021. I CAN'T TELL YOU WHY (Eagles)
Articolo pubblicato il 22 aprile 2021
Tutti conoscono la famosissima equazione, valida nell'ambito della musica della west coast americana degli anni settanta:
EAGLES = HOTEL CALIFORNIA;
per la nota proprietà dell'ignoranza collettiva è ovviamente valida anche come
WEST COAST MUSIC = HOTEL CALIFORNIA.
Come è possibile parlare di Eagles e non raccontare la storia di Hotel California? Forse perché l'hanno già raccontata in troppi! Anche se l'aura di mistero e di non spiegato della canzone rimane ancora oggi, dopo tutte le dichiarazioni dei vari componenti del gruppo. Alla fine, tra le curiosità lascerò alcuni link per chi volesse a tutti i costi conoscere un po'meglio Hotel California ed invece parlerò di un'altra perla del repertorio della band californiana.
Ho cercato di capire quanto fosse un milione di dollari del 1977-1978 e con qualche approssimazione sono arrivato alla cifra di più di 4 milioni di euro odierni! Questo fu il costo della produzione dell'album che doveva seguire a Hotel California senza farlo troppo rimpiangere! Sicuramente dopo aver venduto 32 milioni di copie del loro disco del 1976 forse se lo saranno potuto anche permettere!
Quello che non torna però sono i quasi tre anni di distanza dal precedente "Hotel California" per una band che era abituata a sfornare un album all'anno. Come qualcuno ha detto, "The Long Run" è senza dubbio una grande occasione mancata proprio poiché è rimasto intrappolato nella ricerca della perfezione.
"In retrospettiva "The Long Run", scritto in uno dei periodi peggiori della band, ha invece un suono pacato, con spunti di umorismo [...] manchevoli negli altri album. E probabilmente, se gli Eagles non ci avessero impiegato un'era geologica o non ci avessero rimesso gran parte della propria salute mentale, l'album, che alla storia comunque verrà consegnato definitivamente come l'album dopo Hotel California, avrebbe ricevuto magari anche maggiore favore dalla critica che, invece, liquidò il disco come "uno scadente seguito del precedente". Riascoltato attentamente, oggi risuona come un buon disco con almeno cinque episodi da antologia".
Di queste cinque canzoni, sicuramente la migliore, nonché il brano che svetta nell'album è proprio quello scelto per la nostra storia: "I Can't Tell You Why".
I protagonisti per quattro quinti sono gli stessi dell'album precedente: Don Henley e Glenn Frey, le due menti del gruppo, Don Felder e Joe Walsh alle chitarre. Al basso si avvicendano, in una staffetta già vista in precedenza nel gruppo dei "Poco", Randy Meisner, che lascia il gruppo poiché ormai stressato, a cui subentra Timothy Schmit.
Proprio quest'ultimo è il papà della nostra canzone che porta "in dono" al gruppo. Così racconta Schmit: "Ho avuto alcune sessioni di scrittura con Don e Glenn e ho buttato fuori un sacco di mie idee e quella [per "I can't tell you why"] è rimasta bloccata. Ne avevo [composto] una buona parte, non una parte enorme, ma abbastanza perché pensassero 'Potrebbe essere buono' e per completarla. Così Don, Glenn e io lo finimmo in alcune sessioni notturne. Quando è stata sviluppata in studio [...] sapevo che era una canzone fantastica. Ho [pensato] "Sì! Questo è un debutto fantastico per me." Quando finalmente l'abbiamo mixato, abbiamo fatto una piccola festa d'ascolto in studio. Mentre la gente lo ascoltava, Don si è rivolto a me e ha detto: "Ecco il tuo primo successo".
In effetti, a completare l'opera, a Schmit fu affidata la voce principale, con Don Henley e Glenn Frey e a fare il contrappunto, per mantenere il marchio Eagles, nonché a suonare il basso (con l'ormai famoso e caratteristico riff).
Tutto ciò avveniva nel marzo 1978, e fu la prima canzone finita per l'album. Venne però pubblicata solo come terzo singolo nel febbraio 1980, raggiungendo il #8 nella Billboard Hot 100 e il #3 nella classifica Adult Contemporary. L'album "The Long Run" era stato pubblicato nel Settembre del 1979 e venne deciso di lanciare come primo singolo "Heartache Tonight" e poi la title-track "The Long Run" che raggiunsero entrambe la #1, tanta era l'attesa del pubblico per il nuovo lavoro.
Gli Eagles erano ormai però giunti al loro capolinea, vuoi per le stressanti sedute di registrazione (certe canzoni vennero registrate 70 volte), sia per i lunghi tour ma anche per le liti furibonde fra i membri e, particolare da non tralasciare, anche per l'effetto delle droghe assunte in quantità industriale.
Glenn Frey ha dichiarato in un'intervista: "Ricordo "One Of These Nights" e "I Can't Tell You Why" come i brani più significativi della mia carriera degli Eagles e che metterei in una capsula del tempo per rappresentare i migliori lavori degli Eagles". Sarà forse anche perché fu questa canzone a dare l'ultima gioia al gruppo ovvero fu il loro ultimo successo ad entrare nella top ten della Billboard Hot 100.
E ora entriamo nel momento autobiografico!
Cliccate su https://www.youtube.com/watch?v=O019LnvZs0g Questo è il video, chiamiamolo così, originale e per chi non l'avesse mai sentita prima, o la ricordasse solo lontanamente, si sarà immediatamente reso conto che si tratta di un "lentone strappamutande" ovvero una di quelle canzoni che venivano messe nei "festini" degli anni 70 quando era il momento tanto atteso dei lenti. Ricordo ancora noi diciassettenni di allora partecipare a queste feste, tassativamente senza alcoolici, e quei pochi minuti magici... Quanti ricordi!
Il testo parla di una relazione in crisi: una notte i toni salgono fino a quello che sembra un definitivo punto di rottura malgrado ci siano stati già momenti difficili in passato, sempre superati dalla coppia. La chiave di volta della canzone sta nel ritornello: "ogni volta che cerco di andarmene, c'è qualcosa che mi fa tornare sui miei passi per rimanere e non so spiegartene il motivo". Una vera conclusione non c'è e l'ascoltatore rimane con una malinconia voluta dal suo autore: questo perché nella canzone non c'è la certezza che la coppia si riconcili né che il rapporto cada in pezzi. La canzone sfuma portando con sé questa incertezza, anche se nei più romantici fra noi rimane la speranza che l'amore possa prevalere su qualsiasi incomprensione.
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "I CAN'T TELL YOU WHY"
Guardaci, Piccola, stiamo svegli tutta la notte
a distruggere il nostro amore.
Ahh
Non siamo forse le stesse due persone
che hanno attraversato anni bui?
Ogni volta che provo ad andarmene
qualcosa mi fa tornare indietro e restare
e non so dirti perché.
Quando litighiamo non è una cosa buona
(io cerco di tenerti testa, ragazzina)
Ragazza, mi sento solo, troppo solo
non devi preoccuparti, tieni duro
(non restare intrappolata nel tuo piccolo mondo)
perché io ti amo
Non vedo niente di sbagliato
la facciamo più difficile di come sia veramente
e non posso dirti perché
no, baby, e non so dirti perché
e non so dirti perché
Ogni volta che provo ad andarmene
qualcosa mi fa tornare indietro e restare
e non so dirti perché
No, no, baby, e non so dirti perché
e non so dirti perché
e non so dirti perché, no...
CURIOSITA':
- Quasi tutto quello che c'era da sapere sul brano è nelle righe sopra; parliamo così di Glenn Frey: come si diceva una delle due menti del gruppo, in questo pezzo suona la chitarra solista. Normalmente le chitarre venivano suonate da Don Felder o Joe Walsh, relegando Glenn Frey alla voce ed al sintetizzatore.
- Gli Eagles si sciolsero dopo quest'album e ci fu una prima reunion dopo quattordici anni, nel 1994, il quintetto produsse un nuovo album e ripresero i tour live fino al gennaio del 2016 quando a 67 anni Glenn Frey morì per i postumi di una operazione intestinale. Don Henley, toccato da questo lutto, pensò non avesse più senso suonare con la band. Successivamente ci ripensò; il posto di Glenn Frey venne preso dal figlio Deacon e gli Eagles continuano a girare ancora il mondo e a suonare... Hotel California.
