028. ONCE IN A LIFETIME (Talking Heads & David Byrne) - 200 canzoni 200 storie

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028. ONCE IN A LIFETIME (Talking Heads & David Byrne)

Articolo pubblicato il 27 maggio 2021






Non capita a tutti i video musicali di essere esposti al MOMA (il famosissimo Museum of Modern Art) di New York.
Ci sarà un perché!
In tutta onestà, però, l'ultima volta che ci sono stato ricordo ancora di aver visto una bellissima FIAT 500 e tantissime altre opere d'arte ma il video di David Byrne che balla quasi fosse una marionetta non l'ho visto. Poco male, basta andare su YouTube a questo indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=5IsSpAOD6K8  e si capirà subito perché inizio questa storia proprio con il video.
Il video è stato coreografato da Toni Basil (ve la ricordate la canzone "Hey Mickey!" o anche "Mickey" con lei che balla e canta insieme ad un gruppo di cheerleader o come le chiamiamo noi ragazze pon-pon) e co-diretto insieme al front-man del gruppo. Per raggiungere il risultato finale hanno visto e rivisto filmati d'archivio di "predicatori, evangelisti, persone in trance, tribù africane, sette religiose giapponesi" ma anche video di persone affette da epilessia.
Toni Basil ha dichiarato: "David si è coreografato. Ho messo la telecamera, l'ho messa di fronte, e gli ho chiesto di assorbire quelle idee. Poi ho lasciato la stanza in modo che potesse stare da solo con sé stesso. Sono tornata, ho guardato la videocassetta, e abbiamo scelto le mosse che funzionavano con la musica. Ho solo aiutato a stilizzare un po' le sue mosse. Per enfatizzare i movimenti a scatti di Byrne, è stato usato un obiettivo zoom "vecchio stile". Il video è stato realizzato con un budget veramente basso; Toni Basil lo descrisse come "il video più low-tech possibile ma ancora trasmettibile".
David Byrne appare in una stanza bianca vuota, vestito con un abito, papillon e occhiali e balla in modo irregolare, imitando i movimenti dei rituali e muovendosi in contorsioni da spasmo. Sembra sempre sul punto di collassare, salvo poi riemergere, quasi stesse cercando a fatica di tirarsi fuori da una situazione da cui non riesce a fuggire, da un incubo. Varie immagini scorrono alle spalle del cantante che muove le braccia, ruota la testa, si piega, accarezza il pavimento e compie tutti movimenti come fosse una marionetta.
Nel 1980, i Talking Heads pubblicarono l'album "Remain in Light" ma fino al 1979, erano praticamente una normale band pop, qualcuno dice una band di rigorosissima new wave, ma, mentre si preparavano a fare il loro quarto album, il gruppo si rese conto che la musica pop stava cambiando.
"Proprio l'anno prima, c'erano stati gli inizi dell'hip-hop", dice la bassista Tina Weymouth una dei membri del gruppo insieme al marito, il batterista Chris Frantz e al tastierista Jerry Harrison. "Ci ha influenzato in modi diversi per renderci conto che le cose stavano cambiando."
Certo, i suoi membri erano eccentrici, soprattutto il loro leader ma la preparazione del disco avveniva in maniera canonica ovvero scrivevano e organizzavano le loro canzoni prima di andare in studio per registrarle.
Una delle più grandi eminenze grigie del rock, ma anche strumentista, compositore con una cinquantina di album solisti, un certo Brian Eno (considerato l'inventore della musica d'ambiente) dopo aver prodotto il secondo ed il terzo album dei Talking Heads, aveva deciso di collaborare per l'ultima volta col gruppo e creare qualcosa di nuovo partendo dall'afro-pop o afro-beat e stravolgendo il momento creativo delle canzoni. Il leader della band David Byrne ha ricordato: "Sia Brian [Eno] che io avevamo letto molto sulla musica africana e sull'effetto che ha: le persone entrano in trance suonando più ritmi".
