Dance?" è ispirato alla pellicola giapponese del 1996 "Vuoi ballare? - Shall We Dance?"
- Il videoclip del brano che consiglio di andare a vedere è al link https://www.youtube.com/watch?v=K0-k22TvmLE e racconta il momento del film quando Richard Gere si riappacifica con Susan Sarandon con la nostra canzone in sottofondo.
I LUOGHI:
Il film è ambientato a Chicago e probabilmente non sarà difficile trovare la metro sopraelevata sulla quale Richard Gere tornava a casa e dalla quale un giorno vide affacciata alla finestra della scuola di ballo la triste Jennifer Lopez.
LE DATE:
7 settembre 1999 è la data di nascita della nostra canzone nella interpretazione del suo autore Stephin Merritt dei "The Magnetic Fields". La versione di Peter Gabriel, quella per la colonna sonora del film risale al 2004 (il film uscì il 15 ottobre negli USA) ed il singolo nella sua nuova versione fu lanciato il 30 gennaio 2010. Peter Gabriel è oggi un attempato signore di 71 anni, poiché è nato il 13 febbraio 1950, e quindi ormai 60 enne al rilascio della versione "sua".
LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
La versione originale risale all'aprile del 1999, come detto scritta e cantata dai "The Magnetic Fields". Con quella di Peter Gabriel ci sono altre 32 cover, tra cui segnalo:2007 versione di Tracey Thorn la cantante degli Everything but the girl2013 versione dei 2Cellos con la voce di Zucchero (Il Libro Dell' Amore)
ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
Due delle canzoni più ricche di storia sono state già menzionate e cioè "Biko" e "Sledgehammer". Tralasciando queste, inizio con il suo primo successo da solista ovvero "Solsbury Hill" che PG continua a portare in tour e stranamente capeggia incontrastato la classifica di Spotify; poi "Games without frontiers", come "Biko" contenuto nel 3° album e "Shock the Monkey" che invece è nel suo 4° album (anche detto Security)
Crediti:
per il testo in italiano e il suo significato:
per la foto della copertina:
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