051. FOREVER YOUNG (Alphaville)
Articolo pubblicato il 3 settembre 2022
Qualcuno ha mai sentito parlare delle "The Nolans"?
Per chi non le conoscesse, si tratta di un gruppo musicale irlandese di cinque sorelle, in stile Jackson 5, che ha avuto il periodo di maggiore successo a cavallo tra gli anni '70 e '80. Praticamente sconosciuto in Europa e Nord America, ha venduto oltre 12 milioni di dischi in Giappone, superando in quel paese i Beatles, Michael Jackson, Adele e Ed Sheeran messi insieme.
Perché parlare di un gruppo irlandese per introdurre una delle canzoni più memorabili degli anni '80; chi avrà pazienza lo scoprirà continuando a leggere questa storia che si propone di ridare la giusta dimensione ad un gruppo poco considerato nel mondo della musica, facendolo conoscere meglio e smentendo alcuni luoghi comuni su di loro ma soprattutto di raccontare uno dei pezzi storici di quel periodo.
Prima notizia per chi conosce la musica degli anni ottanta molto superficialmente è che gli Alphaville non sono inglesi né americani; sono tre tedeschi di quella che era allora la Germania Ovest, provenienti tutti dalla zona di Muenster, e che si sono conosciuti a Berlino, ovest ovviamente nel 1981.
Sarà forse per questa loro origine non anglosassone o forse perché nessuno di loro si è mai dichiarato essere "musicista" che gli Alphaville continuano a "subire una forma di oscurantismo, sia da parte del grande pubblico affezionato ai tre singoli più celebri [...] sia da parte del 'pubblico colto', che considererebbe un'insensatezza adolescenziale accostare in un'ipotetica classifica il nome Alphaville a quello dei maggiori templi del synth pop anni Ottanta (i Talking Heads di 'Remain in the Light', gli Echo & the Bunnymen di 'Crocodiles' e 'Ocean Rain', i Japan di 'Tin Drum', i Tears for Fears di 'The Hurting')". Per trovare conferma basta sfogliare qualche libro che racconta quegli anni per accorgersi che la band teutonica non è minimamente considerata; la realtà è che però "Forever Young" la riconoscono tutti già dalle prime note.
Per iniziare ecco una storia carina sui nomi che sono legati a questo gruppo: il frontman nonché cantante Marian Gold aveva scritto un brano nel 1979 ben prima che il gruppo si formasse. Si dice che lo aveva voluto chiamare Big in Japan dopo aver sentito la musica di un gruppo inglese, i Big in Japan, su una compilation acquistata in quel periodo. A proposito il cantante di quel gruppo era una nostra vecchia conoscenza: Holly Johnson dei Frankie Goes To Hollywood! Quando decisero di suonare insieme i tre giovanotti tedeschi scelsero come nome del gruppo Forever Young ma un anno dopo cambiarono nome, si dice, prendendolo dall'omonimo film del 1965 di Jean-Luc Godard tant'è che il nome Alphaville gli portò un contratto discografico nello stesso anno. Forever Young comunque porterà al gruppo, sia come singolo che come primo album, la notorietà in mezzo mondo ma il brano che li lanciò fu proprio Big in Japan e ancora oggi Marian Gold ricorda che quando la canzone entrò in classifica in Germania Ovest al primo posto c'era "Relax" e dopo qualche settimana riuscì a scalzarla ed arrivare in vetta! Si! proprio il brano dei Frankie Goes To Hollywood il cui cantante era quello dei Big in Japan.
Ma perché proprio Big in Japan? Cosi Wikipedia ci spiega questo modo di dire: "Big in Japan" è un'espressione che può essere usata per descrivere gruppi musicali occidentali (soprattutto nordamericani o europei) che raggiungono il successo in Giappone ma non necessariamente in altre parti del mondo. Tuttavia, l'espressione è comunemente usata ironicamente per significare successo in un modo limitato, potenzialmente comico, stranamente specifico o forse non verificabile". Ecco perché ho iniziato richiamando alla memoria quel gruppo da noi semi-sconosciuto delle "The Nolans"; sono un tipico esempio di reali big in Giappone ma chiunque di noi avrebbe potuto raccontare di aver raggiunto la vetta delle classifiche giapponesi, tanto chi lo poteva verificare? In effetti oggi con internet non è più così impossibile, ma una quarantina di anni fa...
Il successo del loro primo brano fu davvero fulminante anche per gli stessi componenti del gruppo e chi volesse in breve saperne di più troverà qualcosa nella sezione delle curiosità. Una volta esaurito il lancio di Big in Japan, la casa discografica chiese di bissare questo successo e in un cassetto era pronta la nostra Forever Young; si sa che, però, i discografici hanno il loro peso nella scelta delle canzoni da lanciare e fu così che la canzone restò ancora qualche tempo a stagionare e fu pubblicato invece un altro brano ballabile e veloce: "Sounds like a Melody". Anche questo è stato un successo, non al livello del primo, ma poteva andare benissimo per far crescere l'attesa per l'uscita dell'album che portava il nome del loro terzo singolo: "Forever Young"; dal canto loro la band però non gradì questa decisione e per protesta non cantò questa canzone in concerto per una decina d'anni!
