005. EVERYBODY WANTS TO RULE THE WORLD (Tears for Fears) - 200 canzoni 200 storie

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005. EVERYBODY WANTS TO RULE THE WORLD (Tears for Fears)

Articolo pubblicato il 20 Febbraio 2021





Finalmente! Dopo dodici canzoni, le dieci del primo album "The Hurting", solo al terzo brano del secondo album si sente una canzone allegra!...
Un motivo orecchiabile che colpisce al primo ascolto, che ti trascina con il suo ritmo sinuoso e che ti fa smuovere dal divano per ballare (come quei due ballerini un po' fai da te del video polveroso girato nei deserti della California).
Potrebbe essere questo il pensiero di chi, non conoscendo i Tears for Fears, si mettesse ad ascoltare il trittico anni '80 ovvero i primi tre album della band formata da Curt Smith (quello più bellino) e da Roland Orzabal con una schiera di strumentisti a completare le registrazioni ed i concerti del "duo".
Anche se personalmente ritengo di gran lunga migliori "Change" e "Pale Shelter" del primo CD e "Shout" di questo "Songs From The Big Chair" la maggior parte degli ascoltatori sono invece d'accordo a scegliere come top song proprio "Everybody Wants To Rule The World". Per chi volesse controllare basta aprire la pagina Spotify del gruppo e troverà oltre 500 milioni di ascolti per la nostra "song" e poi staccatissima a 135 milioni "Shout"; appena decima con 19 milioni "Pale Shelter" e non c'è traccia di "Change".
Apro e chiudo subito, invece, il discorso su "Mad World", che sarebbe stata la mia prima scelta soprattutto per la sua longevità in quanto a cover, che la continuano a riproporre ringiovanendola malgrado abbia quasi quarant'anni. Lascio per chi volesse approfondire la storia di quest'ultima canzone il link dal sito "Storie di canzoni" https://www.storiedicanzoni.it/2020/11/03/tears-for-fears-mad-world/
"Everybody Wants To Rule The World" non è sicuramente l'inno dei giocatori di Risiko e dietro a quel ritmo incalzante nasconde un testo molto profondo, come la gran parte delle canzoni dei Tears for Fears. La canzone ha una storia piuttosto strana in quanto era sentita un po' distante dallo stile del gruppo e solo dopo lunga insistenza del produttore Chris Hughes, che è anche autore del brano insieme a Orzabal e al tastierista Ian Stanley, venne inserita in extremis come ultimo pezzo dell'album. Uscì come singolo solo dopo "Mothers Talk" e "Shout", e ne seguirono altri tre estratti, per un totale di sei singoli da un album composto da otto pezzi! A mia memoria solo il CD "Thriller" di Michael Jackson è riuscito a battere questo record con sette singoli estratti su otto canzoni.
Tutti vogliono governare il mondo, ma io direi "ognuno di noi vorrebbe regnare sul mondo": il titolo ed il testo della canzone va inquadrato nel momento specifico della sua registrazione, quindi durante la "Guerra Fredda" e suona profetico il verso dove parla di "muri che cadono". Ma più critici hanno intravisto richiami a temi sempre attuali come l'ambiente, la brama del successo finanziario (che però non dura per sempre), ma anche del piacere e della libertà ad ogni costo e le dittature che potrebbero essere viste oggi anche come controllo dei social-media sulle persone. L'attualità della canzone sta proprio nel fatto che questi temi sono preoccupazioni tutt'ora non finite, anzi per certi versi aumentate. Nel 2017 i Tears for Fears hanno rivisitato la canzone e il suo messaggio in un'intervista a Yahoo! Music. Curt Smith ha dichiarato: "Penso che molte di queste canzoni, ora che le ho riascoltate, siano altrettanto toccanti come lo erano allora, ma solo per persone diverse, per aree diverse del mondo. Quando stavamo facendo l'album "Songs From the Big Chair" e "Everybody Wants to Rule the World", stavamo davvero discutendo della Guerra Fredda. Ma allora erano gli Stati Uniti e la Russia, e ora la preoccupazione sono più gli Stati Uniti e la Corea. Lo trovo affascinante."
E io trovo ancora affascinante risalire insieme a Curt Smith sulla sua decappottabile sportiva, già allora vintage, una Austin-Healey 3000, e viaggiare sulle strade della California dove ben poco è cambiato dopo quasi quarant'anni.


LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI "EVERYBODY WANTS TO RULE THE WORLD":

Benvenuto nella tua vita
Non si può tornare indietro.
Anche mentre dormiamo
ti troveremo
Mentre fingi di comportarti bene
giri le spalle a madre natura
Tutti vogliono governare il mondo
È il mio disegno
È il mio rimorso
Aiutami a decidere
Aiutami a fare di più
di libertà e di piacere
niente dura mai per sempre
Tutti vogliono governare il mondo
C'è una stanza dove la luce non ti troverà
tenendosi per mano mentre i muri cadono
Quando lo faranno sarò proprio dietro di te
Sono così contento che ce l'abbiamo quasi fatta
ma così triste che gli altri sono dovuti svanire
Tutti vogliono governare il mondo
Non sopporto questa indecisione
sposato con una mancanza di visione
Tutti vogliono governare il mondo
Dì che non lo farai mai, mai, mai, mai ne avrai bisogno
Un titolo: perché crederci?
Tutti vogliono governare il mondo
Tutto per la libertà e per il piacere
Niente dura mai per sempre
Tutti vogliono governare il mondo


CURIOSITA':
  • Il titolo della canzone originariamente doveva essere "Everybody wants to go to war", poi cambiato nel meno traumatico "...rule the world"
  • Non l'ho verificato direttamente ma la canzone appare in questi film: Felix the Cat, Gli amici di Peter, Romy & Michelle, Scuola di geni, Cambia la tua vita con un click, nel film Pixels del 2016 e in Ready Player One del 2018. Nelle serie televisive: Numb3rs, Malcolm, Mr. Robot, Glee e nella serie televisiva statunitense Riverdale; infine nei videogiochi Saints Row 2 e World in Conflict.
  • La canzone apparve anche nei primi trailer del film Independence Day, a cui però alla fine fu preferita "It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine)" dei R.E.M.
  • Nel 2013, la cover realizzata da Lorde è stata registrata per la colonna sonora di "Hunger Games: La ragazza di fuoco" per poi venire utilizzata nel trailer di Assassin's Creed: Unity e Dracula Untold e nella sequenza finale dell'ultima puntata della prima stagione di The Royals.
  • il brano fu il settimo singolo della carriera dei Tears for Fears ad entrare nella top ten britannica, giungendo alla seconda posizione nell'aprile 1985. Ancora meglio andò negli Stati Uniti d'America, dove "Everybody Wants to Rule the World" fu il primo singolo ad essere pubblicato dall'album "Songs from the Big Chair". Infatti, l'8 giugno 1985 il singolo arrivò in vetta alla classifica statunitense Billboard Hot 100, rimanendovi per due settimane. La BMI ha stimato che dal 1985 il brano ha collezionato oltre due milioni di passaggi radiofonici.
  • Il successo negli USA è dovuto soprattutto al videoclip del brano, che ha avuto una "forte rotazione" sul canale di video musicali MTV. L'editore di HuffPost Daryl Deino ha classificato il video al terzo posto nella lista di fine anno dei migliori video musicali del 1985, affermando che il video "rappresenta l'America pura com'era nel 1985 [...il video] dimostra che a volte gli artisti sono in grado di fare così tanto con così poco"
  • "Everybody Wants to Rule the World" serve a ricordare la regola che everybody (pur significando tutti, ma anche ognuno, ciascuno) è un singolare e non un plurale come crediamo normalmente noi italiani.

I LUOGHI
  • Orzabal e Smith si incontrarono da adolescenti nella città di Bath che si trova nel Sud Ovest del Regno Unito, nella contea del Somerset. È famosa come centro termale: il suo nome, infatti, prende origine dai bagni romani, in inglese "bath". Le sue terme sono le uniche terme naturali del Regno Unito. Ricostruita nel XVIII secolo in stile georgiano, ha molti monumenti in stile neoclassico.

LE DATE:
  • 18 marzo 1985 è la data del lancio sul mercato della nostra canzone, uscita dopo neanche un mese dalla pubblicazione dell'album "Songs from the Big Chair". I nostri due eroi avevano entrambi quasi 24 anni essendo nati rispettivamente Roland Orzabal il 22 agosto 1961 e Curt Smith il 24 giugno 1961. Tra poco entrambi raggiungeranno i 60 anni.


LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Il sito riporta 132 cover di cui cito solo quelle di Gloria Gaynor, Bliss, The Korgis, Jason Donovan e Jamie Cullum.
  • Della versione di Lorde si è già parlato, mentre recentemente anche Robbie Williams ha reinterpretato il brano per la compilation "Trevor Horn Reimagines the 80's".

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • in testa alle tre altre canzoni che più rappresentano il gruppo c'è "Mad World" contenuta nel primo album con "Change" e "Pale Shelter". Dal secondo album la scelta è obbligata: "Shout" e poi una terza canzone va scelta dal terzo album e anche qua un must, che non ci si stanca mai di ascoltare: "Woman in Chains" con la splendida voce di Oleta Adams.
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