015. DON'T YOU WANT ME (The Human League) - 200 canzoni 200 storie

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015. DON'T YOU WANT ME (The Human League)

Articolo pubblicato il  26 marzo 2021





C'è uno strano virus che colpisce molti artisti!
Odiano la loro canzone più famosa e malgrado gli abbia portato bei guadagni tendono a ignorarla, a snobbarla...
Mah!
I fedelissimi di questo blog, dopo aver letto la storia di "Let Me Go" degli Heaven 17, certamente si saranno chiesti: ma che fine hanno fatto Phil Oakey e i suoi Human League?  
(Per chi se lo fosse perso, clicchi qui...009. LET ME GO (Original 12 inch Version) (Heaven 17))
Eravamo infatti rimasti al punto che il gruppo originale si era sciolto con la fuoriuscita di due membri fondatori e Phil Oakey aveva mantenuto i diritti sul nome "The Human League"; questo accordo però aveva anche i suoi risvolti negativi in quanto manteneva in capo al gruppo tutti i debiti e gli impegni presi nonché il pagamento dell'uno per cento delle royalties del nuovo album ai due fuoriusciti Ware e Marsh. Phil Oakey, per ricostruire un nuovo gruppo, poteva fare conto su Philip Adrian Wright, già addetto alla parte visuale dei tour e successivamente anche tastierista e aveva reclutato due belle ragazze minorenni, che aveva trovato in una discoteca di Sheffield il Crazy Daisy Nightclub, ma che non avevano alcuna esperienza né di ballo né di canto professionale.
Tra gli impegni presi c'era da far partire un tour di concerti entro dieci giorni e Oakey e Wright dovettero andare a parlare con i genitori delle due ragazze chiedendo l'autorizzazione per il loro impiego nei concerti!
Neanche a dirlo il tour fu un fiasco, il nuovo gruppo fu stroncato dai critici e lasciò assolutamente scontenti i fans che pensavano di vedere la vecchia formazione tutta maschile. Lasciò anche Oakey e Wright pieni di debiti nei confronti della loro etichetta musicale, la Virgin.
Arriviamo così ai primi mesi del 1981 quando il gruppo rifondato pubblica un primo singolo interlocutorio ("Boys and girls" dove canta il solo Oakey anche se le due ragazze appaiono in copertina) che raggiunge un discreto #47 nella classifica inglese ma soprattutto rinsalda la fiducia della Virgin nel gruppo. Segno di questo interesse della Virgin fu procurare al gruppo un nuovo produttore: Martin Rushent. La band lasciò così Sheffield e lo studio di registrazione (i Metropolis Studios) che condivideva con gli Heaven 17 e si trasferì a Reading, nel Berkshire, dove il produttore aveva il suo studio di registrazione privato.
Dopo poco i primi frutti: viene lanciato il nuovo singolo " The Sound of the Crowd" che raggiunge la posizione #12 nel Regno Unito. Con il nuovo innesto di un chitarrista/tastierista, Jo Callis, la band è al completo e produce il secondo singolo Love Action (I Believe in Love) che arriva al #3 nell'agosto 1981. Il gruppo è ormai pronto per registrare il primo album di questa nuova avventura.
Siamo all'ottobre 1981. Le due ragazze, Susan Ann Sulley e Joanne Catherall hanno deciso di lasciare la scuola per dedicarsi al gruppo e a breve distanza viene pubblicato il nuovo singolo," Open Your Heart", e l'album "Dare". Un vero successo: un mese alla posizione #1 nel Regno Unito, rimarrà in classifica per 77 settimane guadagnandosi un triplo disco di platino.