Per poter gustare al meglio "Forever Young" forse sarebbe meglio fare un salto all'indietro in quegli anni dove Berlino era divisa in due: da un muro sicuramente fisico ma anche mentale, ideologico e la vita sicuramente non era facile anche per quelli che vivevano nella Berlino occidentalizzata. Una città percepita dai giovani come precaria ed instabile, troppo vicina alla Cortina di Ferro, con i carri armati puntati sulla schiena. La nostra canzone nasce così "imbevuta" da questo senso di insicurezza e anche se molti pensano sia un inno all'eterna giovinezza ed alla bellezza che porta con sé la gioventù, così non è! Il testo parla chiaramente della minaccia atomica, da sempre legata a doppio filo alla Guerra Fredda fra i due blocchi che proprio a Berlino si fronteggiavano a pochi passi l'uno dall'altro. I primi a risentire di questo stato di cose erano i giovani di allora che necessariamente dovevano vivere nell'illusione "sperando per il meglio, ma aspettandosi il peggio, stai per sganciare la bomba o no?", come dice il testo di Forever Young
Anche se non svettò in tutte le classifiche, arrivando al #1 solo in Svezia, la nostra canzone è ritenuta una delle migliori canzoni tedesche (anche se scritta in inglese) e c'è chi la considera un pezzo "sacro": è Brandon Flowers dei Killers che ha dichiarato di continuare a cercare di scrivere una canzone buona proprio come "Forever Young".
Diciamo anche che il video non è proprio memorabile, ma lo si può vedere a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=t1TcDHrkQYg . E' stato girato nelle sale del sanatorio Holloway a Virginia Water, nel Surrey in Inghilterra e ne esistono due versioni, praticamente uguali! Per cavalcare il successo "dance" dei due primi singoli, il gruppo velocizzò il brano originale in una sorta di remix: lo si può ascoltare qui https://www.youtube.com/watch?v=F3jiII0nrmI e forse qualcuno lo ricorderà proprio in questa versione.
Tirate le somme, senza l'incubo di una catastrofe nucleare, sarebbe bello rimanere per sempre giovani, ma poi è quello che veramente vogliamo? Ma tu
"vuoi davvero vivere per sempre?
Per sempre giovane?"
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO
DI "FOREVER YOUNG":
Balliamo con stile, balliamo per un po'
il Paradiso può attendere
stiamo solo guardando il cielo
sperando per il meglio
ma aspettandoci il peggio
stai per sganciare la bomba o no?
Moriamo giovani o viviamo per sempre
non abbiamo il potere, ma mai dire mai
stiamo seduti sulla sabbia
la vita è un viaggio breve
la musica è per gli uomini tristi
Riesci ad immaginare quando questa gara sarà vinta?
Giriamo i nostri volti dorati verso il sole
lodando i nostri capi, stiamo entrando in sintonia
la musica è suonata da uomini pazzi
Per sempre giovane,
voglio essere per sempre giovane
vuoi davvero vivere per sempre?
Sempre e per sempre?
Per sempre giovane,
voglio essere per sempre giovane
vuoi davvero vivere per sempre?
Per sempre giovane
Alcuni sono come l'acqua, altri come il calore
alcuni sono una melodia e altri sono il battito
prima o poi spariranno tutti
perché non rimangono giovani?
È così difficile invecchiare senza una ragione
non voglio morire come un cavallo che scompare!
la gioventù è come i diamanti nel sole
e i diamanti sono per sempre
così tante avventure non potevano accadere oggi
così tante canzoni abbiamo dimenticato di suonare
così tanti sogni che si realizzano di punto in bianco
li lasceremo avverarsi
Per sempre giovane,
voglio essere per sempre giovane
vuoi davvero vivere per sempre?
Sempre e per sempre?
Per sempre giovane, voglio essere per sempre giovane
vuoi davvero vivere per sempre?
Sempre e per sempre?
Per sempre giovane, voglio essere per sempre giovane
vuoi davvero vivere per sempre?
CURIOSITA':
• Un po' di storia degli inizi del gruppo: Il cantante Marian Gold così racconta: "Ho incontrato Bernhard a Berlino Ovest nel 1981. Condivideva un amore ossessivo per il mio stesso tipo di musica, che era in particolare quelle delle band indie del Regno Unito. Tubeway Army, Gary Numan e Orchestral Manoeuvres In The Dark hanno avuto forti influenze su di noi. Compreso Frank Mertens [l'altro tastierista degli Alphaville], nessuno di noi sapeva davvero suonare uno strumento. La musica era nelle nostre teste, ma dipendevamo da sintetizzatori e drum machine e cose del genere. Bernhard aveva già alcune attrezzature, quindi siamo stati in grado di comporre e registrare canzoni. Le attrezzature che avevamo a quel tempo erano fondamentalmente dei giocattoli - i sintetizzatori monofonici più economici che si possano immaginare. Avevamo un piccolo studio in un seminterrato, abbiamo fatto un paio di demo e li abbiamo mandati ad alcune case discografiche per cercare di ottenere un contratto." Quando arrivò al #1 in Germania, Marian Gold stava lavorando in una cucina di un ristorante a Münster. Così racconta: "In realtà era più simile a un bar e c'erano anche polpette e cose del genere. Hanno suonato questo pezzo alla radio e ad un certo punto il cuoco mi ha buttato fuori: non puoi più lavorare qui, perché la tua canzone è sempre alla radio e non voglio più vederti qui". E così anche Bernhard Lloyd che stava facendo il "servizio alla comunità" racconta così quel periodo: "una specie di "perditempo", ma se devo essere onesto il lavoro non era davvero stressante".