Brian Eno e i Talking Heads decisero così di abbandonare la loro vecchia tecnica di scrivere canzoni e poi registrarle, e sostituirla con l'improvvisazione in studio; per quell'album, registrato alle Bahamas (ai Compass Point Studios di Nassau), cercheranno di creare spontaneamente il tipo di groove della canzone catturando il processo creativo su nastro.
E così fu anche per "Once in a Lifetime": a nessuno dei membri è del tutto chiaro quando è nato il brano! Il riff di basso che è il cuore della canzone è stato creato involontariamente da Tina Weymouth durante una delle loro jam session; qualcuno probabilmente ha poi notato quel riff di basso mentre stava ascoltando uno dei nastri delle sessioni. Il processo di raccolta di piccoli frammenti musicali è un elemento essenziale della musica rap. Ora, i produttori lo chiamano "campionamento" e "looping", e tendono a farlo con i computer. David Byrne e i membri dei Talking Heads erano dei campionatori umani.
Il lavoro fatto alle Bahamas aveva prodotto una sorta di traccia, come l'aveva definita il batterista Chris Frantz "just extended grooves", un prototipo chiamato "Weird Guitar Riff Song" da cui sarebbe nato il nostro pezzo, ma mancava ancora quel qualcosa che potesse dare un senso al pezzo. Tornato negli Stati Uniti, Byrne ripescò delle registrazioni radiofoniche di alcuni sermoni "evangelisti"; così lo ricorda: "Un particolare sermone aveva un incantesimo, un suo groove. Parlava dell'inferno e della dannazione e parlava di vivere in una baracca piena di fucili. Ho pensato: posso usarlo". E così fu. In circa quattro minuti Byrne riassume il vivere contemporaneo, la frenesia e le crisi di mezza età che ciascun uomo occidentale affronta prima o poi nell'arco della sua esistenza una volta sistematosi e l'unica domanda che rimane è una soltanto: come ci sono arrivato qui?
Prima di dare l'interpretazione autentica del testo da parte del suo autore, vorrei dare una mia interpretazione del testo, come l'ho sempre pensato e come mi è sempre piaciuto fosse stato scritto.
Nella vita ci si trova prima o poi, a tirare una linea per capire se la propria esistenza è stata ed è soddisfacente, se è quello che volevamo quando siamo partiti tanti anni prima: abbiamo raggiunto la stabilità di un lavoro, una famiglia e la casa finalmente proprio come la società ti spinge a fare, ma a che prezzo e quali sono stati i sacrifici. E potremmo anche perdere tutto un giorno, o magari l'abbiamo già perso e con fatica abbiamo ricominciato la nostra scalata senza accorgerci che comunque, qualsiasi cosa accada, l'acqua scorre sotto i nostri piedi ed arriva al mare, all'oceano. Ci siamo mai chiesti: e se fossi nato in Africa avrei fatto la stessa vita? Magari non saprei nemmeno cos'è una automobile. L'acqua è vita ed entrambe scorrono sempre, qualsiasi cosa noi facciamo. Più che il balletto di David Byrne questa canzone mi riporta alla mente l'americano medio, quello che vediamo in mille e mille film e telefilm, che ha una bella automobile ed una bella moglie che l'attende nella loro bella casa, ma poi è alienato dal modo di vivere "americano", dal lavoro, dai vicini, non si cura minimamente dei figli e finisce poi da vecchio a rimpiangere tutte le occasioni mancate e il tempo passato inseguendo obbiettivi fugaci invece di dedicarlo alle cose importanti della vita (amore, figli, amicizie e, perché no, gli ideali di un tempo).
Come direbbe David Byrne di questa, come delle varie interpretazioni del testo: "si sbagliano, le parole riguardano più o meno ciò che effettivamente dice. Siamo in gran parte incoscienti. Sai, facciamo qualsiasi cosa da mezzi addormentati o con il pilota automatico e il fine di qualunque cosa facciamo è una casa, una famiglia e un lavoro e tutto il resto? Ma ci siamo davvero fermati a chiederci: 'Come sono arrivato qui?"



LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "ONCE IN A LIFETIME"
[Strofa 1]
E potresti ritrovarti a vivere in un capanno da caccia
e potresti ritrovarti dall'altra parte del mondo
e potresti ritrovarti al volante di una grande automobile
e potresti ritrovarti in una bellissima casa con una bellissima moglie
e potresti chiederti "ma come ci sono finito?"
[Coro]
Lascia scorrere i giorni, lasciati trasportare dall'acqua
Lascia scorrere i giorni, l'acqua scorre nel sottosuolo
Ancora una volta nel blu dopo che il denaro è finito
Una volta nella vita, l'acqua scorre nel sottosuolo
[Strofa 2]
e potresti chiederti "come funziona?"
e potresti chiederti "dov'è quella grande automobile?"
e potresti dirti "Questa non è la mia bellissima casa"
e potresti dirti "Questa non è la mia bellissima moglie"
[Coro]
Lascia scorrere i giorni, lasciati trasportare dall'acqua
Lascia scorrere i giorni, l'acqua scorre nel sottosuolo
Ancora una volta nel blu dopo che il denaro è finito
Una volta nella vita, l'acqua scorre nel sottosuolo
[Bridge]
Come è sempre stato
Come è sempre stato
Come è sempre stato
Come è sempre stato
[Strofa 3]
L'acqua si dissolve e l'acqua porta via
C'è acqua negli abissi dell'oceano
Sotto l'acqua, trasporta acqua
Togli l'acqua dagli abissi oceanici
L'acqua si dissolve e l'acqua porta via
[Coro]
Lascia scorrere i giorni, lasciati trasportare dall'acqua
Lascia scorrere i giorni, l'acqua scorre nel sottosuolo
Ancora una volta nel blu nel silenzio dell'acqua
Sotto le rocce e le pietre, c'è acqua nel sottosuolo
Lascia scorrere i giorni, lasciati trasportare dall'acqua
Lascia scorrere i giorni, l'acqua scorre nel sottosuolo
Ancora una volta nel blu dopo che il denaro è finito
Una volta nella vita, l'acqua scorre nel sottosuolo
[Strofa 4]
Potresti chiederti "Cosa è una bella casa?"
Potresti chiederti "Dove porta quell'autostrada?"
e potresti chiederti "ho torto o ragione?"
e potresti dirti "Mio Dio! Cosa ho fatto?!"
[Coro]
Lascia scorrere i giorni, lasciati trasportare dall'acqua
Lascia scorrere i giorni, l'acqua scorre nel sottosuolo
Ancora una volta nel blu nel silenzio dell'acqua
Sotto le roccie e le pietre, c'è acqua nel sottosuolo
Lascia scorrere i giorni, lasciati trasportare dall'acqua
Lascia scorrere i giorni, l'acqua scorre nel sottosuolo
Ancora una volta nel blu dopo che il denaro è finito
Una volta nella vita, l'acqua scorre nel sottosuolo
[Finale]
Come è sempre stato
Come è sempre stato
Come è sempre stato e guarda dove era la mia mano
Il tempo non aspetta, il tempo non c'è dopo di noi
Come è sempre stato, Come è sempre stato
Come è sempre stato, Come è sempre stato
Come è sempre stato, Come è sempre stato
Lascia scorrere i giorni, come è sempre stato
Ecco un uragano arriva, ecco arriva l'uragano
Come è sempre stato, Come è sempre stato
(Lascia scorrere i giorni)
Come è sempre stato, Come è sempre stato
(Lascia scorrere i giorni)
Una volta nella vita, lascia che l'acqua mi trasporti giù
Lascia scorrere i giorni, l'acqua scorre nel sottosuolo.
CURIOSITA':
  • Il 45 giri riporta sul lato B "Seen And Not Seen" mentre solo sull'edizione italiana è presente il brano "Crosseyed And Painless". Entrambi i brani appaiono nell'album ma quello scelto in Italia è veramente quasi allo stesso livello di "Once in A Lifetime": anche questa volta due super canzoni al prezzo di una.
  • nel 1996 venne realizzata una sorta di remake del video nientemeno che dai Muppet, con Kermit la Rana nei panni di David Byrne. Il riferimento però è in parte al video originale, mentre l'abito di Kermit è quello utilizzato nel film-concerto "Stop Making Sense", diretto da Jonathan Demme nel 1984. https://www.youtube.com/watch?v=PCY0aeUx-Ns&t=45s . Anche i Simpson hanno avuto come ospite in un episodio David Byrne che, da cartone animato, interpreta sé stesso e canta insieme ad Homer Simpson. (episodio 18 della 14° stagione).
  • Per chi si fosse innamorato dei Talking Heads e volesse vedere tutto il concerto del 1984 sempre YouTube ce lo mette completamente a disposizione cliccando su: https://www.youtube.com/watch?v=h-1PXYM135I  ma se volete vedere solo l'esibizione dal vivo di "Once in a Lifetime" posizionatevi direttamente al minuto 54:08.
  • Il pezzo è diventato un cavallo di battaglia di David Byrne che ha continuato a suonarlo in tutti i suoi concerti compreso quello pre-pandemia che ha toccato l'Italia e anche Trieste (data sfortunata per il maltempo). Per chi non lo avesse visto dal vivo, ormai in una versione "older" (oggi ha quasi settant'anni), potrà vedere proprio il live di "Once in a Lifetime" proprio a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=ENi4rkh2YmY
  • Curiosità su David Byrne: no! Stavolta questo è il suo vero nome ma... non è americano! Ecco un piccolo estratto della sua vita prima di fondare i Talking Heads: "Byrne è nato a Dumbarton, piccolo centro della Scozia non lontano da Glasgow, il 14 maggio 1952. I suoi genitori si trasferirono in Canada nel 1954, poi negli Stati Uniti intorno al 1960, per stabilirsi nel Maryland. Byrne si diplomò alla Landsdowne high school di Arbutus, (contea di Baltimora), poi frequentò i corsi universitari di educazione artistica alla Rhode Island School of Design di Providence, nella quale rimase un solo anno: lì conobbe Chris Frantz e Tina Weymouth, una coppia di musicisti legati sentimentalmente e che nel 1977 divennero marito e moglie. Tra il 1971 e il 1972 formò insieme a un suo amico di Baltimora un duo chiamato Bizadi, nel quale Byrne si produsse nel violino, nell'ukulele e nel canto; il duo si esibì nei locali cittadini e, poi, a San Francisco, come artisti di strada o nei ristoranti. L'esperienza terminò nella primavera del 1972 e Byrne tornò a Providence per riprendere i contatti artistici con Chris Frantz e Tina Weymouth. I tre furono il nucleo fondante, nel 1974, dei Talking Heads a cui si aggiunse nel 1976 Jerry Harrison." (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/David_Byrne )
  • Ha pubblicato 22 album, in proprio e con il suo gruppo. Ha vinto un oscar nel 1988 per la miglior colonna sonora del film L'ultimo imperatore (The Last Emperor) insieme a Ryūichi Sakamoto e Cong Su nonché per lo stesso film il Golden Globe 1988 e il Grammy 1989 per la migliore colonna sonora. Ha nel suo palmares anche due David di Donatello, nell'anno 2012, per la miglior canzone originale e la miglior colonna sonora per il film This Must Be the Place di Paolo Sorrentino.

I LUOGHI
  • New York: sicuramente non solo per il discorso del MOMA quanto perché la band ha trovato in questa città la sua sede, ha fatto la sua gavetta nei club della scena newyorkese fino al primo contratto discografico.

LE DATE:
  • 2 febbraio 1981 - L'album "Remain in Light" fu pubblicato l'8 ottobre 1980 e il primo singolo estratto, Once in a Lifetime, uscì solamente quattro mesi più tardi! il 2 febbraio 1981. Le date di nascita dei componenti: David Byrne (14 maggio 1952), Charlton Christopher “Chris” Frantz (8 maggio 1951), Martina Michèle "Tina" Weymouth (22 novembre 1950) e Jeremiah Griffin “Jerry” Harrison (21 febbraio 1949).

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Con il titolo di "Once in a Lifetime" ci sono almeno altre sette canzoni, che non hanno nulla a che vedere con la nostra. Le cover dei più famosi interpreti sono di: Big Daddy (1991) Jimmy Nail (2001) Philip Bailey degli Earth Wind & Fire (2019). È stato campionato da Jay-Z ("It's Alright") ed eseguito dal vivo da The Smashing Pumpkins. Bella la versione acustica di The Exies (2007) e se ne avete ancora voglia, andate a cercare la canzone "Apri le braccia" di Bungaro è su Youtube.

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • C'è talmente tanto nella discografia dei Talking Heads che non vado su David Byrne solista: primo album 1977 "Psycho Killer", secondo album "More Songs About Buildings and Food" anno 1978 "Take Me to the River". Resta solo un posto (per le altre consiglio il Best del 1992 "Sand in the Vaseline 1976-1992") per cui, di stima, dico "This Must Be the Place (Naive Melody)".


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