020. SELF CONTROL (Raf) - 200 canzoni 200 storie

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020. SELF CONTROL (Raf)

Articolo pubblicato il  17 aprile 2021






Chissà se dopo una dozzina d'anni, quando ha scritto "Sei la più bella del mondo",
Raf l'ha dedicata a "Self Control"?
La risposta è: "Sicuramente no" e chi mi segue dall'inizio potrebbe pensare che ho preso una sbandata dalla mia rotta. Il motivo della scelta di questa canzone, per chiudere le prime venti in questa ideale classifica delle mie canzoni del cuore (neanche a dirlo praticamente tutte degli anni '80) per poi partire con qualcos'altro, è legata alla seguente domanda:
"Quale è secondo voi la canzone pop perfetta?"
Per me è questa!
C'è chi dice "Born to Run" di Bruce Springsteen, chi "Yesterday" dei Beatles, oppure "Like a Rolling Stone" di Bob Dylan (il #1 dei 500 Greatest Songs Of All Time del Rolling Stone Magazines). Da una indagine condotta dal Max Planck Institute è risultata "Ob-La-Di, Ob-La-Da" dei Fab Four la canzone pop "perfetta"; un'altra ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience indica invece "Penny Lane", neanche a dirlo dei Beatles.
Poi ci sono anche le sorprese ad esempio la Greatest Of All Time Pop Songs di Billboard premia "Another Night" dei Real McCoy, sfido qualcuno di voi a ricordarla... (per aiutarvi ecco dove ascoltarla https://www.youtube.com/watch?v=Pav2f4b-1ZE )
E veniamo ora al nostro eroe: Raffaele Riefoli (in arte "Raf") viene da un paesino della Puglia (Margherita di Savoia); penso, come tanti altri artisti, ma anche come tanti altri meridionali, si è spostato al nord per cercare fortuna e ha trovato sulla sua strada, a Firenze, Ghigo Renzulli, l'altra anima dei Litfiba. Molto più che l'esperienza "new wave fiorentina" del gruppo "Cafè Caracas" fondato dai due, incide sulla sua futura carriera un periodo di un paio d'anni a Londra.
Ecco da dove arriva il suo impeccabile inglese, ma non solo, perché In Inghilterra conosce Steve Piccolo, bassista dei Lounge Lizards, e con lui scrive "Self control".
Nei primi anni '80, l'Italia da culla della musica melodica stava diventando il marchio di fabbrica di una nuova musica dance "da esportazione" la cosiddetta Italo Disco. Ricordo qualche nome per chiarire meglio il concetto: Baltimora, Den Harrow, Valerie Dore, Sabrina, Gary Low, Ryan Paris, Gazebo, P.Lion e la nostra Vivien Vee; molti di questi, le cui canzoni al primo ascolto immediatamente ricordiamo, sono legati ad uno o due singoli al massimo.
Correva l'anno 1984 e insieme a Giancarlo Bigazzi rifinisce la canzone e cerca una casa discografica per il lancio. Ecco come Bigazzi racconta quel periodo in una intervista rilasciata a "Fare Musica" nell'ottobre del 1989: "Devo dire che allora fummo veramente osteggiati da tutta la discografia italiana. Così finimmo in mano a un discografico che tale non si può definire, Claude Carrere. Siamo stati spinti in questa dimensione da una sorta di cecità e di imbecillità della discografia italiana, che ha rinunciato a un successo solo perché non lo capiva! [...] Ci siamo ritrovati con un contratto di 3 anni con Carrere, che ha due tacchi di 20 cm l'uno e quando ascolta i pezzi (per non più di un minuto) batte il calcagno per terra, con la famosa cassa in quattro. È uno che intuisce i successi di un certo tipo in maniera impressionante, ne ha azzeccati tanti. Poi però questa gente, dopo, vuole una porcheria via l'altra, per costruire quelle carriere un po' alla Den Harrow, per capirsi, che partono con la cassa in quattro e si consumano finché la cassa in quattro non esce dagli occhi del pubblico! A quel punto il problema era fare l'album o non farlo, la paura di investire troppi soldi. Carrere con Self Control ha fatto un mare di quattrini: le cifre sono state esorbitanti - anche per noi, eh! - ma per Carrere è stato pazzesco, un record editoriale nell'ordine dei 3-4 miliardi (di lire dell'epoca). Per cui ci siamo trovati in un labirinto, anche se all'inizio in fondo Carrere è l'unico che non ci ha rifiutato. La sofferenza è venuta dopo, per l'ambizione di Raf di evolversi come artista, di avere un'immagine adeguata".
Il destino volle, a questo punto, che entrasse in questo intreccio una cantante americana, Laura Branigan, che aveva già avuto un paio di anni prima un'esperienza con la musica italiana e con Bigazzi in particolare: quello che resterà il suo maggior successo era arrivato con una versione, di "Gloria", la hit di Umberto Tozzi e Giancarlo Bigazzi. La cantante aveva bisogno di una nuova canzone da lanciare sul mercato americano, e fu così che Raf e Laura Branigan praticamente in contemporanea lanciarono "Self Control".
Inutile dire che in Italia è la versione di Raf a spopolare: il 9 giugno 1984 entra nella top ten. Dopo due settimane "Self control" va al #1 e si lascia dietro "Relax" dei Frankie Goes to Hollywood, "Girls just want to have fun" di Cindy Lauper, "Big in Japan" degli Alphaville e "It's my life" dei Talk Talk. Per due mesi la canzone è stabile al #1 e solo il 18 agosto cede il posto a "Fotoromanza" di Gianna Nannini restando sempre sul podio per un altro mese. Uscirà dalla top ten solo il 6 ottobre 1984.
In Europa la versione di Raf e quella della Branigan si danno battaglia: in Germania ad esempio la spunta la cantante americana, che soffia il #1 all'artista italiano. Alla fine la battaglia la vince la Branigan che riesce a portare la sua versione al #4 della US Billboard Hot 100 Chart e al #2 di quella dance; inoltre è #1 in Canada, Austria, Sudafrica nonché #5 nella classifica britannica.
