016. ENJOY THE SILENCE (Depeche Mode) - 200 canzoni 200 storie

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016. ENJOY THE SILENCE (Depeche Mode)

Articolo pubblicato il 31 marzo 2021




Tutto ciò che ho sempre voluto, tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno è qui tra le mie braccia
Sembra proprio strano che la critica inglese si sia scagliata, in continuazione, contro i Depeche Mode per la pochezza dei loro testi; probabilmente Martin Gore, Dave Gahan e soci, dall'alto dei loro più di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, se ne sono forse un po' infischiati e difatti la loro traiettoria musicale è rimasta sempre più alta all'estero rispetto all'accoglienza ottenuta in patria.
L'altro giorno ho fatto la prova ed ho chiesto a mio figlio quasi ventenne la prima canzone dei DM che gli veniva in mente; risposta: "Personal Jesus". Poi quando gli ho detto che invece avrei parlato di "Enjoy the silence" ha detto: "Si, molto bella". Alle volte per capire quanto una canzone piaccia e la gente abbia piacere a riascoltarla, vado su Spotify e guardo le cinque canzoni più ascoltate di quel gruppo o di quell'artista. Per i Depeche Mode attualmente la classifica è "Enjoy the silence" più di 266 milioni di ascolti, "Just Can't Get Enough" oltre i 194 e "Personal Jesus" quasi 193 milioni. "Just Can't Get Enough" risale al 1981 ed è stato il terzo singolo in UK ed il primo negli USA ad essere lanciato ed appartiene agli albori del gruppo quando ancora la mente era Vince Clark. Violator, l'album che contiene gli altri due singoli, come vedremo tra un po', non è mai riuscito ad arrivare #1 in UK!
Per raccontare la storia di "Enjoy the silence" dobbiamo ritornare alla fine degli anni '80 quando la maggior parte dei gruppi new wave e synt-pop della cosiddetta British Invasion erano ormai spariti. Ancora saldamente sulla cresta dell'onda, invece, i Depeche Mode si apprestavano a preparare il loro settimo album da studio; la formazione era Dave Gahan front-man ed autore, Martin Gore tastiere, chitarra, voce e autore, Andy Fletcher alle tastiere e Alan Wilder l'esperto di campionatori, drum machine e anche batteria.
E mentre l'onda calava, proprio in quegli anni nasceva a Detroit la musica techno o elettro-techno e a Chicago la cosiddetta musica House o acid-house; tendenze musicali che riempirono le discoteche europee ed americane negli anni '90. Proprio i Depeche Mode insieme ad altri (Kraftwerk soprattutto, ma anche i Soft Cell, gli Human League e i New Order) erano ritenuti dagli americani i precursori di questi generi musicali nonché gli ispiratori. Questa fu la prima volta nella storia che la musica bianca, il pop elettronico, influenzò la musica nera americana. Pur non pensato per ballare, il pop europeo invece venne filtrato negli USA e molti di questi pezzi vennero quasi idolatrati tanto da essere considerati classici di culto. Per rimanere ai nostri DM, il brano "Get The Balance Right" è considerato in America il primo disco house di tutti i tempi: niente male per un disco del 1983 di cui la band non era assolutamente soddisfatta, tanto che non entrò in nessun album!
In questo clima effervescente respirato dalla band in un viaggio proprio a Detroit, iniziarono a maggio 1989 le registrazioni del nuovo album che proseguirono fino a gennaio 1990. Dopo alcune settimane passate nella sala di registrazione della loro etichetta musicale, si spostarono ai Logic Studios di Milano di proprietà dei fratelli La Bionda, per finire il lavoro nella tranquillità di uno studio nello Jutland danese. Le sei settimane passate a Milano rimangono fra i più bei ricordi del gruppo e del loro produttore Flood e proprio "Enjoy the Silence" con ogni probabilità ha visto la sua trasformazione proprio qui a Milano sull'onda del ritmo pulsante delle notti milanesi, frenetiche, spesso a base di Ecstasy.
La prima versione di questa canzone infatti era molto più lenta e molto più struggente: la voce di Martin Gore accompagnata solo da un organo. Poi la canzone fu modificata, sicuramente contro il parere di Martin Gore che sparì per un paio di giorni; al suo ritorno ascoltando il risultato non era ancora convinto della bontà della nuova veste della canzone, così registrò una nuova linea di chitarra e una parte del coro. Il motivo fondamentale dell'opposizione di Gore alla nuova ritmica era che faceva a cazzotti con il testo e lo snaturava; malgrado ciò è diventato uno dei brani più famosi del repertorio dei Depeche Mode. A proposito la nuova versione, nonché quella ufficiale è stata poi cantata da Dave Gahan. Per ascoltare come poteva essere questa prima versione, ne troviamo un rifacimento nel remix chiamato "Harmonium version" https://www.youtube.com/watch?v=jkymzXlucbQ
La nostra canzone fu il secondo singolo pubblicato, che anticipò di circa un mese l'uscita dell'album e fece addirittura meglio di "Personal Jesus" (che raggiunse un #13 in UK) in quanto fu la prima hit dopo sei anni a entrare nella top 10 britannica (arrivò al #6) e subito dopo entrò nella top 10 USA.
Martin Gore ha ricordato alla rivista Mojo di settembre 2012 il momento in cui il gruppo aveva terminato il lavoro sul pezzo insieme al produttore Flood: "Penso che questa sia l'unica volta nella nostra storia in cui ci siamo guardati tutti e abbiamo detto: penso che questo potrebbe essere un successo." Difatti nel 1990 la canzone vinse nel Regno Unito il premio per il miglior singolo britannico. La vera stranezza è che nessuna canzone dei Depeche Mode, nemmeno questa, sia mai arrivata al #1 delle classifiche UK; hanno portato 43 canzoni nella top 40, ma mai nessuna è arrivata sul gradino più alto del podio. Leggermente meglio è andata con gli album: 17 dei loro 21 album sono entrati nella top10 e due di questi al #1 (Songs of Faith and Devotion nel 1993 e Ultra del 1997). Non fu questo il caso di Violator, l'album che contiene il nostro brano, che arrivò al #2 perché dovette inchinarsi davanti al mitico Changesbowie, la compilation con tutti i successi di David Bowie.
Il video di "Enjoy the Silence" è molto bello e anche molto famoso. La versione originale del 1990 vede Dave Gahan vestito da re che viaggia attraverso l'Europa da Balmoral nelle colline delle Highlands in Scozia alla costa dell'Algarve in Portogallo per arrivare poi sulle montagne svizzere. É vestito da re ed ha una sdraio in mano, una chiara citazione del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Questo video fu diretto da Anton Corbijn ed è considerato il suo miglior video. Inizialmente il concept del video non era stato accettato dal gruppo e il regista dovette spiegare che la storia raccontava si di un Re, ma di un Re uomo, "un uomo che ha già tutto nel mondo, ma è alla ricerca di un posto tranquillo dove sedersi"; anche la persona più potente e ricca al mondo sarà insoddisfatta se non troverà la sua pace interiore: il suo silenzio. Un po' come il re di speranza del nostro Branduardi (re di tutto, re di niente). Il re che cammina sulla neve delle ultime scene non è Dave Gahan ma il produttore del video, Richard Bell, poiché come raccontato dal front-man del gruppo, era scappato dal set stanco del freddo della Svizzera. https://www.youtube.com/watch?v=aGSKrC7dGcY&t=2s
Per concludere, usando le parole della canzone, possiamo senz'altro fare nostro il concetto che stare abbracciati con la persona amata è più importante di mille parole; la ricerca del silenzio è fondamentale poiché a volte nella vita
"Le parole sono davvero superflue - Possono solo fare male".



LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI ENJOY THE SILENCE
Goditi Il Silenzio
Le parole sono come violenza,
rompono il silenzio
si schiantano
nel mio piccolo mondo.
Sono dolorose per me
Mi penetrano direttamente
Non puoi capire
oh mia piccola ragazza
Tutto ciò che ho sempre voluto
Tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno
È qui tra le mie braccia
Le parole sono davvero superflue
Possono solo fare male.
Le promesse vengono pronunciate
in modo da essere infrante
I sentimenti sono intensi
Le parole sono trascurabili
Le gioie rimangono
e anche il dolore
Le parole sono insignificanti
E si possono dimenticare
Tutto ciò che ho sempre voluto
Tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno
È qui tra le mie braccia
Le parole sono davvero superflue
Possono solo fare male.
Tutto ciò che ho sempre voluto
Tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno
È qui tra le mie braccia
Le parole sono davvero superflue
Possono solo fare male.
Tutto ciò che ho sempre voluto
Tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno
È qui tra le mie braccia
Le parole sono davvero superflue
Possono solo fare male.
CURIOSITA':
  • Come si potrà vedere anche dal testo tradotto, il titolo del brano non appare mai né nel ritornello né nelle strofe. La versione contenuta nell'album Violator dura circa sei minuti ma la canzone effettivamente finisce dopo poco più di quattro minuti e dopo qualche secondo di silenzio eccola finalmente pronunciata "Enjoy the silence" e altri due minuti strumentali che nulla hanno a che vedere con il brano; successivamente questi due minuti sono stati etichettati come traccia nascosta e intitolata "Interlude #2 (Crucified)". Tutto questo ovviamente non appare nella versione 7'' che finisce usualmente dopo circa quattro minuti
  • Esiste un video della canzone girato nel 1990 sul tetto di una delle Torri Gemelle del World Trade Center di New York che simula un concerto dal vivo, dove un Dave Gahan dall'aspetto riflessivo è completamente vestito di bianco. Chi volesse vedere questo video, anche con una piccola stretta al cuore pensando a quello che successe una decina di anni dopo... https://www.youtube.com/watch?v=JJpRGpc6iic
  • Il video di Corbijn ha ispirato anche i Coldplay che nel 2008 realizzarono una seconda versione del video di Viva la Vida, dove Chris Martin si muove in varie location, vestito da re. https://www.youtube.com/watch?v=1kVxpsi1XQ4
  • I Pet Shop Boys hanno rivelato che, durante la registrazione del loro album "Behaviour", hanno ascoltato molte volte l'album Violator e che tale album, in particolar modo la canzone "Enjoy the Silence", ha fatto da principale ispirazione per il risultato finale. Neil Tennant dichiarò: «Abbiamo ascoltato Violator dei Depeche Mode, che è un album molto bello e ne siamo profondamente gelosi». Anche Chris Lowe concordò, dicendo: «Loro hanno alzato il livello della qualità»
  • Il nome Depeche Mode è stato scelto da Dave Gahan prendendolo da una rivista di moda francese chiamata per l'appunto così ovvero in italiano "Il Gazzettino della moda"; sbaglia quindi chi interpreta il nome come "moda veloce" o "moda pronta".
  • Sulle settimane passate a Milano vi sono diversi aneddoti raccontati in questo articolo: https://www.rockol.it/news-719331/depeche-mode-sfratto-rocco-tanica-elio-storie-tese-personal-jesus

I LUOGHI:
  • invece di parlare di Basildon (cittadina da cui provengono) parliamo del negozio "Wherehouse records", al La Cienega Boulevard di Los Angeles. Per capire il fenomeno Depeche Mode negli Stati Uniti riporto un pezzo della loro biografia scritta da Steve Malins: "Nel marzo del 1990 la band si presentò [...] per firmare il lancio del nuovo album. Qualcosa come 5.000 fan si erano accampati all'esterno del negozio da quattro giorni, creando una coda di oltre due miglia. Quando i Depeche Mode fecero la loro apparizione alle 9 in punto di mattina, si erano già radunati 17.000 fans isterici, alcuni sugli alberi, altri invadendo il "Beverly Center" al lato opposto per godere di una visuale migliore. Il Dipartimento di Polizia di Los Angeles fermò l'evento dopo 90 minuti, perché riteneva che le vite dei componenti della band fossero in pericolo. Duecento pattuglie di polizia, inclusi elicotteri e poliziotti a cavallo in piena tenuta anti-sommossa, cercarono di calmare i fan, mentre la polizia scortò il gruppo al suo hotel. Il Capo della Polizia commentò: "Questa è stata la più grande operazione di polizia dall'epoca della visita del Presidente". Per fortuna solo sette persone rimasero ferite negli scontri."

LE DATE:
  • 5 Febbraio 1990 è la data di uscita del 45 giri che dura "solo" 4:15 mentre la versione dell'album è di 6:12 e si è potuta ascoltare solo il 19 Marzo 1990 quando uscì il 33 giri Violator. Martin Lee Gore (23 luglio 1961) David Gahan (9 Maggio 1962) Andrew John Fletcher (8 luglio 1961 e scomparso il 26 Maggio 2022) e Alan Charles Wilder (1 giugno 1959) erano i membri della band al tempo.


LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com):
  • 240 versioni! Anche questo è un segno di come questo brano sia piaciuto e come sia stato perciò riproposto da altri artisti. I più famosi: Tori Amos nel 2001, gli italiani Lacuna Coil (a loro modo un po' gothic) nel 2006 e sempre di quell'anno anche dei Keane, Kim Wilde nel 2007, Susan Boyle nel 2011, Carla Bruni nel 2017 e una bellissima versione di Patti Austin del 2011 che si può ascoltare su https://www.youtube.com/watch?v=yU-AOEBLwL8&t=5s

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Oltre alle già richiamate "Just Can't Get Enough" "Personal Jesus" e "Get The Balance Right" ho scelto tre canzoni per rappresentare tre ere dei DM e la loro evoluzione nel tempo: dal 1982 "Leave in silence" che apriva il 2° album; dal 2001 "Dream On" e dall'attualità, anno 2017, "Where's the Revolution" dal loro, per ora, ultimo album chiamato "Spirit".
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