057. BLIND VISION (Long Version) (Blancmange)
Articolo pubblicato il 2 febbraio 2023
Attenzione!
Questo è un post solo per amanti della musica anni '80.
Ed è anche l'unico in italiano che racconti questa canzone.
A voi la scelta se proseguire.
In questa parte del blog sto raccontando alcune delle più belle canzoni elettro-pop degli anni '80 ovviamente; per le ultime tre di questo blocco avevo pensato a diverse canzoni che pur non essendo state dei grandissimi successi commerciali, a mio parere, hanno ancora oggi un loro fascino indiscutibile. Rimarranno per il momento escluse dai miei post: Moskow Diskow dei Telex, Secrets dei Fiat Lux, Waiting For Another Chance e First Last for Everything degli Endgames, Broken Land di The Adventures, Heartbeat di Thomas Leer, Burning Flame dei Vitamin Z, Send Me An Angel dei Real Life, Change Your Mind di Sharpe & Numan, i Landscape con Einstein à Go-Go, i Freur con Doot Doot e poi ci sarebbero i China Crisis, la Yellow Magic Orchestra, Yello e forse molti altri ancora. Ho creato una compilation su YouTube delle escluse, per chi volesse riascoltarle ( https://youtube.com/playlist?list=PLwIfFqZGXhPFCJ6lnxDb2SiYckA9Wk4cV )
Quali sono invece le tre prescelte? Oltre ai Blancmange parlerò di... beh lo scopriremo nei prossimi post!
Partiamo parlando del "SOME BIZZARE ALBUM" una raccolta uscita nel 1981 con una miscela esplosiva di nuovi cantanti e gruppi che si stavano affacciando sulla scena inglese. L'etichetta discografica Some Bizzare Records decise di iniziare la sua attività pubblicando questa raccolta che è passata alla storia poiché contiene la prima canzone dei Depeche Mode e dei Soft Cell; ci sono pure molti altri che non hanno sfondato, ma a noi interessa poiché troviamo anche un brano dei nostri Blancmange. Anche per loro proprio questa compilation fu il trampolino di lancio verso una discreta fama in tutta Europa. Io al tempo l'avevo intercettata e registrata su una cassetta e poi l'ho trasferita in mp3 ma per chi volesse ascoltarla o riascoltarla ho trovato questa scaletta YouTube con tutti i brani https://www.youtube.com/watch?v=Xl5GGkrr3JQ&list=PLSvgwBM0o7m9NX9Aq4UMQyq3SkoHqg_zE
Nel 1980 i nostri avevano già pubblicato un EP che era passato completamente inosservato, forse perché molto sperimentale, e rimasto ad oggi solo un gadget per amanti del gruppo. Il Some Bizzarre Album portò invece ai Blancmange un contratto discografico con la London Records e la possibilità di aprire le serate del tour britannico dei Japan.
La fortuna, ammettono i due ovvero Neil Arthur (la voce) e Stephen Luscombe (le tastiere), li ha aiutati moltissimo e probabilmente senza quel pizzico necessario non sarebbero mai andati avanti nel mondo della musica. Il loro primo album del 1982 infatti riuscì a farli arrivare nella parte alta delle classifiche inglesi: "Happy families" conteneva infatti il loro vero primo successo "Living on the Ceiling", che ha raggiunto il #7 nella UK Singles Chart ed è stato un successo internazionale. Il vero boom lo fecero con il secondo album uscito nel maggio del 1984 e intitolato "Mange Tout": un disco d'oro in UK (più di centomila copie vendute) con quattro singoli nella top-40 del Regno Unito, due dei quali raggiunsero la top 10. Ma già nel 1983 era uscito ufficialmente il primo singolo di quello che sarà il loro secondo album, proprio "Blind Vision"; la canzone era già pronta l'anno prima ma non era entrata nel primo disco. A questo proposito discogs.com chiarisce che proprio nel 1982 uscì un vinile promozionale (non vendibile) che conteneva sul lato A la versione lunga e sul lato B la versione accorciata ed una versione DUB/strumentale; inoltre in rete si trova una sua esecuzione al programma "The Tube" di dicembre 1982 e Neil Arthur ne parla in una intervista pubblicata nel maggio del 1982 su Record Mirror così ripresa in parte anche da wikipedia, spiegando il significato del testo della canzone: "Parla di persone che sono troppo ottuse per vedere cosa li sta fissando negli occhi, troppo testardi per accettare la verità. Si tratta anche di fede cieca, di accettare la religione per quello che è. Sono cresciuto nel Lancashire in un'atmosfera molto religiosa, sono andato in chiesa... boy scout, quel genere di cose. Il padre di mia madre è morto quando era ancora ragionevolmente giovane e ricordo che mi ha detto: "Se Dio è così buono e saggio, perché ha portato via papà proprio quando avevo più bisogno di lui?" Questo ha fatto un'impressione duratura su di me. Mi ha veramente scoraggiato e mi chiedo, nello stesso modo, perché le persone si vestono con i loro vestiti migliori e vanno in chiesa ogni domenica. Perché Dio dovrebbe esistere solo in chiesa?"
Io ho sempre preferito la versione 12'' ovvero quella che dura più di nove minuti https://www.youtube.com/watch?v=MmhlpeVu8_c , anche perché sia la versione a 45 giri che quella dell'album sono lunghe meno della metà; si sentono meglio in questa long-version i suoni elettronici ma anche l'apporto dei cosiddetti fiati, ovvero tromba-trombone-sassofono. Pur avendo avuto pochissimo seguito negli USA, la canzone fu registrata al Sigma Sound di New York; fu il produttore newyorkese John Luongo a portare in studio questa sezione fiati chiamata The Uptown Horns che venne poi combinata nel sintetizzatore Roland JX-8P. Nel brano spicca anche la sezione ritmica: per quanto riguarda il basso sempre Neil Arthur ha raccontato: "Non avrei mai pensato di metterci sopra uno slap bass, John (Luongo) ha detto "hai un bel basso, ma che ne dici di compensarlo con questo?" ... Ci siamo detti "Oh, proviamoci". Infine la chitarra che in questo pezzo ed anche in altri dell'album è suonata da David Rhodes, chitarrista dei Japan (che a quei tempi si stavano proprio sciogliendo).
Nel video originale https://www.youtube.com/watch?v=MG4A_FJclyA appare, oltre al duo che canta, suona, corre e fa capriole, anche un'attrice che interpreta la figura rappresentata sulla copertina del 45 giri che come altre copertine del duo era tratta da vecchie pubblicità. A chiudere il cerchio, fa la sua comparsa nel video anche il dolce blancmange che, invece che essere mangiato, viene ripetutamente schiacciato. La scelta del nome (il blancmange o anche blanc manger è un dessert gelatinoso) viene così raccontata da Neil Arthur: "Ci siamo dati la zappa sui piedi chiamandoci Blancmange. Non avremmo mai pensato che ci sarebbe stato chiesto il perché, in quanto non avremmo mai pensato di farcela. Intendiamoci, abbiamo preso in considerazione altri nomi: A Pint Of Curry, The Bleak Industrial Cooling Towers o The Dark Overcoats, quindi la scelta non è stata poi così male".
Più di qualcuno ha usato per questo gruppo il termine "underrated", potremmo dire in italiano "sottovalutato" e in effetti il mio modesto parere si allinea a questa definizione; spero che, con questa piccola storia, qualcuno scopra o riscopra i Blancmange: un po' di luce su un pezzo stupendo e una giusta rivalutazione anche se a quarant'anni di distanza.
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO
DI "BLIND VISION":
Cieca speranza, visioni cieche
centro cieco, un centro di vita cieco
e vedere l'inferno cieco, inferno cieco
Visioni cieche e non vi è motivo per l'azione,
parole cieche
visioni cieche e senza motivi
per l'azione, parole cieche
visioni cieche e non vi è motivo
non ci sono ragioni per le azioni
in un sogno, quando sto leggendo pagine piene di parole
Il più duro si guarda
Si sta facendo difficile, è sempre più difficile, non lo è
un sogno è un sogno
In un sogno, quando sto leggendo pagine
pagine piene di parole
E si sta facendo difficile, non è, non è,
E' sempre più difficile
E' sempre più difficile
E' sempre difficile
Stringimi più vicino ora, tienimi più vicino
Ecco la visione cieca, cieca visione
spingimi di più adesso, più forte, spingimi di più
e 'un inferno cieco, inferno cieco
Mi continuano a girare intorno
Il centro è cieco
Ora sto girando miglia sopra la terra
Questo è l'inferno cieco, inferno cieco, inferno cieco
CURIOSITA':
- Stephen Luscombe, l'uomo delle tastiere, così racconta i loro inizi: "Neil ed io avevamo un background piuttosto contorto. L'ho incontrato alla Harrow Art School dove un mio amico studiava. Avevamo una band, o meglio un laboratorio musicale chiamato Miru, e Neil era in un gruppo simile chiamato The Viewfinders. Suonavamo nei bar, collegando lavatrici, trascinando zoccoli, qualsiasi cosa trovassimo lungo la strada per il concerto. Neil e io abbiamo iniziato a scrivere, o assemblare, e la cosa principale che avevamo in comune era farci una risata. Per la maggior parte degli anni settanta ero stato coinvolto in musica sperimentale a volte esoterica e strana, inclusa un'orchestra chiamata Portsmouth Sinfonia, [...]. All'alba degli anni ottanta, ne avevo abbastanza di musi lunghi (e cappotti altrettanto lunghi!) e vedevo la prima ondata di band post-punk che seguivano tutte la stessa strada con nomi come Bleak Industrial Cooling Towers, quel genere di cose. Il nome Blancmange era una reazione a tutto ciò, suppongo. [...] Penso che il momento decisivo sia stato quando abbiamo supportato Grace Jones per tre notti al Drury Lane Theatre nel 1981. Guardare e ascoltare quel livello di spettacolarità e songwriting deve averci dato un calcio al... proverbiale. Col senno di poi, è stata una buona cosa. Penso che stavamo diventando un po' snob per non essere coinvolti con le classifiche. Intendiamoci, era un momento in cui il Pop stava cominciando a diventare accettabile, il che ha aiutato. Diamine, se i Kraftwerk l'hanno fatto, perché non noi?"
- Che fine hanno fatto oggi? Le fortune della band declinarono con il terzo album e il duo annunciò che si sarebbero sciolti nel giugno 1986 dopo un concerto di Greenpeace alla Royal Albert Hall di Londra. I due proseguirono con una carriera solista (non molto fortunata) e dopo un intervallo di un quarto di secolo, i Blancmange si sono riuniti e hanno pubblicato il loro quarto album in studio a cui ne sono seguiti altri dieci e continuano a produrre dischi. La gran parte delle ultime produzioni è però opera de solo Neil Arthur, in quanto Stephen Luscombe ha dei gravissimi problemi di salute che lo hanno allontanato dal mondo della musica.
- Nell'album "Mange Tout" c'è una versione di un brano degli Abba: "The Day Before You Came". La particolarità è che i Blancmange sono stati i primi a rivisitare in chiave elettronica un brano del gruppo svedese, che tra l'altro è stata l'ultima canzone in assoluto che hanno registrato gli Abba. Così racconta Luscombe: "Agnetha & Frida ci hanno scritto una lettera personale dicendo quanto hanno apprezzato la nostra interpretazione, ma noi essendo noi abbiamo chiuso questa cosa andando al pub. Per quanto riguarda la registrazione, beh, anche se la canzone suonava semplice, musicalmente era incredibilmente sofisticata, e sarò eternamente grato alla meravigliosa Anne Dudley che è venuta ad aiutarmi con gli arrangiamenti delle tastiere, ben oltre le mie scarse capacità." E Neil Arthur ha aggiunto: "Bjorn e Benny l'hanno adorato e ci hanno inviato una lettera per confermare i loro sentimenti al riguardo. Ci hanno dato i diritti di utilizzare tutte le loro riprese video, qualsiasi cosa... E lo abbiamo fatto quando abbiamo realizzato il video. E uno dei motivi per cui abbiamo scelto la canzone inizialmente è che non era una Waterloo o una Mamma Mia... Voglio dire, non è stata una canzone particolarmente riuscita in termini di ABBA. Non ci importava se avesse avuto successo per noi e amavamo la canzone. Ci piaceva l'idea che io cantassi questi testi che sono ovviamente dal punto di vista di una donna."
I LUOGHI:
- Harrow, Londra che è una grande città della Grande Londra, e serve come insediamento principale del London Borough of Harrow. Situata a circa 9,5 miglia (15,3 km) a nord-ovest di Charing Cross e 5,4 miglia (8,7 km) a sud di Watford.( https://en.wikipedia.org/wiki/Harrow,_London ). Oltre che al nostro duo la cittadina a dato i natali anche a Elton John.
LE DATE:
- 25 aprile 1983 è la data di uscita ufficiale della nostra canzone, che come detto girava già da un anno o forse più. L'album che la contiene Mange Tout venne pubblicato nel maggio del 1984 anticipato da altri due singoli ("That's Love, That It Is" e "Don't Tell Me"). Neil Arthur è nato il 15 giugno 1958 e Stephen Luscombe è nato il 29 ottobre 1954.
LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
- Desolante ma capibile: solo due cover registrate nel sito. Non ho avuto il coraggio di andarmele a sentire.
ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
- Non ci possono essere dubbi, anche perché la scelta della canzone era tra una rosa dei quattro successi da classifica del gruppo: dal primo album "Living on the Ceiling" e le sue ambientazioni indiane a base di sitar e tablas e "Waves". Dal secondo "Don't Tell Me" con il consiglio di andare a riascoltare entrambi questi album per intero.
Crediti:
per alcune parti del testo:
per il testo in italiano:
- traduzione del testo originale, con personale riadattamento, con google translate
per la foto della copertina:
- https://www.discogs.com/it/release/27691-Blancmange-Blind-Vision/image/SW1hZ2U6MTUwNTU2Ng==
- https://www.discogs.com/it/release/3839306-Blancmange-Blind-Vision/image/SW1hZ2U6MTAyMjAwMDc=
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