063. CARAVAN OF LOVE (The Housemartins) - 200 canzoni 200 storie

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063. CARAVAN OF LOVE (The Housemartins)

Articolo pubblicato il  2 maggio 2023





Dietro ad ogni canzone ci sono almeno tre storie:
la storia della canzone, quella del cantante o del gruppo che la interpreta
e poi c'è una storia, diversa per ciascuno di noi, che ascoltiamo quel brano.
Volevo come al solito raccontare qualcosa sugli Housemartins, anche scegliendo una delle loro canzoni più famose ma ero a corto d'idee e così, per ispirarmi, sono andato a ripescare i miei vinili degli unici due album da loro incisi e mi è tornata alla mente la storia che mi legava a quei vinili. All'epoca, intorno alla metà degli anni ottanta, un 33 giri in Italia poteva costare tra le venti e le trentamila lire e allora bisognava misurare molto gli acquisti ed andare sul sicuro. Ma per noi triestini c'era una soddisfacente scappatoia ovvero acquistare all'estero i nostri LP. Proprio guardando quegli album ho rivisto in un angolino la scritta "Made in Yugoslavia" e il marchietto "Yugoton" e il flashback mi ha riportato in quel piccolo negozietto di dischi di Capodistria dove arrivavano molti, anche se non tutti, tra gli LP del tempo e mi ricordo anche la delusione quando, tornato a casa e messo il disco sul piatto, non trovai quella bellissima loro canzone che mi piaceva tanto in quel periodo. Digerita la delusione ed apprezzato il loro stile, non appena stampato mi portai a casa anche il loro secondo album. A proposito i dischi costavano più o meno un decimo rispetto all'Italia e a volte anche meno a seconda della svalutazione del dinaro. Poi la guerra e l'indipendenza della Slovenia chiuse quel periodo.
Le altre due storie iniziano ai due lati dell'Atlantico: la canzone nasce a New York, nel nord-est degli USA, mentre il gruppo più o meno nello stesso periodo nasce a Hull nel nord-est dell'Inghilterra. Non proprio due strade parallele se non fosse per queste somiglianze e ora le percorreremo insieme per qualche tratto.
La storia inizia molti anni prima a Cincinnati in Ohio, sempre nel nord-est degli USA quando nacquero gli Isley Brothers che, come ci ricorda Wikipedia, hanno venduto oltre 18 milioni di dischi solo negli Stati Uniti. Con il loro primo grande successo in classifica nel 1959 ("Shout"), e il loro ultimo nel 2001 ("Contagious"), sono tra i pochi gruppi ad aver raggiunto la Billboard Hot 100 con nuova musica in sei diversi decenni. Sedici dei loro album sono entrati nella Top 40 e tredici di questi album sono stati certificati oro, platino o multi-platino dalla RIAA. Dai gospel nelle chiese al pop ma anche ovviamente soul e funk, la loro carriera si può dire fu "familiare" in quanto i componenti erano prima tre e poi cinque fratelli Isley più loro cognato Chris Jasper; ma nel 1983, come può succedere anche nelle migliori famiglie, i problemi finanziari consigliarono quest'ultimo e i due fratelli Ernie e Marvin a separarsi dal gruppone ed a mettersi in proprio e con molta fantasia scelsero per il gruppo il nuovo nome "Isley-Jasper-Isley". Tre album in tre anni di attività (dal 1984 al 1987) ma l'unico brano che fece il botto fu proprio "Caravan of love" che nel 1985 raggiunse il #1 nella U.S. Billboard R&B singles chart ed un buon #51 US nella Billboard. In UK si fermò al #52 ma evidentemente aveva fatto breccia nel cuore di qualcuno…
Restiamo ancora un attimo a New York e godiamoci questa versione funky di un brano nato per portare il messaggio cristiano a più persone possibile utilizzando la musica leggera: https://www.youtube.com/watch?v=fSrRdOMpOn0&t=21s. Oltreoceano la fortuna di questa canzone non si è però esaurita li e, dopo essere stata utilizzata negli spot pubblicitari della Dodge Caravan, è lentamente entrata nel repertorio gospel ed è possibile sentirla anche oggi durante una esibizione o un concerto di questo particolare genere religioso-musicale.
