095. SEPTEMBER (Earth, Wind & Fire) - 200 canzoni 200 storie

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095. SEPTEMBER (Earth, Wind & Fire)

Articolo pubblicato il  21 settembre 2024



Alle volte non conoscere l’inglese ci salva,
ma alle volte è meglio capire esattamente di cosa parla una canzone in inglese;
ad esempio… ba-dee-ya
Si, proprio su questo suono stava per arenarsi la canzone di cui racconto la storia ed addirittura rischiava di perdere un suo pezzo importante, ovvero l’autrice del testo, ma poi invece…
Quello che però, a parte gli scherzi, volevo dire è che chi non ne conosce il testo, pensa che la canzone sia un inno al mese di settembre, ed in parte lo è; ma c’è una data precisa, un po’ come il 29 settembre di Battisti, e cioè il 21 settembre (che per me ha un forte significato da sempre e proprio quest’anno ancor più importante).

Qualcuno ha definito il nostro brano, come la “Canzone che non finisce mai” ma noi cominceremo a raccontarlo dall’inizio, come sempre: questa è la storia di “September" degli Earth, Wind & Fire.
Il gruppo è stato creato, raccolto e condotto per mano da Maurice White, che è stato anche leader, compositore principale e produttore, ma anche cantante della band e ha dato il nome al gruppo. Aveva voluto con sé il fratello Verdine e come cantante Philip Bailey, il cui falsetto si unisce e si mescola alla voce potente di White. Ma non solo loro: spesso il gruppo contava fino ad una decina di unità ed una sezione di fiati tutta sua e nei suoi oltre quarant’anni di attività sono transitati nel gruppo almeno una trentina di altri strumentisti vari.
Ci troviamo nel 1978 e, come sappiamo, siamo nel pieno del periodo “disco”: intanto da Los Angeles questo gruppo funk-soul continua a sparare successi, a raccogliere nomination ed a vincere Grammy Awards. A quel punto erano già otto gli album pubblicati dalla loro nascita, risalente alla fine degli anni ’60, ed era ormai giunto il momento di lanciare sul mercato un “BEST OF” ovvero una raccolta dei loro successi e presagendo che non sarebbero finiti lì… venne azzardato anche di intitolarlo “volume 1”.
Serviva qualche brano nuovo da inserire e Maurice White ebbe l'idea di questa canzone quando si trovava in una stanza d'albergo a Washington DC. Come succede in tutte le capitali, era in corso una protesta e probabilmente per contrappunto gli venne questo barlume che così racconta: "Ci sono tutti questi gatti che urlano, lanciano cose: sembrano dei pazzi e così la melodia di “September” si è semplicemente evoluta".
Nel frattempo White aveva chiamato a collaborare per il testo di quella canzone una cantautrice che gli era stata consigliata dal fratello, a sua volta presentatagli da un comune amico; il suo nome era Allee Willis, che probabilmente nessuno ricorda per il suo unico album registrato (che fu un fiasco commerciale) ma che divenne, anche grazie agli EW&F, una delle autrici più ricercate, vincendo anche due Grammy.
Così lei racconta: “quando sono entrata in studio per incontrare tutti, proprio mentre aprivo la porta ho sentito quella introduzione di chitarra, e ho pensato, Oh Dio, per favore fa che questo sia ciò su cui vogliono lavorare con me. […] Era la canzone dal suono più felice del mondo”. Ed il buon Dio l’avrebbe accontentata, ma non prima di entrare nella filosofia musicale del gruppo e pertanto, “quando lasciai lo studio quel primo giorno, Maurice mi diede il nome di un libro, si chiamava “Il più grande venditore del mondo”, e mi mandò alla Bodhi Tree, che è una libreria molto spirituale qui a Los Angeles. Ho preso questo e un sacco di altri libri che la commessa ha detto essere di quella filosofia. E quella che è passata dall'essere un'esperienza molto semplice si è trasformata, per me, in un'esperienza incredibilmente complessa. Perché mi sono tuffata in questi libri. E anche il modo in cui erano scritti, il linguaggio in cui erano scritti… non capivo nulla. Ma Maurice mi ha detto fin dall'inizio che pensava che fossi una persona molto spirituale, e che ero stata chiamata per comunicare. E ho pensato, se Maurice mi stava dicendo questo, dovevo andare avanti con questo. Ho sfogliato questi libri per un paio di mesi. Leggere tutta quella roba mi ha cambiato per sempre. Mi ha portato su un sentiero su cui sono rimasta.”
Oltre che a basarsi sulle filosofie orientali, White ed il suo gruppo aveva una visione incredibilmente positiva della vita che riversava nelle canzoni; ecco una delle chiavi di lettura della gioiosità della loro musica.
Maurice White e Allee Willis ci hanno messo quasi un mese per scrivere il testo, evocando immagini di cieli limpidi e balli sotto le stelle. Da vera autrice la Willis preferiva canzoni che raccontassero storie, e pertanto una frase senza senso la infastidiva in particolare. “La frase che Maurice usava in ogni canzone che scriveva era 'ba-dee-ya'” E io gli ho detto: 'Cambieremo 'ba-dee-ya' in parole vere, giusto?' Ma il cantante non voleva proprio saperne e fino alla registrazione ha resistito… "E alla fine, quando è stato ovvio che non l'avrebbe fatto, ho detto: 'Spiegami che significa 'ba-dee-ya'? E lui ha essenzialmente detto: 'A chi importa?'". E lo stesso White così ricorda quell’episodio: "Allee Willis era furiosa, insisteva sul fatto che 'September' aveva bisogno di un gancio vocale al posto di 'Ba-dee-ya'... stava quasi per piangere. Le ho semplicemente messo un braccio intorno al collo e le ho detto, 'Devi fidarti di me su questo, non posso permettere che un testo ingombrante si metta in mezzo a un ritmo melodico."
Ecco come la collaborazione tra artisti può portare a grandi risultati ed anche a grandi insegnamenti: “Ho imparato da lui la mia più grande lezione di sempre nella scrittura di canzoni: non ha mai permesso ai testi di intralciare il groove” così sentenziò Allee Willis.
E così la canzone, registrata proprio a settembre del 1978 e pubblicata come singolo, venne anche inserita in quel “Best of” che vendette nei soli Stati Uniti cinque milioni di copie; fu il ventesimo singolo di EW&F ad entrare in classifica ed il sesto a raggiungere la #1 nella speciale classifica R&B nonché un significativo #8 nella Billboard USA e nel mondo fu acquistato più di undici milioni di volte.
Il video originale https://www.youtube.com/watch?v=Gs069dndIYk ci riporta indietro agli anni settanta con i suoi effetti video “preistorici” ed i costumi del gruppo altrettanto precolombiani.
Ma come mai “September” oltre ad essere un brano gioioso è stata classificata come la canzone che non finisce mai? Riporto, a questo proposito, il parere di un professore di teoria musicale della New York University, Jeffrey Peretz: “molto ha a che fare con il modo in cui la musica si dipana. La struttura della canzone è un ciclo infinito che ci fa ballare e desiderare di andare avanti. Ci sono quattro accordi nel ritornello che si seguono l’un l’altro e sembrano non atterrare mai da nessuna parte, proprio come le stagioni che si susseguono”
Resta forse ancora da parlare perché è stato scelto proprio il 21 settembre ovvero la data, anzi la notte, di cui parla la canzone: sicuramente si potrà pensare che c’è il passaggio dall’estate all’autunno e le giornate sono ancora belle e lunghe. Invece no! Maurice White ha raccontato di aver semplicemente scelto il 21 poiché aveva provato tutti gli altri numeri, ma quello era quello che suonava meglio cantandolo. C’è poi la versione della moglie di White, Marilyn, che ha raccontato che il 21 settembre era la data di nascita prevista per il loro figlio, Kahbran, che invece nacque molto prima ovvero il 1° agosto.
Si dice che non ci sia un ricevimento di un matrimonio americano dove non venga suonata questa canzone, e numerosi sono i film, i programmi TV, le pubblicità e anche i campi di calcio o di altri eventi sportivi durante i quali continua a risuonare “September” e sicuramente ogni settembre di ogni anno la continuerete a sentire, perché questa è la canzone che non finisce mai.
 
 
 
 
 
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI “SEPTEMBER”
 
Ti ricordi la notte del 21 di settembre?
 
L’amore stava cambiando le menti degli spasimanti
 
mentre scacciava le nuvole
 
 
I nostri cuori stavano risuonando
 
Nella tonalità con cui le nostre anime stavano cantando,
 
mentre ballavamo nella notte.
 
Ricordi come le stelle rubavano la notte?
 
 
Ba-dee-ya, dimmi che lo ricordi
 
Ba-dee-ya, ballando a settembre
 
Ba-dee-ya, non c’era mai un giorno nuvoloso!
 
 
Ba duda, ba duda, ba duda, badu
 
Ba duda, badu, ba duda, badu
 
Ba duda, badu, ba duda
 
 
I miei pensieri sono con te
 
Mani strette con il tuo cuore per vederti
 
Solo chiacchere e amore, ricorda
 
noi sapevamo che l’amore sarebbe rimasto
 
 
Ora dicembre ha trovato l’amore che abbiamo condiviso a settembre
 
Solo chiacchere e amore
 
Ricorda è vero amore quello che condividiamo oggi
 
 
Ba-dee-ya, dimmi che lo ricordi
 
Ba-dee-ya, ballando a settembre
 
Ba-dee-ya, non c’era mai un giorno nuvoloso
 
 
Ba-dee-ya, di’ che lo ricordi
 
Ba-dee-ya, ballando in settembre
 
Ba-dee-ya, i sogni d’oro erano giorni splendenti
 
 
La campana stava suonando
 
Le nostre anime stavano cantando
 
Ti ricordi? Mai un giorno nuvoloso!
 