Poco male perché, pur essendo le canzoni simili, sono diverse! Senza i tanti fronzoli ed i gorgheggi della versione USA, la versione di Raf è quella perfetta (almeno per me!).
Il passaggio alle canzoni cantate in italiano per Raf fu molto travagliato, malgrado abbia scritto negli anni moltissime canzoni di successo e il cantante sembra quasi voler rinnegare la sua esperienza in inglese che racconta così in un'intervista a "Il Manifesto" del settembre 2001: "Ho vissuto quel successo in maniera un po' schizofrenica, mi aggiravo per i palchi di mezza Europa con occhiali scuri e palandrane. Non mi sentivo a mio agio nelle vesti di cantante di musica dance. Poi quando ho fatto il tentativo di spostarmi verso il pop, il mio editore di allora, il francese Carrere, mi ha detto: "Ah, non c'è la copia di Self control? Chiuso." E sono rimasto fermo tre anni". "A me "Self control" e i brani seguenti hanno causato una crisi di identità - dire crisi di rigetto sarebbe esagerato, però ricordo che quando la incisi ero consapevole che stavo facendo una cosa che non mi apparteneva totalmente. Infatti la conseguenza fu che molti in Italia pensarono che fossi straniero, poi si sono messi a pensare che fossi un prodotto fatto per la dance, magari di quelli che non sapevano nemmeno cantare. Così quando decisi di tentare strade che mi interessavano di più, fu molto faticoso"
E anche questa storia si conclude qui, con le parole del suo papà:
"Questa canzone adesso mi sembra preistoria.
Sinceramente non l'ho mai sentita del tutto come mia,
a quell'epoca mi sarebbe piaciuto fare altre cose.
Ma in quel momento era quasi questione di sopravvivenza".
(Raf)
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "SELF CONTROL" DI RAF:
Oh,oh,oh! Oh,oh,oh!
Oh,oh,oh! Oh,oh,oh!
Oh,oh,oh! Oh,oh,oh!
Oh,oh,oh! Oh,oh,oh!
Oh, la notte è il mio mondo
Luci della città, ragazze truccate
Di giorno niente ha importanza
È la notte che lusinga
Nella notte nessun controllo
Qualcosa penetra la parete
Vestita di bianco mentre cammini
Lungo la strada della mia anima
Tu mi togli, tu mi togli l'autocontrollo
Mi fai vivere solo per la notte
Prima che venga mattina, la storia è raccontata
Tu mi togli, tu mi togli l'autocontrollo
Un'altra notte, un altro giorno trascorre
Io non smetto mai di chiedermi perché
Tu mi fai dimenticare il mio ruolo
Tu mi togli, tu mi togli l'autocontrollo
Io, io vivo tra le creature della notte
Non ho la volontà di tentare e combattere
Contro un nuovo domani
Quindi mi convincerò che non ci sarà un nuovo domani
Notte, sto vivendo in un istante di un sogno
So che la notte non è come sembrerebbe
Devo credere in qualcosa
Quindi mi convincerò che questa notte non passerà mai
La notte è il mio mondo
Luci della città, ragazze truccate
Di giorno niente ha importanza
È la notte che lusinga
Tu mi togli, tu mi togli l'autocontrollo
Mi fai vivere solo per la notte
Prima che venga mattina, la storia è raccontata
Tu mi togli, tu mi togli l'autocontrollo
Una notte al sicuro, io vivo tra le creature della notte
Non ho la volontà di tentare e combattere
Contro un nuovo domani
Quindi mi convincerò che il domani non saprà mai
CURIOSITA':
  • Il link al video ufficiale del brano, in stile molto anni 80 home-made: https://www.youtube.com/watch?v=1_TQjEn6cpQ
  • A confermare che sia stato un successo mondiale ci sono le edizioni su 45 giri della canzone di Raf stampate in giro per il mondo: oltre alle solite europee troviamo delle stampe in Ecuador, Brasile, Filippine, Messico, Giappone ed anche in Madagascar.
  • Il singolo è uscito con due versioni di Selfcontrol: sul lato A quella famosissima mentre sul lato B c'è la versione chiamata "Self Control (Part Two)" con un lungo fraseggio Rap di tale Shakespeare. Per riassaporare questa versione questo è il link: https://www.youtube.com/watch?v=dWWSnXIwcOo
  • La cosiddetta versione 12'' dura più di sei minuti e si può ascoltare qui: https://www.youtube.com/watch?v=7w1Qo1awwI4
  • Parliamo anche di Festivalbar: nell'84 malgrado il successo nelle classifiche italiane Raf non riuscì ad aggiudicarsi il trofeo che andò a Gianna Nannini per Fotoromanza e vinse il premio chiamato DiscoVerde per il miglior giovane. Per vedere questo irriconoscibile Raf, in una puntata del Festivalbar '84 il link è questo: https://www.youtube.com/watch?v=5mRcN5X4TXI
  • In Europa, Raf venne presentato come Raff per evitare confusioni con una band il cui nome è ispirato alla Royal Air Force britannica.
  • Laura Branigan decise di dare lo stesso titolo anche all'album. Il video della canzone fu affidato al regista de "L'esorcista" William Friedkin ma non fu una buona scelta perché il video, in un certo qual senso, frenò il successo del brano: MTV decise infatti di bandirlo per alcune scene di balletto considerate troppo erotiche. Dopo qualche settimana, il video venne riproposto in versione purificata dalla scena in cui la cantante sogna di essere coinvolta in un'orgia. Se qualcuno ricorda stessa sorte era toccata a "Relax" dei Frankie Goes to Hollywood, brano dello stesso periodo che ha in comune questo particolare con la versione della Branigan.
  • Non lo volevo mettere! Comunque questo è il link della versione di Laura Branigan https://www.youtube.com/watch?v=RP0_8J7uxhs&t=293s