• Il testo di Forever Young era originariamente diverso da quello che si sente nel singolo. I versi: can you imagine how we won the war - little fascist lady she loves you so - following her leader, she's getting in tune" erano troppo offensivi per la casa discografica e quindi la band fu obbligata a cambiarli. Così aveva spiegato Marian Gold ai tempi dell'uscita del brano: "Se sei mai stato a un concerto pop, allora sai chi è il leader. Tutti gridano solo qualcos'altro invece di "Heil Hitler". " can you imagine how we won the war (riesci a immaginare come abbiamo vinto la guerra?)" significa qualcosa del tipo, puoi immaginare che abbiamo un LP al top?"
• Nel 2019, a trentacinque anni dalla prima, è stato ripubblicato l'album come Super Deluxe Edition comprendente 3 CD, 1 DVD e 1 LP. In merito così dice Bernhard Lloyd: "Forever Young all'epoca fu un'avventura che ci portò risultati meravigliosi. Ci siamo focalizzati principalmente sul vinile, visto che la masterizzazione CD nel 1984 non era ancora così avanzata. Fortunatamente, sono riuscito a riesumare tutti i nastri analogici originali che avevamo in realtà inciso solo perché potessero essere al sicuro. La nuova versione rimasterizzata dell'album ha un suono più caldo, più tondo e più trasparente, proprio come l'avevamo immaginato all'epoca".
I LUOGHI:
• Berlino, di nuovo Berlino, anche se oggi difficilmente si può respirare il clima di quegli anni '80. Ma ci si può provare, magari girando per i quartieri dell'ex parte "est" rimasti molto simili ad allora oppure passeggiando nei pressi del muro (dalla parte ovest). Così sempre Marian Gold in una intervista a Rolling Stone: Quanto era attraente Berlino per un ragazzo della Westfalia? Marian: Beh, banalmente non c'era nessun posto come Berlino in tutto il mondo. E in più era dietro l'angolo. Era un'opportunità d'oro andarci. Avevamo tutti l'impressione che Berlino Ovest fosse un posto davvero speciale, che godesse di un'attenzione e di una fama mondiale. Perché era nell'epicentro del conflitto fra Occidente e Oriente, ed era diviso dalla cortina di ferro. Era un posto tremendamente affascinante. Lo è ancora secondo te? Marian: Ora è soltanto un'altra metropoli come le altre. Non so, mi piace Berlino ma non puoi davvero paragonarla alla Berlino degli ultimi anni Settanta e primi Ottanta. È completamente diversa.
LE DATE:
• Forever Young è stato pubblicato il 3 settembre 1984 come singolo, che come detto anticipò di poco l'uscita dell'omonimo album il giorno 27 settembre dei quell'anno. I tre componenti allora erano: Marian Gold (il cui vero nome è Hartwig Schierbaum) nato il 26 Maggio 1954, Bernhard Lloyd (vero nome Bernhard Gössling nato il 2 giugno 1960 e il più giovane Frank Mertens (nome d'arte anche per lui, nato come Frank Sorgatz) nato il 26 Ottobre 1961.
LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:• Leggendo fra le quasi cento cover spicca innanzitutto quella di Laura Branigan che già l'anno dopo propose la sua versione; anche Kim Wild nel 2011 ne ha proposto una sua cover come anche i Tangerine Dream nel loro "strano album" del 2010 intitolato per l'appunto "Under Cover". Discorso a parte l'operazione effettuata da Jay-Z & Mr. Hudson che a suo modo ha riesumato la canzone in un brano rap facendola diventare "Young Forever". Nella lista si trova così anche la versione svedese, quella finlandese nonché diverse in tedesco (Für immer jung) e più di una solo strumentale.
• Due canzoni le abbiamo ripetutamente già segnalate per cui ampliamo il campo dei loro successi con "The Jet set" nell'album di Forever Young. Dal secondo album del 1986 un altro brano dance intitolato proprio "Dance with me" che ha, per breve tempo, rinvigorito la loro fama prima dell'oblio. Il terzo brano infine lo ripeschiamo dal primo album ed è "Summer in Berlin" per il testo e l'elettronica in primo piano.
Crediti:
per alcune parti del testo:
per il testo in italiano:
per la foto della copertina: