035. MESSAGE IN A BOTTLE (The Police) - 200 canzoni 200 storie

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035. MESSAGE IN A BOTTLE (The Police)

Articolo pubblicato il  10 luglio 2021





Sembra che io non sia l'unico essere vivente ad essere solo!
Cento miliardi di naufraghi cercano casa.  
Spero che qualcuno riceva il mio messaggio nella bottiglia.
Lo so che "Every Breath you take" è la loro canzone più famosa e forse la più bella, ma non volevo entrare nel ginepraio del mondo degli stalker e degli ignoranti come me che pensano che sia una canzone d'amore. Resto pertanto sul podio fra le canzoni più ascoltate dei Police su Spotify (insieme anche a "Roxanne") e per iniziare a raccontare la storia di "Message in a Bottle" riporto alcune parti di un post pubblicato su Facebook che mi ha colpito molto: sentire la voce di un musicista raccontare la sua esperienza può aprire scenari nuovi a noi semplici fruitori di musica:
"Dopo la spensieratezza del beat, dopo la raffinatezza del prog, dopo l'energia del punk il mondo della musica rock stava cercando una strada nuova, che non trovava. Poi sono arrivati loro, sono piombati sulla scena con questo album (indiscutibilmente il più bello) e come una supernova hanno illuminato il paesaggio e indicato la via. L'energia del punk andava imbrigliata da grandi musicisti, capaci di suonare sul serio, impreziosita da qualche "decorazione" jazzistica, una iniezione di reggae, il tutto nel grande alveo del fiume del rock. [...] Ecco, non è semplice da fare capire a chi non era un musicista in attività in quegli anni, ma vi assicuro che la loro irruzione sulla scena ha cambiato il modo di suonare di tutti, in tutti i generi: c'è un prima e un dopo i Police, nessuno, davvero nessuno, dopo i Police ha più suonato come prima, se non ci credete chiedete a qualsiasi vecchio musicista come me. Sono stati probabilmente la band più influente della storia del rock dal punto di vista delle sonorità, forse non la più importante, ma credo proprio la più influente." (post di Paolo Genta https://www.facebook.com/groups/mrfantasycarlomassarini/permalink/10158440046043940/ )
Il primo album di cui si parla ha una storia veramente particolare: si intitola "Outlandos D´Amour" e nasce in "autofinanziamento" in quanto Sting, Stewart Copeland e Andy Summers non avevano ancora trovato un manager. Miles Copeland, fratello di Stewart quando sentì per la prima volta "Roxanne" decise di accollarsi il ruolo di manager, ottenendo un contratto discografico con la A&M Records, versando di sua tasca parte delle spese dello studio di registrazione (che veniva rigorosamente utilizzato quando non era in uso ad altri gruppi).
Non altrettanto lungimiranti furono le radio inglesi e la solita BBC che rifiutarono la trasmissione dei primi singoli: "Roxanne" poiché trattava il tema della prostituzione e "Can't Stand Losing You" a causa della copertina che mostrava di spalle Stewart Copeland impiccato su un grande cubo di ghiaccio in attesa che si sciogliesse.
Correva l'anno 1978 e, come più volte sottolineato per altre storie, la scure della censura inglese calava implacabile e rischiava di bloccare le carriere di artisti giovani ed emergenti. Alla fine, il 2 novembre di quell'anno, insieme al terzo singolo "So Lonely", uscì il primo album, sfruttando il primo timido successo del secondo singolo (#42 della classifica britannica). Quando però i Police sbarcarono negli Stati Uniti, ottennero un inaspettato successo radiofonico con "Roxanne" nonostante il tema trattato: finalmente vennero così rivalutati ed apprezzati anche in patria e cominciò per loro la brillante carriera che tutti conosciamo.
