029. TAKE THE LONG WAY HOME (Supertramp)
Articolo pubblicato il 30 maggio 2021
Rifiutereste 5 milioni di dollari offerti per poter usare una vostra canzone in una campagna pubblicitaria?
Io no! Ma i Supertramp lo hanno fatto, rifiutando cinque milioni di dollari offerti dalla compagnia Greyhound per usare la nostra canzone "Take The Long Way Home" negli spot pubblicitari degli autobus. Evidentemente se lo potevano permettere.
Anche i Supertramp sono stati un gruppo bicefalo, con due grandi figure che si sono spartiti oneri e onori, fintanto che uno dei due ha deciso di abbandonare il gruppo: storia già sentita molte altre volte...
Rick Davies da Swindon (Wiltshire, nel sud-ovest dell'Inghilterra), figlio di una parrucchiera e di un ex marinaio della Marina Mercantile inglese era fin da giovane attratto dalla musica e si era unito a più gruppi, senza mai sfondare, tanto che ad un certo punto della sua vita dovette trovare lavoro come saldatore in un'azienda di Swindon. Dopo questo periodo da lui detestato, ritentò nel mondo musicale con alterne fortune, finché decise di formare una nuova band, tornò a casa per inserire un piccolo annuncio sulla rivista musicale Melody Maker nell'agosto 1969. Si presentò all'audizione Roger Hodgson, originario di Portsmouth (sulla costa vicino all'isola di Wight) e, nonostante il loro background contrastante trovarono un rapporto immediato e formarono nel gennaio 1970 la band che avrebbe portato entrambi alla vetta delle classifiche.
"È in questo periodo che si cementa la dualità Davies-Hodgson, anima compositiva di tutti i pezzi dei Supertramp: più incline al blues, rilassato e "concreto" l'approccio di Davies, caratterizzato da un "look" sportivo ed elegante; più vicino al progressive, intenso e "mistico" quello di Hodgson, segnato dall'uso "martellante" e ipnotico del piano elettrico (un marchio di fabbrica della band), e con un look "hippie" con un caftano e i jeans. [...] Due voci diversissime quelle di Davies ed Hodgson: baritonale e molto "blues" quella del primo, acuta e quasi in falsetto quella del secondo. Davies però è capace anche di un'incredibile metamorfosi inserendo a volte un suo falsetto autentico, ad esempio nei brani "Goodbye Stranger" e "My Kind of Lady"."
Dopo aver pubblicato una manciata di album, nel 1977 si trasferiscono negli Stati Uniti, ed è lì che registrano il loro album capolavoro, "Breakfast in America". Si ritiene che l'album abbia venduto 19 milioni di copie, rappresentando l'apice della storia dei Supertramp. Un lavoro fondamentale che ha raggiunto la terza posizione nel Regno Unito e la vetta delle classifiche in America. L'album è rimasto al #1 nelle classifiche statunitensi per 6 settimane (dal 19 maggio al 15 giugno 1979 e dal 23 giugno al 6 luglio 1979).
Qualcuno ha detto, a proposito dell'album "Breakfast In America" che se "non fosse per i testi, pretenziosi ma spesso soltanto irritanti, sarebbe un capolavoro pop: il gruppo è in palla, e dopo una colazione americana dalla quale assorbe concisione e maggiore attenzione all'uomo della strada, sfodera pasticcini che la maggior parte dei gruppi non saprebbe mai cucinare: The Logical Song, Goodbye Stranger e Take the Long Way Home spiccano e risuonano nelle radio di tutto il mondo."
Nell'era dei supergruppi degli anni Settanta, che si esibivano in concerto negli stadi di calcio, anche i Supertramp si erano fatti una notevole reputazione "live" e riuscivano a stupire il pubblico dal vivo come quasi tutte le altre band dell'epoca.
