018. SMALLTOWN BOY (Bronski Beat - Jimmy Sommerville) - 200 canzoni 200 storie

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018. SMALLTOWN BOY (Bronski Beat - Jimmy Sommerville)

Articolo pubblicato il 9 aprile 2021




Se una musica può fare...
questa è una vera e propria denuncia,
che ha fatto smuovere molte coscienze riguardo la condizione degli omosessuali.
Se, quando ho parlato dei Soft Cell  o dei Frankie  sono riuscito a non entrare troppo nell'argomento, per parlare di questa canzone non si può "far finta di niente". Lo scontro con la tematica dei diritti degli omosessuali, LGBT come vengono conosciuti oggi, è inevitabile.
Parliamo di una canzone che è entrata in punta di piedi nel mondo delle canzoni pop, nelle discoteche, nelle radio e in TV, come in punta di piedi inizia il brano per poi scoppiare nella voce inconfondibile di Jimmy Sommerville. E così, nel sentire comune dei primi anni '80, è scoppiata la denuncia delle problematiche relative all'omosessualità e all'omofobia.
La canzone parla della solitudine, del rifiuto da parte della famiglia e della società, ma anche del bullismo a causa di un diverso orientamento sessuale, soprattutto nei piccoli centri, nelle cittadine di provincia: Proprio in questi piccoli centri chi si sentiva diverso doveva fare le valigie e cercare una nuova vita nella grande città dove invece le comunità gay avevano un loro peso.
Forse la storia del gruppo è molto meno importante del messaggio lanciato, tant'è vero che i Bronski Beat durarono il tempo di portare in vetta alle classifiche di mezzo mondo il nostro pezzo e il successivo "Why?" e l'album di esordio, rimasto l'unico loro album prodotto, ovvero "The Age of Consent". La storia più interessante da seguire è senz'altro quella del cantante del gruppo, Jimmy Sommerville, che invece ha al suo attivo oltre a questo album altri nove album e moltissime collaborazioni con altri artisti.
All'anagrafe James William Somerville è nato a Greenock (vicino a Glasgow) in Scozia nel 1961 e nell'anno 1980 dovette spostarsi a Londra vivendo in palazzi occupati abusivamente. Nel 1983 Somerville si trovò a condividere un appartamento con tre camere da letto a Brixton, un quartiere di Londra, con altri due musicisti: Steve Bronski (anche lui di Glasgow) e Larry Steinbachek (di Southend). Quello che li univa era l'insoddisfazione verso gli altri artisti gay contemporanei ritenuti "inoffensivi" per cui cominciarono a suonare insieme ed a tenere concerti con pezzi dal testo molto più diretto. Non riuscirono però ad arrivare neanche in doppia cifra, che dopo il nono concerto vennero scritturati dalla London Records. A giugno del 1984 poterono lanciare così il loro primo singolo, che raggiunse un grandissimo #3 in UK e la posizione #1 in Belgio e Olanda ed il #2 in Italia ed in Svizzera nonché un lusinghiero #48 nella Top100 USA ed addirittura il #1 nella classifica specializzata detta "US Billboard Hot Dance Club Play". Nel loro paese vendettero 500.000 copie ed altrettante ne furono vendute nel resto dell'Europa.
Forse il mondo aveva aperto gli occhi sulla situazione di disagio in cui vivevano gli omosessuali? Forse no, ma per la Vittoriana società britannica fu un grande scossone; l'omosessualità ritenuta dapprima "illegale ma discussa", solo nel 1967 era divenuta legale "ma non sempre approvata" e solo per gli adulti di età superiore ai 21 anni. "The Age of Consent" ovvero l'età per due persone per poter avere rapporti omosessuali, nel 1984 era ancora ferma a 21 anni mentre molti paesi occidentali l'avevano ridotta a 16 anni, ma non la Gran Bretagna. E questo solo dal punto di vista legale perché in realtà, come detto, soprattutto nelle piccole cittadine, giovani uomini e donne venivano "stigmatizzati" dai loro coetanei incapaci di accettarli per come erano, e alle volte addirittura emarginati o sottoposti ad ancor peggiori atti di bullismo.
Molti ricorderanno il giovane Sommerville su un treno, mentre pensa alle sue esperienze nel paese dove è cresciuto ed attraverso dei flashback rivive gli eventi che lo hanno portato a lasciare la casa dei suoi genitori. Il video ufficiale realizzato da Bernard Rose è quanto mai esplicito e in pochi minuti racconta la storia di molti, non solo di quel giovane Jimmy. Una volta tanto il video non impone il proprio messaggio ma si adatta ed amplifica quello della musica. Nonostante gli anni passati, il video non ha ancora perso la sua freschezza, anche se appare un po' anacronistica la timidezza estrema con cui è trattato il tema gay. Ma la musica sprizza ancora scintille, e insomma, vale ancora la pena di essere visto. La versione originale restaurata è visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=88sARuFu-tc