- Il video sopra consigliato è solo una parte di un mini film che dura due minuti in più con alcuni preparativi della band e che ha mantenuto sicuramente una miglior forma. Si trova su https://www.youtube.com/watch?v=Odcn6qk94bs
Apriamo ora il capitolo HOTEL CALIFORNIA e, come promesso, un po' di link per conoscere la storia, alcuni lati oscuri della canzone e dell'album omonimo:
- Dal sito storiedicanzoni: https://www.storiedicanzoni.it/2018/09/10/eagles-hotel-california/
- Dal sito Ruicardology: https://www.ruicardo.com/musica/suggestions/eagles-hotel-california/
- Dai post facebook "1000 Best Songs Ever - Le 1000 canzoni più belle di tutti i tempi" https://www.facebook.com/Le1000CanzoniPiuBelleDiTuttiITempi/posts/3750222421736660
- Recensione di Rockol https://www.rockol.it/recensioni-musicali/album/1857/eagles-hotel-california?fbclid=IwAR072-TYyqKw-kgQ7ZE4uadmaEwSrEnjDTXQh8nfIyid3Y0VehWKTJxdSKk
- Sugli aspetti "soprannaturali" del disco e le leggende che gli ruotano attorno, ecco una bella pagina: https://www.centrosangiorgio.com/rock_satanico/pagine_significato_covers/cover_hotel_california.htm
I LUOGHI:
- CALIFORNIA. Purtroppo non se ne esce, gli Eagles hanno incarnato per tutti gli anni 70 il sogno della West Coast, il sound e i colori di quella terra; californiano e anche Timothy Schmit, il papà della nostra canzone, noto a Oakland, visse molti anni a Sacramento, la capitale dello Stato. A sorpresa però tutti gli altri membri del gruppo non sono californiani di origine: Don Henley è nato in Texas, Glenn Frey a Detroit nel Michigan, Joe Walsh a Wichita nel Kansas e Don Felder in Florida a Gainesville.
LE DATE:
- Come già ricordato, il singolo 45 giri uscì il 4 Febbraio 1980, terzo estratto dall'album "The Long Run" che era stato pubblicato il 24 Settembre del 1979 che quindi è la data in cui la nostra canzone venne ascoltata la prima volta dal pubblico! I componenti del gruppo erano: Donald Hugh "Don" Henley (22 giugno 1947) Glenn Lewis Frey (6 Novembre 1948 e deceduto il 18 gennaio 2016), Donald William "Don" Felder (21 Settembre 1947) Joseph Fidler "Joe" Walsh (20 Novembre 1947) ed il padre della nostra canzone Timothy Bruce B. Schmit (30 Ottobre 1947) tutti già over trenta alla pubblicazione dell'album.
LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
- Il sito riporta una cinquantina di cover, tra cui una indimenticabile versione di Diana Krall, contenuta nello splendido album Wallflower del 2015. Viene riportata come cover anche la versione cantata in tour dal suo autore, Timothy Schmit, come membro del Ringo Starr & His All Starr Band nel 1992 e inclusa nell'album live del 1993 Ringo Starr e His All Starr Band Volume 2: in diretta da Montreux.
- A chi piace il sassofono esiste una bella versione di Kenny G che però non toglie o aggiunge nulla all'originale.
- Invito invece ad ascoltare "Non tradire mai" di Neffa e Al Castellana del 1998. https://www.youtube.com/watch?v=gDZ5QKHiM0g&t=77s
"Non importa quanto resterai,
tu puoi rubare tutti i sogni miei,
ma non tradire mai"
ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
- Le tre canzoni degli Eagles (non da Hotel California che dovrebbe essere inserito interamente) vengono tutte da album precedenti: "Take It Easy" canzone che apre il primo disco del 1972, poi "One of These Nights" title-track dell'album del 1975 che anticipa Hotel California e, calando il ritmo, l'indimenticabile "Desperado" anche questa title-track del 2° album del 1973.
Crediti:
per alcune parti del testo:
- https://en.wikipedia.org/wiki/I_Can%27t_Tell_You_Why
- nel testo è riportato un brano del libro: "Hotel California" di Mauro Ronconi (ed. 2014) Arcana Ed.
per il testo in italiano:
per la foto della copertina: