046. HERE COMES THE RAIN AGAIN (Eurythmics) - 200 canzoni 200 storie

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046. HERE COMES THE RAIN AGAIN (Eurythmics)

Articolo pubblicato il 18 marzo 2022





Cosa c'è di più triste della pioggia?
Soprattutto per chi è in crisi il cielo grigio e la pioggia
non sono sicuramente uno dei toccasana per riprendersi o quanto meno per cambiare umore.
Molti affezionati lettori conosceranno sicuramente la storia di questo fantastico duo, coppia sulle scene (e per qualche anno anche nella vita) e molti avranno letto la storia della canzone della loro svolta ossia "Sweet dreams (are made of this)" tant'è che ovviamente non potevo raccontarla anch'io per l'ennesima volta ed ho scelto invece questa canzone (che è altrettanto fantastica); per quei pochi che non si ritrovassero in quanto sopra scritto il mio invito è cliccare sul link di seguito: https://www.storiedicanzoni.it/2020/05/02/eurythmics-sweet-dreams-are-made-of-this/
Siete tornati? Bella questa storia non è vero... tanto che, per inquadrare la nostra "Here Comes The Rain Again", prenderò a prestito due concetti che trovate in quel testo: il primo è quello della "musica realistica". Dave Stewart ha infatti dichiarato: "Qualunque cosa abbiamo scritto ha sempre avuto un lato oscuro e un lato leggero e in un certo senso la chiamo "musica realistica", piena degli alti e dei bassi delle relazioni reali e della vita stessa". Lui, Dave Stewart, è "il musicista" del duo, sempre con una chitarra o un basso in mano e nei primi album dietro ad una tastiera: ma è stato anche autore delle musiche e dei testi possiamo dire al pari della sua compagna Annie Lennox. I due si conoscevano già dalla fine del 1976 e presto erano diventati anche amanti ma il loro successo stentava ad arrivare, tanto che la loro "gavetta" nel mondo della musica aveva portato la Lennox a ripetute crisi e depressione. E qui il secondo concetto, quello della depressione: "Sweet dreams are made of this..." ("I sogni d'oro sono fatti di questo..."), è una rappresentazione dello stato di prostrazione in cui si trovavano dopo le delusioni che avevano avuto. Annie ha descritto così il suo stato d'animo: «Mi sentivo molto vulnerabile. La canzone era un'espressione di come mi sentivo: senza speranza e nichilista. Mi sentivo come se fossimo in un mondo da sogno, che qualunque cosa stessimo inseguendo non sarebbe mai successo. Tutto ciò si riversò in Sweet Dreams».
Bene, il botto lo avevano fatto, e che botto: nel gennaio esce Sweet Dreams ed a febbraio del 1983 arrivano al #2 della classifica inglese (solo perché al primo posto c'era "Total Eclipse of the Heart" di Bonnie Tyler); qualche mese dopo inizia la scalata in America e, passato un mese al #2 negli USA, raggiunge la vetta in agosto del 1983. Quasi tre milioni di copie vendute del singolo potrebbero fare la felicità di molti cantanti ma non per loro! C'era tanta sofferenza e delusioni da riscattare e per battere il ferro finché era caldo, dovevano preparare un nuovo lavoro, un nuovo album che confermasse il duo sulle vette delle classifiche di mezzo mondo. E così fu: 14 novembre dello stesso 1983 esce l'album "Touch" il loro sesto album insieme (terzo album da studio con il marchio Eurythmics dopo i tre con il gruppo chiamato The Tourist) e ad anticiparlo ben due singoli "Who's that girl?" nel giugno e "Right by your side" nell'ottobre.
Si dice che sia stato un album "veloce", forse perché registrato in meno di un mese, ma alle volte il momento è talmente magico che tutte le cose finiscono per girare per il verso giusto e l'album diventa così il loro primo album ad arrivare alla #1 nella UK Albums Chart, raggiungendo anche il settimo posto nella Billboard 200 degli Stati Uniti. Touch resterà per gli Eurythmics l'album di maggior successo in entrambe queste classifiche.