 
C’era un…
 
Ba-dee-ya, di’ che lo ricordi
 
Ba-dee-ya, ballando a settembre
 
Ba-dee-ya, non c’era mai un giorno nuvoloso
 
 
E diremo…
 
Ba-dee-ya, di’ che lo ricordi
 
Ba-dee-ya, ballando in settembre
 
Ba-dee-ya, i sogni d’oro erano giorni splendenti
 
 
Ba-dee-ya de ya de ya
 
Ba-dee-ya de ya de ya
 
Ba-dee-ya de ya de ya
 
 
Ba-dee-ya de ya de ya
 
Ba-dee-ya de ya de ya
 
Ba-dee-ya de ya de ya
CURIOSITA':
  • C’è anche un terzo padre di questa canzone: Al McKay, chitarrista della band, che ha creato la struttura musicale da solo nel suo studio di casa. "Era una di quelle mattine", ha detto McKay a Spotify nel 2018 "Sono sceso al piano di sotto sentendomi davvero bene. Sono andato nel mio studio, ho creato un groove, ed è venuto fuori pezzo dopo pezzo. L'ho portato a Maurice, e gli è piaciuto subito. Poi ha detto: 'Suonalo di nuovo'. E ho continuato a suonarla per lui. L'ultima volta, mi ha guardato e ha cantato: ‘Do you remember...'"
  • “September”, come tutte le opere d’arte, è sopravvissuta ai suoi creatori; infatti la mattina del 4 febbraio 2016, Maurice White è morto nel sonno nella sua casa di Los Angeles per gli effetti del morbo di Parkinson, all'età di 74 anni; anche Allee Willis è morta per un arresto cardiaco a Los Angeles, in California, il 24 dicembre 2019 all'età di 72 anni.
  • Per chi si fosse chiesto perché il gruppo ha questo nome e che fine ha fatto l’acqua (quarto elemento) ecco spiegato il motivo: “Il segno zodiacale di Maurice White, il Sagittario, ha come elemento primario il fuoco e qualità stagionali di terra e d'aria, secondo le classiche triplicità. Il Sagittario nell'emisfero settentrionale è d’autunno, il cui elemento è la terra, e nell'emisfero meridionale è di primavera, il cui elemento è l'aria. Da qui l'omissione dell'acqua, il quarto elemento classico.
  • Siccome fra qualche storia comincerò a parlare di classifiche, per introdurre l’argomento, ricordo che “September” è stata inserita al #16 tra le 500 migliori canzoni pop da Billboard; e al #65 della ben più nota classifica delle 500 migliori canzoni di sempre secondo Rolling Stone (come rivista nel 2021). Anche Spotify ci segnala che la nostra canzone ha raggiunto quasi i due miliardi di ascolti mentre le altre canzoni degli EW&F, al massimo, hanno raggiunto i 500 milioni.
  • Se qualcuno, all’epoca, ha comprato il 45 giri italiano saprà che la copertina è stata ideata richiamando quella dell’album da cui proviene, a differenza delle stampe di tutti gli altri paesi che ritraggono normalmente i componenti della formazione in quel momento. Ed è poi proprio quella italiana che ho usato per presentare la canzone.

I LUOGHI:
  • Egitto. E perché? Molte delle copertine degli album dei Earth Wind & Fire rappresentano piramidi o statue chiaramente ispirate all’antico Egitto; anche molti loro costumi utilizzati durante i concerti o le esibizioni televisive richiamano alla mente gli antichi egizi e forse qualche altra civiltà precolombiana. Penso che la copertina dell’album “The best vol. one” possa essere assimilabile a queste influenze del passato.

LE DATE:
  • Come già raccontato, la canzone pur scritta effettivamente in settembre venne pubblicata come singolo il 18 novembre 1978 ad anticipare l’album di cinque giorni. Mi limito a ricordare le date di nascita dei due cantanti ovvero Maurice White nato il 19 dicembre 1941 e Philip James Bailey nato l'8 maggio 1951.

LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
  • Sono state classificate almeno 120 cover o rielaborazioni della canzone: per lo più sono di cantanti o gruppi poco conosciuti ad eccezione della diva del momento, Taylor Swift, che però ha spostato al 28 settembre la data della canzone ( https://www.youtube.com/watch?v=gYiamoMklnA&t=19s )

ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
  • Con ventidue album all’attivo non è facile scegliere solo tre canzoni, ma io ci provo: sicuramente “Boogie Wonderland” che è uscito l’anno dopo ed ha la stessa coppia di autori di September e “Fantasy” che invece è dell’anno prima; per l’ultima canzone scelgo uno dei loro brani “dance” ovvero “Let's Groove” che risente dei suoni elettronici anni ’80 ed è contenuto nell’LP Raise! del 1981.

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