Ho sempre avuto l'idea che Jimmy Sommerville fosse una persona molto schiva, forse anche timida comunque uno a cui il successo non avesse dato alla testa e questa mia impressione è stata confermata leggendo di sue storie su vari siti. Ad esempio si racconta che durante gli unici due tour del Bronski Beat nel Regno Unito, Jimmy ha portato con sé la sua bicicletta, riposta nel retro del furgone dell'attrezzatura, e andava in giro per la città tra il sound check e il concerto. A volte era in ritardo per lo spettacolo.
Così in una intervista il nostro Jimmy racconta la sua avventura con i Bronski Beat: "Il gruppo è nato. Un album: "The Age Of Consent" una colonna sonora per omosessuali isolati ovunque nel mondo. "Smalltown Boy", "Why?", "Need A Man Blues", non dei punti di riferimento musicali ma l'onestà e il sentimento diretto significavano veramente qualcosa per così tante persone. È stato emozionante e divertente. Poco prima ero a chiedere aiuto al sussidio, poco dopo al numero tre delle classifiche e a "Top of the Pops", un'istituzione inglese, un'esperienza quasi religiosa del giovedì sera alle 7 e io l'avevo fatto solo per ridere! Poi tutto quanto è diventato confuso. Una mancanza di comprensione dei bisogni reciproci e la consapevolezza, per me comunque, che non poteva più funzionare."
Chiudo con una dichiarazione del 2018 sul suo periodo con i Bronski Beat: "Il mio scopo era la verità. Le mie emozioni, i miei desideri, le mie speranze, la mia sessualità, la mia vita. Ero senza paura e guidato dalla politica quotidiana della discriminazione. Non avevo intenzione di essere una "pop star". Ho deciso di essere un piantagrane. Mi è stata data la piattaforma definitiva per il dissenso. Ero orgoglioso di cantare davanti alla telecamera e in milioni di case "disprezzo nei tuoi occhi mentre mi volto a baciargli le labbra" (la frase iniziale di "Why?") su Top of the Pops e in tutta Europa. Larry, Steve e io, eravamo FUORI! Tre uomini che erano gay, che amavano la musica, fare musica, condividere chi eravamo, senza vergogna! Ricordo questa cosa che un uomo mi ha detto sui Bronski Beat ed è sempre rimasto con me 'Non approvo quello che fai ma ammiro e rispetto la tua onestà'. Siamo stati anche diffamati, minacciati, demonizzati, ma siamo rimasti fedeli perché credevamo nell'AMORE. La libertà e il diritto di scegliere chi abbiamo amato. Per essere fedeli a noi stessi e agli altri. Sono orgoglioso di questo album, molto, molto orgoglioso e anche onorato dal potere che ha ancora di influenzare il cambiamento nella vita di qualcuno.
Quindi non siamo stati noi a cambiare la vita delle persone, è stata l'onestà."

LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI  "SMALLTOWN BOY"
Esci la mattina
Con tutto ciò che possiedi
In una piccola borsa nera
Solo su una piattaforma
Il vento e la pioggia
su un viso triste e solo
Tua madre non capirà mai
Perché te ne sei andato
Ma la risposta che cerchi
non la troverai mai a casa
L'amore di cui hai bisogno
non lo troverai mai a casa
Corri via, voltati, corri via, voltati, corri via
Corri via, voltati, corri via, voltati, corri via
Spinto e cacciato via
Sei sempre un ragazzo solo
Tu eri l'unico
di cui parlavano tutti nella cittadina.
Cosi tutti loro ti umiliavano
E per quanto ci provassero
ti colpivano per farti piangere.
Ma tu non hai mai pianto per loro
Solo per la tua anima
No, tu non hai mai pianto per loro
Solo per la tua anima
Corri via, voltati, corri via, voltati, corri via
Corri via, voltati, corri via, voltati, corri via
Piangi, ragazzo, piangi
Esci la mattina
Con tutto ciò che possiedi
in una piccola borsa nera
Solo su una piattaforma
Il vento e la pioggia
su un viso triste e solo
Corri via, voltati, corri via, voltati, corri via
Corri via, voltati, corri via, voltati, corri via
CURIOSITA':
  • I Bronski Beat sono stati un trio: oltre a Jimmy Somerville alla voce, c'era ai synth Steve Bronski e alle tastiere Larry Steinbachek, che alla fine del 2016 ha perso la sua battaglia contro il cancro a soli 56 anni.
  • Il disco uscito nel 1984 ha avuto diverse successive versioni per sfruttare il successo dei pezzi contenuti:
  • L'anno dopo è uscito "Hundreds & Thousands" contenente alcuni remix
  • Nel 1995 il solo Steve Bronski ha prodotto "Rainbow Nation" con il nome Bronski Beat e tra le altre c'è una versione acustica detta Smalltown Boy '94 con la voce però di tale Jonathan Hellyer.
  • Nel 1996 una prima ristampa con ulteriori remix e la versione di "I Feel Love" insieme a Marc Almond dell'anno 1985 che non aveva trovato posto in nessun album.
  • Nel 2017 "The Age Of Reason" doppio CD con nuove versioni degli stessi pezzi dell'album del 1984 più alcuni remix della carriera solista di Sommerville.
  • Nel 2018 una seconda ristampa con i pezzi rimasterizzati definita "Expanded Edition 2018". Fra le varie tracce di questo doppio CD c'è una nuova versione di "Smalltown Boy" definita "Reprise 2014" che vi invito a vedere su: https://www.youtube.com/watch?v=CNhLOfUPHa8&t=9s
  • Ancora nel 2018, della serie "se possiamo spremere ancora qualcosa..." ancora un doppio CD con tutte versioni remixate dei pezzi Bronski Beat con il titolo "The Age Of Remix".

I LUOGHI:
  • A sorpresa, per questa canzone direi Berlino. Città fantastica, piena di sorprese e oggi sicuramente di mentalità molto aperta. Più siti riportano la storia di Sommerville che si avvicina ad un artista di strada che sta in quel momento cantando proprio "Smalltown Boy". Non so quanto genuino possa essere, lascio a voi giudicare: https://www.youtube.com/watch?v=Y_DWWE3cjgg

LE DATE:
  • 25 Maggio 1984 è la data di pubblicazione in UK del 45 giri (un po' cortino con i suoi 3:58) mentre l'album con la sua versione di oltre cinque minuti arrivò solo il 15 Ottobre 1984. James William "Jimmy" Somerville (22 giugno 1961) era affiancato all'epoca da Larry Steinbachek (6 Maggio 1960) e Steven William Forrest "Steve Bronski" (7 Febbraio 1960) entrambi deceduti.

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Ci sono circa una cinquantina di cover, tra cui quelle di Dido del 2014 per la BBC Radio 2 e quella della band metal dei Paradise Lost del 2002. A dire il vero, su Spotify ce ne sono moltissime altre versioni come quella dei B.E.F. (progetto di cui si era parlato al tempo degli Heaven 17 )

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Sicuramente la più famosa  dallo stesso album che contiene "Smalltown Boy" è "Why?"; poi sotto il marchio "The Communards" sicuramente "You Are My World" anno 1986. Jimmy Sommerville è poi famoso per le diverse riedizioni (cover) di successi da discoteca del passato: ho scelto il duetto con Marc Almond di "I Feel Love - Johnny Remember Me" (in versione Remix)
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