Come è nata la nostra canzone? Sicuramente è figlia di quei due concetti che la ricollegano a Sweet Dreams: la musica realistica con gli alti e i bassi della vita e la depressione, sopita, ma sempre pronta a tornare.
Dave Stewart racconta che ha scritto questa canzone, insieme ad Annie, quando alloggiavano al Mayflower Hotel di New York City: "Ero stato fuori sulla 46th Street e avevo comprato una tastiera Casio, lunga circa 20 pollici con tasti molto piccoli. Era una giornata nuvolosa. Annie era seduta nella mia stanza, e io stavo suonando qualche piccolo riff sulla tastiera, dei piccoli accordi malinconici in La minore con il Si dentro. Continuavo a suonare questo riff, e Annie guardava fuori dalla finestra il cielo grigio ardesia sopra lo skyline di New York e cantava spontaneamente, "Here Comes The Rain Again". E questo era tutto ciò di cui avevamo bisogno. Come con molte delle nostre canzoni, devi solo iniziare con quell'atmosfera, quella nota o quella melodia introduttiva. E il resto era come un puzzle in cui dovevamo solo riempire i pezzi mancanti".
Per chi non l'avesse capito, ma a dire il vero non l'avevo capito neanche io finché non mi sono documentato, quella che sta per arrivare non è la pioggia ma la depressione, la tristezza, il momento buio (simboleggiato dalla pioggia). Il testo però ci porta fuori da quella spirale negativa grazie a quella splendida "So baby, talk to me Like lovers do. Walk with me Like lovers do". L'amore ci fa uscire dalla depressione, che però presto si riaffaccia e ci colpisce come la pioggia.
Sempre Stewart, che, a suo dire, eccelle nel creare uno stato d'animo malinconico nelle sue canzoni, sintetizza "Here comes the rain again" come un "vagare dentro e fuori dalla malinconia, una bellezza oscura che è come la rosa: quando è più buio sboccia con il suo color rosso sangue ma quando è ai margini del giardino muore."
A completare il tutto due pezzi da novanta della musica che hanno fatto il resto: gli arrangiamenti sono di un certo Michael Kamen, autore di una sessantina di colonne sonore e collaborazioni con moltissimi mostri sacri del pop-rock (Pink Floyd, Queen, Eric Clapton, David Bowie, Brian Ferry, Sting e molti altri) e la British Philharmonic Orchestra che ha registrato la parte sinfonica dapprima in una chiesa trasformata in studio di registrazione e poi anche arrangiandosi in piccoli ambienti come in un corridoio e, si racconta, anche in un bagno. Il risultato finale è stato ottenuto mescolando l'orchestra sui suoni elettronici creati da un sequencer e da una drum machine.
Il video musicale ( https://www.youtube.com/watch?v=TzFnYcIqj6I ) stranamente fu lanciato un mese prima dell'uscita del singolo; è stato girato nelle Orkney Islands (in italiano isole Orcadi) in Scozia e dopo una ripresa aerea del paesaggio si vede Annie Lennox camminare lungo la costa rocciosa e la cima della scogliera, poi intorno a una nave distrutta ed infine in un cottage abbandonato dove tiene in mano una lanterna. In molte scene vediamo Dave Stewart registrarla con una videocamera, quasi ad inseguirla. Un trucco cinematografico (ovvero la sovrapposizione nello stesso fotogramma dei due personaggi registrati singolarmente) ci fa percepire l'uno come un fantasma nel mondo dell'altro.
Sono arrivato alla fine e mi sono reso conto di non aver parlato per nulla di lei, di Annie Lennox, per cui rimanderò tutte le sue storie ad un nuovo capitolo di questo blog,
ma intanto chiudo canticchiando "Walk with me, like Lovers do - Talk to me like Lovers do":
come sarebbe bello poter vivere sempre come fanno gli innamorati!


LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "HERE COMES THE RAIN AGAIN":

Ecco di nuovo la pioggia
Cade sulla mia testa come un ricordo
Cade su di me come una nuova emozione
Voglio camminare nel vento
Voglio parlare come fanno gli amanti
Non vuoi tuffarti nel tuo oceano?
Piove anche su di te?
Quindi amore parlami
come fanno gli amanti
Cammina assieme a me
come fanno gli amanti
Parlami
come fanno gli amanti
Ecco di nuovo la pioggia
Entra nella mia testa come fosse una tragedia
Lacerandomi come una nuova emozione
Voglio respirare nel vento
Voglio baciare come fanno gli amanti
Non vuoi tuffarti nel tuo oceano?
Piove anche su di te?
Quindi amore parlami
come fanno gli amanti
Cammina assieme a me
come fanno gli amanti
Parlami
come fanno gli amanti
Quindi amore parlami
come fanno gli amanti
Ecco di nuovo la pioggia
Cade sulla mia testa come un ricordo
Cade su di me come una nuova emozione
(Ecco che arriva di nuovo, arriva di nuovo)
Voglio camminare nel vento
Voglio parlare come fanno gli amanti
Non vuoi tuffarti nel tuo oceano?
Piove anche su di te?
(Ooooooh, arriva di nuovo)
Ecco di nuovo la pioggia
Cade sulla mia testa come un ricordo
Cade su di me come una nuova emozione
(Oooh, oooh sì)
Voglio camminare nel vento
Voglio parlare come fanno gli amanti
Non vuoi tuffarti nel tuo oceano?
Piove anche su di te?
Ecco la pioggia di nuovo
Cade sulla mia testa come un ricordo
Cade su di me come una nuova emozione
CURIOSITA':
  • Come raccontavo nella storia, per accentuare la sensazione di monotonia, invece del tradizionale verso-ritornello-verso, in questa canzone Dave Stewart alterna una sezione A ("Here comes the Rain again?") e una sezione B ("So baby talk to me?"); c'è solo un breve ponte strumentale nel mezzo della canzone.
  • In Europa, l'album Touch è stato uno dei primi album pubblicati su CD; ricordo che eravamo a fine 1983. Di più, qualcuno segnala questo record per l'album ovvero risulta il primo album uscito su CD lo stesso giorno in cui è stato pubblicato anche in vinile.
  • "Walk with me, like lovers do/Talk to me, like lovers do" è un verso così bello che Dave Stewart l'ha diciamo così riciclato per la canzone "Taking Chances" uscita a nome Platinum Weird. Si tratta di un progetto dello stesso Stewart insieme con la giovane cantante Kara DioGuardi di cui una versione è visibile qui https://www.youtube.com/watch?v=3fW6sA2oGh0  Se questa canzone vi sembra di averla già sentita non vi sbagliate perché è stata reinterpretata da Celine Dion e pubblicata come title track del suo album del 2007.

I LUOGHI:
  • L'arcipelago delle Orkney, gruppo di isole a nord della Scozia. Il video è stato girato proprio su una di queste isole ovvero Hoy dove si erge sul mare una conformazione rocciosa detta The Old Man of Hoy (il vecchio di Hoy). Il faraglione è uno dei più alti del Regno Unito per un'altezza di 449 piedi (137 m). Il Vecchio è popolare tra gli scalatori ed è stato scalato per la prima volta nel 1966. Creato dall'erosione della scogliera attraverso l'azione dell'acqua non ha più di qualche centinaio di anni, e un dipinto del 1817 mostra un arco nella parte inferiore che è crollato a causa dell'erosione. Si dice che potrebbe presto crollare in mare in quanto è fatto di arenaria rossa tipica del luogo e molto "fragile". ( https://en.wikipedia.org/wiki/Hoy )

LE DATE:
  • 14 novembre 1983. Il duo all'epoca aveva rispettivamente 31 anni lui (David Allan Stewart era nato il 9 Settembre 1952) e lei quasi 29 (Ann Lennox era nata il giorno di natale del 1954).

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Come numero di cover, la nostra canzone si difende bene e ne conta circa 75 tra cui una addirittura di Sacha Distel. Madonna nel suo tour del 2008/2009, chiamato Sticky & Sweet Tour ha usato un campione abbastanza lungo della canzone per introdurre la sua Rain. Poi ci sono anche la versione di Macy Gray e quella del mio "raccomandato" Mike Massé.
  • Il sito whosampled.com ci dice invece che oltre al campione di Madonna, la canzone è stata usata in altre 19 canzoni successive.

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Tre canzoni scelte, sicuramente non le più famose, ma a me molto care sono: "Love is a Stranger" dall'album dell'83 Sweet Dreams. Poi "Thorn in my Side" del 1986 album Revenge e dallo strano album, che doveva fare da colonna sonora al film 1984 (For the love of Big Brother) la strana ma trascinante "Sexcrime (Nineteen Eighty-Four)".

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