E dalla grande mela spostiamoci ora a Kingston Upon Hull, solitamente abbreviato in Hull, una cittadina portuale del nord Inghilterra nel periodo del thatcherismo ed in pieno declino economico a causa delle condizioni che chiusero la guerra anglo-islandese del merluzzo del 1975-1976.
Era il 1983 quando due ragazzi, con la musica nel cuore, sbarcavano il lunario suonando come musicisti di strada; il cantante si chiamava Paul (P.D.) Heaton accompagnato dal chitarrista Stan Cullimore. Qualche demo inviata alle solite case discografiche e poi l'idea di allargare il complesso ad una formazione standard di quattro elementi; cominciano i concerti e anche loro vengono chiamati da quel genio di John Peel registrando la loro sessione. Siamo arrivati al 1986 e The Housemartins sono pronti per il grande balzo con una formazione ormai stabilizzata con l'innesto del bassista Norman Cook e del batterista Dave Hemingway. La top 3 della classifica viene toccata con il loro primo singolo ed a giugno esce il loro primo album con un titolo calcistico "London 0 Hull 4" dai diversi significati tra cui quello della rivincita della provincia rispetto alla capitale.
Elementi caratteristici sono la freschezza ed il brio delle canzoni; la loro convinzione politica (socialista) e religiosa sprizza in tutti i testi e non vengono lesinate frecciatine al potere rappresentato dalla monarchia inglese e dal governo (che chiedeva ai giovani del paese di trovarsi un lavoro, malgrado al di fuori di Londra non ce ne fosse proprio) e perché no anche per i rampanti giovani di successo in giacca e cravatta che si ubriacavano nei wine bar.
Malgrado più volte avessero detto di considerarsi solo la quarta migliore band di Hull (le altre tre band erano Red Guitars, Everything but the Girl e The Gargoyles) quell'album li aveva portati per lo meno in seconda posizione se non in testa!
Un po' mattacchioni forse e fuori dai canoni tanto che a solo cinque mesi dall'uscita dell'album e con il natale alle porte cosa si inventano? Ripescano quel brano che avevano sentito l'anno prima e che probabilmente ricalcava il loro modo di sentire la religione, lo rielaborano in una versione solo vocale (a cappella), girano un video altrettanto spiritoso e… arrivano al #1 in classifica. Era il 16 dicembre 1986 e l'unico rammarico forse fu di aver perso il titolo della settimana di Natale, detronizzati dalla riedizione postuma di "Reet Petite" di Jackie Wilson; nei mesi successivi vanno molto bene in tutta Europa e raggiungono le prime posizioni ad eccezione dell'Italia dove non superano il trentaquattresimo posto.
Il 45 giri contiene sul lato B una versione sempre a cappella di "When I first met Jesus" (La prima volta che ho incontrato Gesù) e la versione 12'' contiene ulteriori tre canzoni sempre a tema religioso. Nessuna di queste cinque canzoni verrà inserita nei loro album ad eccezione della nostra "Caravan of Love" che fece parte della loro raccolta "best" pubblicata dopo lo scioglimento della band.
Il video, https://www.youtube.com/watch?v=ehfiQd7lcPY, che farà piacere a molti rivedere, è un concentrato di come era la band in quei giorni di improvviso successo mantenendo però il loro spirito scherzoso e allo stesso tempo religioso. "Più tardi Paul Heaton si disse pentito di aver sfruttato demagogicamente un pezzo così candido, le festività e mille apparizioni televisive" segno che per gli Housemartins forse il messaggio era più forte della musica stessa ed a proposito di messaggi chiudo con quello riportato nella copertina interna del loro primo album e dal quale mai si sono allontanati:
Take Jesus – Take Marx – Take Hope
(sostieni Gesù – sostieni Marx – sostieni la speranza)


LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "CARAVAN OF LOVE":

Siete pronti? Siete pronti?
Siete pronti? Siete pronti?
"Sei pronto per il periodo più bello della tua vita?
È tempo di alzarsi e battersi
(va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene)
mano nella mano faremo una carovana
verso la madrepatria
Uno ad uno ci alzeremo con l'orgoglio
che non si può rinnegare
(alziamoci, alziamoci, alziamoci)
dalle montagne più alte alle profonde valli
ci uniremo con i nostri cuori d'oro.
I bambini nel mondo vedranno
che per noi c'è un posto migliore dove stare,
il posto dove siamo nati
è trascurato e straziato, così straziato
Ogni donna, ogni uomo
si unisca alla carovana dell'amore
(alziamoci, alziamoci, alziamoci)
tutti si alzino in piedi
e si uniscano alla carovana dell'amore
(alziamoci, alziamoci, alziamoci)
sono tuo fratello, tuo fratello non lo sai
lei è mia sorella, mia sorella non lo sai
Abiteremo in un mondo di pace
nel giorno in cui tutti saranno liberi
porteremo il giovane e il vecchio.
Lascerai fluire l'amore dal tuo cuore?
Ogni donna, ogni uomo
si unisca alla carovana dell'amore
(alziamoci, alziamoci, alziamoci)
tutti si alzino in piedi
e si uniscano alla carovana dell'amore
(alziamoci, alziamoci, alziamoci)
sono tuo fratello, tuo fratello non lo sai
lei è mia sorella, mia sorella non lo sai
Sei pronto per il periodo più bello della tua vita?
(siete pronti? siete pronti?)
Sei pronta per il periodo più bello della tua vita?
(sei pronto? Sei pronto?)
Su, vieni con me
(sei pronto? Sei pronto?)
su, vieni con me
(sei pronto? Sei pronto?)
Ogni donna, ogni uomo
si unisca alla carovana dell'amore
(sei pronto? Sei pronto?)
tutti si alzino in piedi e si uniscano
alla carovana dell'amore
(sei pronto? Sei pronto?)
CURIOSITA':
  • Come è finita con gli Housemartins? Non me ne voglia, ma riporto una parte dell'articolo di "impatto sonoro" che racconta quello che è successo dopo la pubblicazione del secondo album: "All'apice di una popolarità che, dal circuito indipendente, li aveva da poco catapultati nelle classifiche mainstream, la band decide inaspettatamente di porre fine alla carriera musicale e, nel 1988 le strade di tutti i componenti si separano con una decisione consensuale annunciata dallo stesso Paul Heaton tramite una curiosa lettera aperta all'NME. La band si sciolse nel 1988, ma i membri sono rimasti in contatto e hanno lavorato sui progetti l'uno dell'altro. Norman Cook ha riscosso un notevole successo con Beats International e poi come Fatboy Slim (sì, non tutti sanno che…), mentre Heaton, Hemingway e il roadie Sean Welch hanno formato i Beautiful South. […] Nonostante le insistenze dei fan, gli Housemartins non si sono mai ricostituiti. Anzi, nell'agosto del 2009, per la prima volta in molti anni, la rivista musicale Mojo ha organizzato una sessione fotografica e un'intervista con i membri originali. Nel corso del colloquio tutti i membri hanno ribadito il fatto che la band non si sarebbe mai più riformata."

I LUOGHI:
  • Non può non essere che Kingston Upon Hull, solitamente abbreviato in Hull. A dire il vero non sapevo che anche gli Everything but the Girl (un duo a cui dedicherò presto una storia) fossero di Hull. Una nota storica sulla cittadina, come ci ricorda Wikipedia: "Il porto e le strutture industriali della città, insieme alla sua vicinanza all'Europa continentale e alla facilità di posizione su un importante estuario, hanno portato a danni estremamente diffusi dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale; gran parte del centro della città fu distrutto. Hull ebbe il 95% delle sue case danneggiate o distrutte, rendendola la città britannica più gravemente bombardata in termini di numero di edifici danneggiati o distrutti, a parte Londra, durante la seconda guerra mondiale. Più di 1.200 persone morirono nei raid aerei sulla città e circa 3.000 altre rimasero ferite"

LE DATE:
  • Non c'è una data precisa per questa canzone: la prima versione uscì nel settembre del 1985, mentre la nostra versione venne pubblicata nel novembre del 1986 (ed arrivò negli USA senza alcun successo nel settembre del 1987). Le date di nascita dei quattro sono: Paul David Heaton (nato il 9 maggio 1962), Norman Quentin Cook (nato Quentin Leo Cook, 16 luglio 1963), e conosciuto anche con il suo nome d'arte Fatboy Slim, "Dave" David Robert Hemingway (20 settembre 1960) e "Stan" Ian Peter Cullimore (6 aprile 1962)

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Innanzitutto ricordiamo che la versione "The Housemartins" è già una cover ed insieme a questa se ne contano un'altra ventina, tra cui una versione cantata da Paul Heaton con Jacqui Abbott ed una dei The Isley Brothers featuring Ronald Isley. Su YouTube anche la versione "nostrana" dei Neri per caso registrati live e visibili su https://www.youtube.com/watch?v=Rq558mYC_7w

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Quel loro primo successo era una delle canzoni più belle di quegli anni "Flag day" ed io la ricordo nella versione originale apparsa sul loro primo album. Il loro vero stile esce poi in "Happy Hour", anche questo estratto come singolo dal primo album ed infine in rappresentanza del secondo album "Me and the Farmer"

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