Il video che ho scelto ci mostra una esibizione del gruppo, non essendoci un vero video ufficiale della canzone, è https://www.youtube.com/watch?v=8C_g_IZASPM
Questa è la storia, ma c'è anche il rovescio della medaglia. Ho sfogliato alcuni dei miei libri "musicali" (nel senso che parlano di musica del passato), forse troppo orientati al rock, ma ho dovuto amaramente constatare che i Supertramp passano assolutamente inosservati! Non ci sono e non ne capisco il motivo: forse la voce in falsetto, forse la loro leggerezza musicale lontana da tutti i generi imperanti alla fine degli anni '70 (punk, new wave, disco), forse anche l'invidia per un prodotto pop-rock di ottima fattura, orecchiabile e di facile impatto sull'ascoltatore. Ovviamente la classifica dei 500 migliori album secondo Rolling Stone non si smentisce mai e tra i 500 non appare nessun album dei Supertramp; comunque, per me "Breakfast In America" si posiziona in una ideale classifica sicuramente tra i primi venti migliori album! E pensare quanto tempo ho passato per trovare sulle bancarelle dei mercatini un vinile di "Breakfast In America" a prezzo abbordabile!
Passando a parlare del brano scelto per rappresentare i Supertramp, innanzitutto segnalo che la fortuna dell'album non si riversò sui singoli, che non raggiunsero mai il podio né in Inghilterra né negli USA. Il loro singolo di maggior successo "The Logical Song" raggiunse solo la posizione #6 negli Stati Uniti e #7 nel Regno Unito. A parte il fatto che ogni canzone presente in quell'album poteva funzionare come 45 giri, oltre alla menzionata "The Logical Song" pubblicata nel marzo 1979, vennero estratte: nel giugno l'omonima "Breakfast in America", nell'agosto "Goodbye Stranger" e come quarto singolo nell'ottobre "Take the Long Way Home".
Nella genesi dell'album, la nostra canzone fu l'ultimo brano ad essere composto e registrato come ricordò Roger Hodgson a Jeff Parets di "Acoustic Storm" nel corso di un'intervista rilasciata il 16 Marzo del 2010: "La scrissi poco prima che entrassimo in studio per registrare l'album, fu una sorta di sorpresa dell'ultimo minuto [...] "Take the long way home" contiene una doppia chiave di lettura: quello cui mi riferivo non era l'idea di tornare dalla propria moglie, come se fossi una parte della mobilia di casa. Parlavo ad un livello metaforico: penso che ognuno di noi sia alla costante ricerca di un posto che possa davvero chiamare 'casa', nel quale possa sentirsi veramente a suo agio ed in pace con sé stesso. Per me quel posto è dentro di noi, nel nostro cuore: quando siamo in sintonia con i nostri sentimenti e viviamo 'con il cuore', allora quello è il momento nel quale siamo davvero a casa".
Nella conferenza stampa di presentazione dell'album "Breakfast in America" sempre Roger Hodgson aveva però proposto una prima chiave di lettura del nostro brano: "Parla di un uomo che pensa di essere un tipo 'cool' (un Romeo) ma è l'unico a ritenersi tale. Per questo motivo non ha poi questa grande fretta di tornarsene a casa da una moglie che lo ignora e preferisce fare un giro più largo ['the long way home'], rimanendo ancora un po' da solo a cullarsi nel sogno di essere una superstar ed illudendosi che avrebbe potuto veramente diventarlo se solo la sua vita avesse preso una piega differente."
Roger Hodgson dà la sua voce al pezzo ma come tutti gli altri brani dell'album, a norma di contratto stabilito tra i due, è accreditata a Roger Hodgson e Rick Davies, anche se è pacificamente assodato che la canzone sia stata scritta proprio da Hodgson.
La lunga via verso casa è quindi la ricerca, alle volte travagliata, di un posto dove stare bene. Possiamo però anche vederla come una riflessione sui famosi quesiti ai quali l'uomo da sempre cerca di dare risposta: da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Con buona pace di Paul Gauguin.
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI: TAKE THE LONG WAY HOME
Così credi d'essere una specie di Romeo,
che recita la sua parte in un film
Noi prendiamo la strada più lunga per arrivare a casa.
Prendi la strada più lunga!
Tutti nel quartiere ti prendono in giro.
Ma che t'importa se sai di essere normale
Per arrivare a casa, prendi la strada più lunga,
prendi la strada più lunga per casa
Ci sono momenti in cui la vita ti sembra tutta una finzione,
e il mondo ti cade addosso, ragazzo
E poi tua moglie ti tratta come se fossi un pezzo di mobilio,
è strano, lei è sempre stata così gentile.
I giorni solitari si trasformano in notti solitarie,
mentre ti dirigi verso le luci della città
e per andare a casa scegli la strada più lunga,
prendi la via di casa più lunga
Non avrai mai ciò che vuoi,
inutile parlare per accattivarsi il pubblico
Tu hai scelto la via più lunga,
prendi la via di casa più lunga
E quando sei sul palco è davvero incredibile,
è indimenticabile, quanto ti adorino
Ma tua moglie continua a pensare che tu stia perdendo la testa,
che tragedia, non c'è una via d'uscita?
Uh, Prendi la strada più lunga verso casa!
Prendila, prendila e ingoia il rospo
Sembra che la tua vita sia un disastro?
E' perché devi crescere, ragazzo
Se guardi indietro negli anni,
e pensi a quello che avresti potuto essere,
oh che opportunità sprecata,
se solo avessi avuto più tempo
Ora che viene il momento di sistemarsi,
di chi è la colpa se tu non ci sei?
Hai preso la lunga strada di casa
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
Di nuovo
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
Oh, yeah!
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
Ooh, yeah
Hai preso la lunga strada di casa
Aah aah aah aah
Ooh ooh ooh ooh
Aah aah aah aah
Aah aah aah aah
Ooh ooh ooh ooh
Aah aah aah aah
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
La lunga strada di casa
CURIOSITA':
- Ecco qui (da Wikipedia inglese) alcuni dati a favore dell'album, che per fortuna danno ragione al mio punto di vista: "Nell'edizione del 1987 di The World Critics List, il critico musicale Joel Whitburn classificò Breakfast in America il quarto miglior album di tutti i tempi. Nell'edizione del 1994 di The Guinness All Time Top 1000 Albums, Breakfast in America è stato votato n. 207 nei più grandi album rock e pop di tutti i tempi, ed è stato votato come il 69 ° più grande album rock britannico di tutti i tempi in un sondaggio dell'industria rock classica del 2006. Gli ascoltatori di Triple M hanno votato l'album n. 43 nei "100 migliori album di tutti i tempi". Riconoscendo lo sfavore della band tra i critici musicali durante la loro carriera, la rivista Q ha classificato Breakfast in America al secondo posto nella sua lista "Records it's OK to Love" nel 2006. Nel 2000 è stato votato n. 294 nella Top 1000 album di Colin Larkin."
- Gli altri componenti del gruppo che hanno partecipato a "Breakfast in America" vennero selezionati da Rick e Roger dopo una serie infinita di audizioni: il bassista scozzese Dougie Thomson, John Anthony Helliwell (nativo di Todmorden), un sassofonista di provata esperienza, con grande presenza scenica, un po' eccentrico e dotato di un fortissimo senso dell'humour tutto britannico e il batterista statunitense Bob Siebenberg (nativo di Glendale, California), arrivato in Gran Bretagna nel 1970. Questa è la formazione che, in un decennio, produrrà i migliori album del gruppo e li renderà uno dei gruppi più popolari della scena pop britannica.
- Il nome del gruppo non ha nulla a che vedere con l'ex-presidente USA. Agli inizi, correva l'anno 1969, scelsero il nome "Daddy" ma poi per evitare confusione con un altro gruppo, chiamato Daddy Longlegs, decisero di cambiare nome in "Supertramp". Lo spunto per il nome venne dal libro del 1910 di W. H. Davies "The Autobiography of a Super-Tramp (The life of William Henry Davies)" e racconta la vita e le avventure dell'autore che, partendo dal Galles, arrivò negli States; qui visse da vagabondo, disdegnando il lavoro regolare e continuando a chiedere l'elemosina. Poi in Canada per unirsi alla corsa all'oro, Davies cadde mentre saltava da un treno e gli venne amputata la gamba.
- Alle volte il mondo è strano! Dopo l'attentato al World Trade Center dell'11 settembre 2001 anche la famosissima copertina dell'album entrò a far parte di una delle teorie del complotto. Il carattere "UP" di "SUPERTRAMP" è posto proprio dietro le torri gemelle e risulta "9 11" se l'immagine viene vista da uno specchio. Come se non bastasse a rincarare la dose c'è, proprio alla base delle torri, il bicchiere di succo d'arancia retto dalla cameriera, che ricorda una palla di fuoco e anche l'immagine che viene ripresa dal finestrino di un aereo, e tirato proprio per i capelli, siccome l'attacco terroristico ebbe luogo alle 9 del mattino, quindi l'ora di colazione in America, è una predizione che dà il titolo all'album.
- La foto posteriore dell'album raffigura i membri della band mentre fanno colazione ed è stata scattata in un ristorante chiamato Bert's Mad House; la particolarità della foto è che i musicisti leggono i rispettivi giornali della propria città. Rick Davies ad esempio versa lo zucchero su una copia dello Swindon Evening Advertiser.
- Negli ultimi tour dei Supertramp ("orfani" di Roger Hodgson) "Take the long way home" è stata sempre utilizzata come brano di chiusura di ogni concerto: il sassofonista John A. Helliwell, dopo avere rivolto i suoi ringraziamenti al pubblico, lo invitava infatti a rassegnarsi alla conclusione del concerto e ad imboccare la "lunga via verso casa".
I LUOGHI:
- New York. La copertina dell'album presenta un panorama della grande mela attraverso il finestrino di un aereo. L'immagine è stata ideata da Mike Doud e mostra l'attrice Kate Murtagh, nei panni di una cameriera chiamata "Libby", nella caratteristica posa della Statua della Libertà che regge con una mano un piattino con un bicchiere di succo d'arancia (al posto della torcia della statua), e con l'altra mano un menù pieghevole del ristorante su cui è scritto Breakfast in America. Sullo sfondo si vede una città composta da una scatola di cornflake, posacenere, posate (per i pontili), cassette per le uova, aceto, ketchup e bottiglie di senape, tutte con vernice bianca. Le torri gemelle del World Trade Center appaiono come due pile di scatole e il piatto della colazione rappresenta Battery Park, il punto di partenza dello Staten Island Ferry.
LE DATE:
29 marzo 1979. La data di uscita di Breakfast in America sicuramente può essere considerata la data fortunata per il gruppo e di nascita della nostra canzone. Il nostro brano uscì come terzo singolo negli USA nel settembre 1979, mentre appena il 3 ottobre 1980 uscì nel Regno Unito in versione 45 giri live. I nostri erano nati: Charles Roger Pomfret Hodgson il 21 marzo 1950 e Richard “Rick” Davies il 22 luglio1944.
LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
- Della ventina di rifacimenti del brano non c'è nessuna versione da segnalare. Come si dice "buona la prima!"
ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
- Innanzitutto "Give a Little Bit" che per Spotify è la più ascoltata del gruppo ed appartiene ad un album precedente, l'ultimo del periodo inglese ed è stato il maggiore successo prima dell'album "americano". Poi sicuramente "The Logical Song" indubbiamente il maggior successo del gruppo con le sue rime radical-criminal-magical-digital-logical... Ultimo pezzo, forse fra i più dimenticati, è "Dreamer": per chi conosce le canzoni del giovane Renato Zero probabilmente un bel salto indietro negli anni.
Crediti:
per alcune parti del testo:
- https://www.swindonweb.com/?m=8&s=9&ss=1098&c=4981&t=30+Years+on+from+Breakfast+in+America
- https://it.wikipedia.org/wiki/Supertramp
- https://www.facebook.com/Le1000CanzoniPiuBelleDiTuttiITempi/posts/3666643503427886
- citazione dal libro "24.000 DISCHI" a cura di Riccardo Bertoncelli e Cris Thellung - Zelig Editore 2004.
per il testo in italiano:
per la foto della copertina:
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