Il nostro brano è contenuto nell'album, ma chi a quel tempo avesse comprato il vinile, per ascoltare "Don't You Want Me", doveva aspettare di arrivare all'ultima traccia del lato B. Era stato proprio Oakey a volere quella posizione a significare che quel brano non era all'altezza degli altri pezzi, la traccia più debole dell'album: una canzone "filler" ovvero da riempimento. Il dirigente della Virgin, Simon Draper, per sfruttare il successo dell'album ordinò che venisse pubblicato un quarto singolo entro la fine del 1981. La canzone da lui scelta era proprio "Don't You Want Me"! Oakey combatté contro quella decisione, convinto che la canzone fosse bruttissima, e ottenne alla fine, in cambio della pubblicazione del 45 giri, che all'interno della copertina venisse incluso un poster per ripagare in qualche modo i fans. (perché sentiva che i fan si sarebbero sentiti "derubati" dall'acquisto di quel singolo scadente) "Don't You Want Me" fu pubblicato nel novembre 1981.
Come tutti sanno ebbe ragione Draper, il boss della Virgin, perché il brano nel Regno Unito è stato un successo mostruoso e ha raggiunto il #1 il 12 dicembre, dove è rimasto per cinque settimane ed è stato il primo #1 per l'etichetta Virgin. Tra l'altro è stata una delle canzoni che ha venduto di più non solo nel Regno Unito ma in tutto il mondo! Nel 2012 la società Official Charts ha compilato un elenco dei singoli più venduti di tutti i tempi nel Regno Unito e "Don't You Want Me" si è piazzato al #24, con un fatturato di 1,54 milioni. Negli Stati Uniti "Don't You Want Me" è stato il primo singolo pubblicato da The Human League nel gennaio 1982 e grazie all'esposizione su MTV da poco aperta, entrò nella Top 40 in aprile e raggiunse il #1 il 3 luglio 1982, dove rimase per tre settimane.
Solo dopo molti anni Phil Oakey ha ammesso di essersi sbagliato nella valutazione sul brano: "probabilmente non è un grande pezzo, però forse sono stato un po' troppo cattivo, un po' troppo rigido nei miei confronti".
Una delle cose più singolari legate a questa canzone ma anche al rapporto fra i componenti del gruppo è che Phil Oakey ad un certo punto ha stretto un rapporto amoroso con Joanne Catherall (la moretta), mentre fu Susan Ann Sulley (la biondina) quella scelta a duettare nel brano, si dice dopo una estrazione fra le due. Il testo di "Don't you want me" parla del rapporto che va incrinandosi tra una cameriera di un cocktail bar e il suo produttore che l'ha scoperta, amata e trasformata in una star; lo stesso Oakey non ha mai voluto ammettere che la canzone fosse autobiografica ma ha dichiarato invece che il testo, ispirato da un articolo apparso su una rivista femminile, tratta dei rapporti di potere legati al sesso.
Il video è stato diretto da Steve Barron, che ha realizzato molti dei primi clip più memorabili di MTV, tra cui "Money For Nothing" dei Dire Straits e "Take On Me" degli A-ha. E' stato girato su pellicola da 35 mm, che era molto più costosa rispetto al nastro, ma che ha dato al video un aspetto molto cinematografico. Il video è stato ispirato dal film del 1973 chiamato in Italia "Effetto notte" di François Truffaut e per questo il ciak nel video reca la scritta "Le League Humaine" in omaggio al regista francese. Il video della canzone è stato girato a Slough nel novembre 1981, in una fredda, umida notte e ha come tema le riprese e il montaggio di un film drammatico, con i membri della band come personaggi e staff di produzione. Dato che si tratta di un video "making of", la telecamera si mescola alle scene del video.
Oltre che ad essere girato su pellicola 35mm, il video ci mostra anche come venivano montati i film su quella particolare pellicola. Questo è il link del Video: https://www.youtube.com/watch?v=uPudE8nDog0
Come concludere questa storia, se non parafrasando ben più sacre scritture: "l'ultima sarà la prima..." e così è stato per la nostra canzone.

LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "DON'T YOU WANT ME"

Stavi lavorando come cameriera in un cocktail bar
Quando ti ho incontrata
ti ho scelta, mi sono agitato e ti ho fatto voltare.
Ti ho trasformata in una persona nuova.
Ora, cinque anni dopo, hai il mondo ai tuoi piedi
il successo è stato così facile per te
Ma non dimenticare che ti ho messo io dove sei ora
e io posso distruggerti
No, Non mi vuoi?
Lo sai che non ci posso credere
quando sento che tu non mi vuoi vedere
No, Non mi vuoi?
lo sai che non posso crederti
quando dici che non hai bisogno di me
È troppo tardi per scoprire
che pensi di avere cambiato idea
faresti meglio a cambiarla di nuovo o dispiacerà ad entrambi
non mi vuoi baby? non mi vuoi... oh
non mi vuoi baby? non mi vuoi...oh
Stavo lavorando come cameriera in un cocktail bar
Questo è vero
ma già allora sapevo che avrei trovato un posto molto migliore
Con o senza di te
I cinque anni passati insieme sono stati bellissimi
Ti amo ancora
ma ora penso sia arrivato il momento di vivere da sola mia vita
credo solo sia quello che devo fare
No, Non mi vuoi?
Lo sai che non ci posso credere
quando sento che tu non mi vuoi vedere
No, Non mi vuoi?
lo sai che non posso crederti
quando dici che non hai bisogno di me
È troppo tardi per scoprire
che pensi di avere cambiato idea
faresti meglio a cambiarla di nuovo o dispiacerà ad entrambi
non mi vuoi baby? non mi vuoi... oh
non mi vuoi baby? non mi vuoi...oh
non mi vuoi baby? non mi vuoi... oh
non mi vuoi baby? non mi vuoi...oh
non mi vuoi baby? non mi vuoi... oh
non mi vuoi baby? non mi vuoi...oh
non mi vuoi baby? non mi vuoi... oh
non mi vuoi baby? non mi vuoi...oh
CURIOSITA':
  • "Don't You Want Me" è stato scritto da Oakey e Wright insieme al tastierista Jo Callis strutturando la canzone come un duetto. Per il gruppo era insolito che una delle coriste femminili avesse un ruolo da protagonista e soprattutto per gli ascoltatori americani, che conoscevano il gruppo solo per questa canzone, Susan Ann Sulley sembrava essere molto più di una cantante del coretto.
  • The Human League si consideravano molto all'avanguardia nelle sonorità delle loro canzoni; le loro basi musicali erano prodotte esclusivamente con suoni elettronici poichè consideravano le chitarre "arcaiche e antiche". L'album "Dare" è stato registrato pertanto senza strumenti tradizionali. Il suo successo ha spinto la sezione Central London del sindacato dei musicisti a bandire sintetizzatori e drum-machine dalle date di registrazione e dal lavoro dal vivo. Il sindacato temeva infatti che i musicisti restassero senza lavoro.
  • Secondo il suo creatore, Roger Linn, questa è stata la prima canzone di successo a utilizzare la drum machine LM-1. Introdotta nel 1980, l'LM-1 è stata la prima unità programmabile a campionare percussioni reali invece di crearle sinteticamente. Divenne la base per molti successi dell'epoca, per artisti come Culture Club, Peter Gabriel e Gary Numan che lo usavano per creare le loro basi musicali. Il suo sostenitore più prolifico è stato Prince, che l'ha usato in canzoni come "Little Red Corvette" e "When Doves Cry".
  • Phil Oakey ha registrato la sua voce per questa canzone nei bagni dello studio. Si narra che (secondo un articolo apparso sulla rivista Q di agosto 2012) la registrazione è stata interrotta da Jo Callis che ha raggiunto una finestra aperta e dall'esterno ha fatto letteralmente la doccia al cantante.
  • Per chi si fosse chiesto cosa significhi quel "100" sulla copertina del singolo, si dice che il gruppo aggiungesse spesso riferimenti criptici alle produzioni e nel nostro caso, con quel numero voleva riferirsi al "The 100 Club", un ristorante/bar di Sheffield.

I LUOGHI
  • Sheffield. Cittadina nel nord dell'Inghilterra dove è nato tra gli altri Joe Cocker, è stata la patria di diverse band, con un numero considerevole di band synthpop ed elettroniche tra cui (oltre a The Human League e Heaven 17) ABC, Thompson Twins, Cabaret Voltaire e Clock DVA.

LE DATE:
  • 27 Novembre 1981 è la data di uscita del singolo, con tutte le traversie che sono raccontate sopra; Philip "Phil" Oakey era nato il 2 Ottobre del 1955 e quindi arrivò al successo mondiale a 26 anni. Sempre in ottobre, per l'esattezza il 16 uscì l'album "Dare", che contiene la nostra canzone.


LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Ci sono circa una settantina di cover registrate sul sito; tra queste ricorderei le interpretazioni di Mandy nell'89, dai Texas nel 1999, Alcazar nel 2002, Information Society nel 2016 nonché la solita versione dei Nouvelle Vague del 2019.
  • Cercando fra le cover mi sono imbattuto in questo video https://www.youtube.com/watch?v=rUeMU3-X9o4 dove Glenn Gregory degli Heaven 17 intrattiene il pubblico di The Leadmill, mentre i tecnici riparano un intoppo tecnico con la batteria, eseguendo con la chitarra acustica una versione improvvisata della canzone e al suo fianco, della serie "quanto mi rode" lo accompagna un dapprima sconcertato e poi sorridente Martin Ware. Questa performance è stata ripetuta ed inserita nel DVD degli Heaven 17 intitolato "Live From Metropolis Studios" registrato nel gennaio 2012 proprio in quei Metropolis Studios da cui se ne andarono gli Human League per iniziare la loro nuova carriera.


ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Questa volta piccola eccezione, tralasciando i primi album e, partendo da "Dare" l'album della svolta, non posso non invitare all'ascolto di "The Things That Dreams Are Made Of" e "Open Your Heart" tutta una tirata! Poi nel 1984, piccola svolta rock, ed ecco "The Lebanon", più bello nella versione Remix 12''. Ultima canzone indimenticabile arriva nel 1986: "Human".

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