E veniamo così a "Message in a Bottle". Mentre succedeva tutto quanto sopra raccontato, nel febbraio del 1979 i Police registrarono la canzone su input di Sting; così racconta il cantante: "Il primo ad ascoltare 'Message in a Bottle' fu il mio cane. Continuavo a suonarla di fronte a lui nel seminterrato del mio appartamento a Bayswater. Ricordo che mi guardava con quello sguardo di rassegnata desolazione che hanno tutti i cani quando aspettano che qualcuno li porti a fare la loro passeggiata al parco. Da quello sguardo disperato mi venne in mente, non so come, l'idea di un naufrago e della sua bottiglia. Alla fine il mio cane ottenne la sua passeggiata e noi la nostra prima grande hit". Infatti fu il primo brano dei Police a raggiungere il #1 della classifica GB; fu pubblicato dopo sette mesi, il 21 settembre di quell'anno, per fare da traino all'album "Reggatta de Blanc", che contiene anche Walking on the Moon nuovo #1 inglese. L'album fu pubblicato nell'ottobre del 1979.
La canzone è però merito del talento di tutti e tre i membri della band, con una performance fondamentale del chitarrista Andy Summers autore del riff che caratterizza il brano nonché dell'arpeggio prima del terzo verso, molto apprezzato da Sting: "Andy fece davvero un gran bel lavoro, sgrezzando il pezzo che avevo scritto inizialmente ed aggiungendo quella pregevole nota di colore".
Stewart Copeland, che nel video suona con le bacchette una sedia di un magazzino, invece, ha dato incisività e allo stesso tempo leggerezza da par suo. https://www.youtube.com/watch?v=MbXWrmQW-OE
Non dimentichiamo che tutto quello che si sente è prodotto solo ed esclusivamente dai tre: voce e basso di Sting, chitarra di Summers e Copeland alla batteria; alcune parti di sintetizzatore sono attribuite a Summers!
E proprio Andy Summers ha dichiarato: "E' sempre stata la mia canzone preferita da suonare dal vivo, la traccia migliore che abbiamo registrato e probabilmente la preferita dai fan prima di "Every Breath You Take"."
Ma è un reggae? A dire il vero, la sonorità del nostro brano è un seguito ideale di quelle del primo album definite come "Reggae'n Roll" ovvero la commistione tra il rock britannico e il ritmo caraibico tipico del reggae. Di più, il titolo dell'album già citato, ovvero "Reggatta De Blanc", è una traduzione storpiata (usuale nel fraseggio Police-iesco) delle parole "White Reggae" e pertanto un reggae bianco.
Arriviamo così al testo: si è già detto dei grattacapi causati dai testi del primo album, soprattutto per i singoli: questa volta viene riaffrontato uno dei più grandi problemi del mondo moderno ovvero l'isolamento e la solitudine, già toccato in "Can't Stand Losing You" addirittura contemplando il suicidio, e in visione ottimistica nel brano "So Lonely". Stavolta però, usando la metafora del naufrago nell'isola deserta, Sting & Co. non trovarono difficoltà a far passare in radio il loro brano, forti anche della crescente notorietà acquisita.
Sia vedendo il video, che ascoltando le dichiarazioni del tempo della band, la storia raccontata dalla canzone si può applicare a chiunque viva in uno stato di solitudine personale, non necessariamente di isolamento fisico. Il verso finale però ci porta una scoperta sorprendente: il naufrago trova "cento miliardi di bottiglie" e capisce che non è l'unico nel mondo ad essere solo...
Ora però il dubbio nasce spontaneo: perché tutti sono così soli? È insito nella natura umana o è il modo di vivere di oggi che porta ad allontanarci dagli altri?
Una cosa è certa: il messaggio nella bottiglia nasconde il desiderio di molti di trovare "compagnia" in un mondo solitario, formato da persone solitarie e isolate.


LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "MESSAGE IN A BOTTLE":

Solo un naufrago
Un'isola persa nel mare
Un altro giorno solitario
Nessun altro qui, solo io
Più solitudine
di quanta un uomo potrebbe sopportare
Salvatemi prima che cada nella disperazione.
Spedirò un S.O.S. al mondo
Spedirò un S.O.S. al mondo
Spero che qualcuno riceva il mio...
Spero che qualcuno riceva il mio...
Spero che qualcuno riceva il mio...
Messaggio nella bottiglia
È passato un anno da quando ho scritto il mio messaggio.
Ma avrei dovuto saperlo fin dall'inizio.
Solo la speranza può darmi coraggio.
L'amore può aggiustare la tua vita,
ma l'amore può spezzare il tuo cuore
Spedirò un S.O.S. al mondo
Spedirò un S.O.S. al mondo
Spero che qualcuno riceva il mio...
Spero che qualcuno riceva il mio...
Spero che qualcuno riceva il mio...
Messaggio nella bottiglia
Passeggiando questa mattina
Non credevo a quello che ho visto
Cento miliardi di bottiglie
Spiaggiate sulla costa
Sembra che io non sia l'unico essere vivente solo
Cento miliardi di naufraghi
Cercano casa
Spedirò un S.O.S. al mondo
Spedirò un S.O.S. al mondo
Spero che qualcuno riceva il mio...
Spero che qualcuno riceva il mio...
Spero che qualcuno riceva il mio...
Messaggio nella bottiglia
Sto inviando un S.O.S.
Sto inviando un S.O.S.
Sto inviando un S.O.S.
CURIOSITA':
  • A volte la canzone viene chiamata "Sending out an SOS" per il fatto che la frase viene ripetuta più e più volte per oltre un minuto mentre lentamente la canzone va in dissolvenza; si contano almeno 25 ripetizioni della frase.
  • Se siete amanti della musica di Elvis Costello non vi sarà sicuramente sfuggita una notevole somiglianza della nostra canzone con "Watching the Detectives" del 1977 e quindi precedente a "Message in a Bottle". Per chi non la conoscesse: https://www.youtube.com/watch?v=snPDoXl9ZPs
  • Dopo che i Police si sciolsero nel 1986, la canzone venne eseguita dal gruppo riunito nel 1992. Non fu una vera reunion ma l'occasione fu la festa dopo il matrimonio di Sting con Trudie Styler; Sting, Stewart Copeland e Andy Summers erano tutti un po' ubriachi e non lo suonarono molto bene, ma gli ospiti presenti al matrimonio gradirono molto!
  • Penso che molti sappiano che Sting, oltre ad avere un appartamento a New York, una tenuta a Salysbury ed una casa a Londra, vive da molti anni in Toscana e possiede un'azienda vinicola nella tenuta Villa Il Palagio a Figline Valdarno. Indovinate come si chiama la linea di vini che produce? Ovviamente "Message in a Bottle".

I LUOGHI:
  • La gran parte della storia artistica del gruppo si è svolta a Londra. Due luoghi però hanno segnato il loro percorso e sono fuori dalla capitale: a Newcastle upon Tyne, nel nord-est dell'Inghilterra, Stewart Copeland incontrò e scambiò il suo numero di telefono con il futuro cantante del gruppo ossia Sting; era il novembre del 1976. Il 18 agosto 1977 la formazione "a trio" dei Police di Copeland, Sting e Summers si esibì per la prima volta al Rebecca's club di Birmingham.

LE DATE:
  • 21 settembre 1979 data di pubblicazione del singolo. Gordon Matthew Thomas Sumner in arte Sting era nato il 2 ottobre 1951 e quindi arrivò ormai quasi ventottenne al successo mondiale; quasi coetaneo è Stewart Armstrong Copeland nato il 16 luglio 1952 mentre più anziano di nove anni rispetto a Sting è Andrew James Somers conosciuto come Andy Summers, nato il 31 dicembre 1942.

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Circa 130 sono le cover ufficiali ma sono più memorabili alcune interpretazioni di Sting successive: ad esempio la eseguì come solista al Live Aid nel 1985. Sempre Sting cantò "Message in a Bottle" insieme ai No Doubt di Gwen Stefani nell'intervallo del Super Bowl 2003 tra Bucs e Raiders. Il gruppo femminile britannico All Saints ha eseguito la canzone in una trasmissione televisiva nel 2018, continuando a includerla nei loro live set e pubblicando la loro versione nel 2020 con la "partecipazione" dello stesso Sting.
  • Ritornando alle versioni, i più famosi a cimentarsi con questo classico sono stati nel 1996 i Maxi Priest e nel 2007 i 30 Seconds to Mars, più moltissime versioni in stile Chillout/New classics.

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Tolte le già menzionate, per i Police riscopriamo tre brani forse un po' dimenticati, ma non per questo meno "classici": dal nostro album del 1979 propongo "Bring on the night"; dal successivo del 1980 senz'altro svetta "Don't Stand So Close To Me" e dall'ultimo lavoro del 1983 non si può non ricordare "Wrapped Around Your Finger".
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