I LUOGHI
  • Questa volta, con un po' di sano nazionalismo ho scelto Margherita di Savoia (fino al 1879 chiamata Saline di Barletta) dove Raf nacque nel 1959. La cittadina, che si affaccia sul mare Adriatico, è oggi in provincia di Barletta-Andria-Trani ed è nota per le omonime saline, le più grandi d'Europa e le seconde nel mondo, riconosciute come riserva naturale statale. Punti di forza dell'offerta turistica della cittadina sono anche il moderno stabilimento termale che utilizza i fanghi e le acque madri contenute nei bacini delle saline, il lungo ed ampio litorale di sabbia ferrosa che ospita circa 90 stabilimenti balneari e, non ultimo, il museo storico delle Saline, sito in un vecchio magazzino del sale adiacente alla cinquecentesca Torre delle Saline. (fonte Wikipedia)

LE DATE:
  • Ahimè! forse solo Raf sa il giorno in cui fu pubblicato il 45 giri e se fu pubblicato per primo in Italia in Francia o in UK… L'unica data che sono riuscito a trovare è la pubblicazione in Giappone esattamente il 25 giugno 1984, più o meno a festeggiare l'insediamento in testa alla nostrana hit-parade di due giorni prima. Raffaele Riefoli era nato il 29 Settembre del 1959 e quindi arrivò non più giovanissimo alla sua occasione e la seppe sfruttare benissimo.

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Il sito riporta una cinquantina di cover, tra cui quella più famosa è la trasposizione in spagnolo di Ricky Martin che diventa "Qué día es hoy" del 1993; ci sono anche Self control tradotte in Ceco, Finlandese e nel 1984 in Croato dove la canzone diventa "Samokontrola" tradotta da Mišo Doležal e cantata da Elvira Voća (anche questa è su YouTube al link https://www.youtube.com/watch?v=CiHpXdyNZzw )
  • Quanto è strana la vita: proprio uno dei miei cantanti preferiti si è cimentato nella cover di Self Control; sì proprio Marc Almond all'interno di un progetto denominato "REPLICANT" ha ricantato la nostra canzone nell'Extended Play chiamato "Face Control E.P." pubblicato nel 2004 e poi ripubblicato nel 2017 nell'ambito del disco "Retrophone". Qui si può ascoltare la versione un po' techno: https://www.youtube.com/watch?v=vLoDItubuPg&ab_channel=VariousArtists-Topic
  • Aggiornamento del 1 giugno 2021: nella colonna sonora de "Il divin codino", il film dedicato alla vita di Roberto Baggio, c'è una cover di "Self Control" interpretata da Malika Ayane. Prodotto da Altarboy, il brano stravolge l'arrangiamento e la melodia della hit pubblicata da Raf nel 1984 aggiungendo nuove sfumature e un'anima italo-disco affascinante e più moderna. https://www.rds.it/scopri/magazine/musica/cantanti/italiani/malika-ayane-interpreta-self-control-il-brano-cult-di-raf
  • Per ascoltare questa nuova versione: https://www.youtube.com/watch?v=BEUgkae0Viw   

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Sono un po' in impaccio perché Raf ha scritto ed interpretato talmente tante belle canzoni italiane, di cui non voglio parlare. Mi sono andato a riascoltare l'album che contiene Self Control, l'unico in inglese, e salverei sicuramente "Hard" e "Change Your Mind".

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