093. NIGHT FEVER (Bee Gees)
Articolo pubblicato il 17 agosto 2024
Una pubblicità di una trentina di anni fa recitava:
“Una telefonata ti allunga la vita”.
Nel caso dei Bee Gees ha allungato e di molto
il loro
conto in banca!
Ma prima di quella telefonata, che fatica!
Infatti i primi anni ’70 avevano visto un continuo e progressivo declino del gruppo, rispetto ai loro livelli degli anni ’60, tanto che nel 1974, dopo dei tour poco fortunati, si ritrovarono a suonare in piccoli club di provincia. Cosa avrebbe potuto riportarli alla loro fama precedente? La musica da discoteca ovviamente, che era il genere imperante (e più redditizio) di quel momento; il loro nuovo produttore Arif Mardin aveva consigliato loro, oltre alla virata di genere, anche di utilizzare una risorsa fino ad allora sotto utilizzata ovvero la voce in falsetto di Barry, il fratello front-man del gruppo. Proprio quel falsetto che diventerà il loro marchio di fabbrica. Correva l’anno 1975 e la canzone che li portò nuovamente in auge, ovvero al #1 negli USA, fu “Jive Talkin” e nell’album c’era anche un altro bellissimo singolo ovvero "Nights on Broadway" che centrò la top10 e permise all'LP “Main Course” di arrivare in cima alle classifiche. Uno stratagemma per il lancio del primo singolo fu quello di inviarlo in forma anonima alle stazioni radio, perché se avessero letto il nome Bee Gees sarebbe finito immediatamente cestinato! A mezzogiorno del giorno dell'uscita, tutte le radio l’avevano messo nella playlist ed era ovunque senza sapere chi fosse il cantante.
Per i tre fratelli Gibb, Barry, Robin e Maurice, i tempi cupi erano finiti!
Anche l’anno dopo, la nuova formula li riportò al #1 in USA con il brano “You Should Be Dancing” che li spinse ad un livello di celebrità che non avevano mai raggiunto in precedenza, anche se i loro fan irriducibili, quelli che li seguivano dagli anni sessanta, avevano sicuramente storto il naso.
Ancora un piccolo tassello per completare l’introduzione a quella telefonata: una delle caratteristiche che hanno contraddistinto i Bee Gees è il talento compositivo veramente straordinario; scrivono successi nel modo in cui la maggior parte delle persone scrive cartoline... Li scrivono su richiesta, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, su qualsiasi argomento.
Qui finalmente inizia la storia di “Night Fever”, il successo immortale dei Bee Gees.
Più o meno ad aprile 1977 i tre fratelli si trovavano in Francia con due compiti da eseguire: mixare l’album dal vivo registrato a Los Angeles a dicembre del ‘76 e lavorare su del nuovo materiale per un seguito ideale del loro ultimo album. Avevano scelto gli studi di registrazione Château d'Hérouville che si trovano all’interno di un castello del sedicesimo secolo, tra l’altro poco accoglienti e molto freddi.
Nel frattempo il loro produttore Robert Stigwood aveva acquistato i diritti di un lungo saggio dello scrittore Nik Cohn intitolato "Tribal Rites of the New Saturday Night" e il suo progetto era di trasformarlo in un film che raccontasse la storia ambientata a Brooklyn di un gruppo di giovani frequentatori delle discoteche, che partecipavano anche a delle gare di ballo.
Telefonata di Stigwood: abbiamo messo su un film e stiamo registrando le parti di ballo con “You Should Be Dancing” ma mi servono quattro canzoni, una per la sigla del film: "Datemi otto minuti – otto minuti, tre stati d'animo. Voglio la frenesia all'inizio. Poi di un po' di passione. E poi voglio di nuovo frenesia!" A proposito il titolo provvisorio è "Saturday Night" fatemi anche una canzone con quel titolo.
Questo è il succo, ma ovviamente non furono quelle le parole, o forse sì… La prima risposta fu che il titolo proprio non piaceva al gruppo che, proprio in quei giorni, stava lavorando ad un brano intitolato “Night Fever” e la loro contro proposta venne accettata tanto che il titolo definitivo del film divenne “Saturday Night Fever”.
Così racconta Wikipedia, raccogliendo un’intervista del tastierista Blue Weaver: <<"Night Fever" è iniziata quando Barry è entrato una mattina mentre stavo cercando di improvvisare qualcosa. Ho sempre voluto fare una versione disco di “Theme from A Summer Place” della Percy Faith Orchestra o qualcosa del genere - è stato un grande successo negli anni Sessanta. Stavo suonando quello, e Barry ha detto, 'Che cos'è?' e io ho detto, 'Theme from A Summer Place', e Barry ha detto, “No, non lo e'. E’ nuovo.” Barry ha percepito l'idea mentre la stavo suonando su un sintetizzatore a corde e ho cantato il riff su di essa.>> Il produttore della canzone così ricorda: "Per "Night Fever" il gruppo aveva la linea del ritornello, parti delle strofe e il ritmo - di solito si batte sulle gambe per impostare il ritmo di una canzone quando viene cantata per la prima volta. Avevano l'emozione, la stessa che c’è nel disco. Abbiamo messo giù la batteria per prima, e abbiamo bloccato quel particolare feeling. La parte di piano elettrico è stata messa prima del basso, poi le parti di chitarra. Avevamo il suono, ma avevamo bisogno di qualcosa per scuoterlo, quindi abbiamo usato il suono del tuono." I tre fratelli, come loro solito, scrissero il testo… questa volta seduti su una scala! Ma l’ispirazione era venuta proprio in quel momento.
Una settimana e la loro missione era finita, tra l’altro senza leggere né il saggio né la sceneggiatura del film! Lo hanno fatto come lo fanno sempre: seduti insieme, buttando giù i testi, senza scrivere nulla – nessuno di loro legge o scrive musica – conservandolo nelle loro teste fino a quando non sono pronti a registrare. "Ovviamente è facile. Ce l'abbiamo fatta. Abbiamo tutti lo stesso tipo di onda cerebrale", spiegò Robin Gibb. Ne uscirono cinque canzoni che, insieme ai loro due successi disco già ricordati, fanno da spina dorsale alla colonna sonora: “More than a woman” venne donata ai Tavares e "If I Can't Have You" a Ivonne Elliman ed i Bee Gees interpretarono “Stayin’ Alive” e "How Deep Is Your Love" oltre alla nostra canzone.
Le classifiche vennero dominate per moltissime settimane da queste canzoni con “Night Fever” al #1 per oltre due mesi, accompagnata al #2 per qualche settimana da “Stayin’ Alive”.
Nel film la canzone viene eseguita poco dopo la sigla iniziale ed accompagna la famosa vestizione di John Travolta-Toni Manero per la sua serata in discoteca e ritorna dopo circa un quarto d’ora, quando nella sua solita discoteca inizia a ballare una sorta di ballo di gruppo, passato alla storia per la sua semplice coreografia che alterna lo slancio in alto del braccio destro ad altri passi ed a battute di mano; quasi sicuramente la canzone è stata adattata alle scene già registrate utilizzando qualche altro brano (secondo John Travolta, "I Bee Gees non erano nemmeno coinvolti nel film all'inizio... Ballavo sulle note di Stevie Wonder e Boz Scaggs"). Un video proposto da Youtube ha estrapolato queste due parti dal film e le ha unite così: https://www.youtube.com/watch?v=LnqWQnbvjuQ
Esiste anche un video che ha una storia molto particolare: girato nel 1978, quindi un anno dopo l’uscita della canzone, al tempo non venne pubblicato e solo 26 anni dopo, nel 2004, venne finalmente mostrato al pubblico. In un primo momento mi sembrava di riconoscere le strade della vecchia Las Vegas con o i suoi più famosi casinò (Desert Inn, Sahara, Golden Nugget). Si tratta invece di una strada molto particolare in Florida che nel 1978 si chiamava "Motel Row" (Striscia di Motel, lunga 5 km), che oggi non esiste più in quanto i motel sono stati praticamente tutti demoliti. https://www.youtube.com/watch?v=SkypZuY6ZvA
Come giustamente ha sottolineato Bill Oakes, il supervisore della colonna sonora: "La febbre del sabato sera non ha dato inizio alla mania della discoteca, ma piuttosto l'ha prolungata: "La disco aveva fatto il suo corso. Oggi, Saturday Night Fever è accreditato per aver dato il via a tutta la faccenda della discoteca, ma in realtà non l'ha fatto. La verità è che ha dato nuova vita a un genere che stava davvero morendo".
LA TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI NIGHT FEVER:
Ascolta il terreno
c’è del movimento tutto intorno
c’è qualcosa che sta avvenendo
e io lo sento.
Sulle onde del vento,
ci sono dei balli, laggiù
se è qualcosa che possiamo condividere
allora possiamo rubarlo.
E quella dolce donna di città
si muove attraverso la luce
controllando la mia mente e la mia anima.
Quando tu mi raggiungerai
e il sentimento brillerà…
allora avrò la febbre della notte,
sì la febbre della notte
noi sappiamo come farlo
dammi la febbre della notte
noi sappiamo come dimostrarlo
Sono qui che prego affinché questo momento duri
Sto vivendo tanto bene nella musica, nata nel vento
che cerco di renderla mia.
Febbre della notte, febbre della notte
noi sappiamo come dimostrarlo.
Nella febbre del nostro amore
Non abbiamo certamente bisogno di aiuto per farlo.
Dammi solo quello che è necessario
per arrivare a domattina
Ti avviso:
ho il fuoco nella mente.
Sono diventato più alto camminando
e sto risplendendo nel buio.
E quella dolce donna di città
si muove attraverso la luce
controllando la mia mente e la mia anima.
Quando tu mi raggiungerai e il sentimento brillerà
allora avrò la febbre della notte,
sì la febbre della notte
noi sappiamo come farlo
dammi la febbre della notte
noi sappiamo come dimostrarlo
Sono qua che prego affinché
questo momento duri
Sto vivendo tanto bene nella musica,
nata nel vento,
che cerco di renderla mia.
Febbre della notte, febbre della notte
noi sappiamo come dimostrarlo.
(sembra un'eternità, baby, non lo sai)
dammi la febbre della notte
noi sappiamo come dimostrarlo
(non ti lascerò mai, baby, non lo sai).
Dammi quella febbre della notte, febbre della notte
noi sappiamo come dimostrarlo.
(sembra un'eternità, baby, non lo sai)
dammi la febbre della notte
noi sappiamo come dimostrarlo
(non ti lascerò mai, baby, non lo sai)…
CURIOSITA':
- Ecco alcuni dei record delle canzoni tratte dal film: “Durante un periodo di nove mesi a partire dalla stagione natalizia del 1977, sette canzoni scritte dai fratelli mantennero la posizione #1 nelle classifiche statunitensi per 27 settimane consecutive su 37: tre delle loro uscite, due per il fratello Andy Gibb, il singolo di Yvonne Elliman e "Grease", eseguita da Frankie Valli (scritta da Barry Gibb). Alimentata dal successo del film, la colonna sonora ha battuto diversi record del settore, diventando l'album più venduto nella storia della registrazione fino a quel momento. Con oltre 40 milioni di copie vendute, La febbre del sabato sera è tra i primi cinque album di colonne sonore più vendute. A partire dal 2010, è calcolato come il quarto album più venduto al mondo. Nel marzo del 1978, i Bee Gees occuparono le prime due posizioni delle classifiche statunitensi con "Night Fever" e "Stayin' Alive", la prima volta dai tempi dei Beatles. Nella classifica Billboard Hot 100 del 25 marzo 1978, cinque canzoni scritte da Gibbs erano nella top 10 degli Stati Uniti allo stesso tempo: "Night Fever", "Stayin' Alive", "If I Can't Have You", "Emotion" e "Love Is Thicker Than Water". Un tale dominio nelle classifiche non si vedeva dall'aprile del 1964, quando i Beatles avevano tutti e cinque i primi cinque singoli americani. Barry Gibb è diventato l'unico cantautore ad avere quattro successi consecutivi al numero uno negli Stati Uniti, battendo il record di John Lennon e Paul McCartney del 1964. Queste canzoni erano "Stayin' Alive", "Love Is Thicker Than Water", "Night Fever" e "If I Can't Have You".
- Spesso si sottolinea come il gruppo dei Bee Gees fosse un gruppo australiano. Lo credevo anche io ma in effetti i tre fratelli sono tutti nati in Inghilterra da genitori inglesi che si stabilirono solo nel 1959 a Redcliffe, appena a nord di Brisbane, in Australia. Creato il trio di famiglia (Barry-Maurice-Robin) e ottenuto il primo successo, ritornarono in Inghilterra.
- C’è anche, o meglio c’era, anche un quarto fratello chiamato Andy, il minore, che preferì la carriera solista: riuscì a portare in alto nelle classifiche alcune sue canzoni ma morì appena trentenne nel 1988.
- Sul film ci sarebbe molto, moltissimo da dire ma mi limito a constatare che più che un film “Saturday Night Fever” è stata una pietra miliare che ha catturato perfettamente un periodo storico, praticamente quello che “Gioventù Bruciata” ha rappresentato negli anni ’50.
I LUOGHI:
- Château d'Hérouville; è un antico castello che si trova nel villaggio di Hérouville, nel dipartimento francese della Val d'Oise, vicino a Parigi. Costruito nel XVI secolo come residenza nobiliare di un feudatario francese e in seguito radicalmente ristrutturato, fu acquistato nel 1962 dal compositore Michel Magne, che ne trasformò l'ala destra in un famoso studio di registrazione. Le spese per mantenere lo studio furono troppo alte per Magne, che nel 1974 lo diede in gestione e si trasferì nel sud della Francia. Il compositore si suicidò nel 1984 nei pressi dello château, che fu chiuso, andò in rovina e il suo giardino fu invaso dalla vegetazione. Negli anni 2010 fu acquistato da quattro appassionati di musica francesi che lo ristrutturarono e nel 2015 inaugurarono il nuovo studio di registrazione. Per leggere la lista degli album registrati in questo studio rimando alla pagina di wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Ch%C3%A2teau_d%27H%C3%A9rouville
LE DATE:
- Gennaio 1978 è la data di uscita del singolo, estratto come terzo dalla colonna sonora del film che era stato proiettato per la prima volta il 16 dicembre del 1977. La colonna sonora aveva anticipato il film ed era stata pubblicata il 15 novembre 1977. I tre fratelli sono Barry Alan Crompton Gibb nato il 1º settembre 1946, l’unico ancora in vita, poi Maurice Ernest Gibb nato il 22 dicembre 1949 e morto il 12 gennaio 2003, e il suo gemello Robin Hugh Gibb morto il 20 maggio 2012.
LE COVER: (dal sito secondhandsongs.com)
- Quasi novanta cover registrate, molte di queste solo strumentali; gli unici nomi noti che si possono trovare sono quelli di Kylie Minogue (2016) e di Tina Arena (2008).
ALTRE TRE CANZONI IN CINQUE RIGHE:
- Il repertorio dei Bee Gees è talmente sconfinato che devo necessariamente limitarlo ad una delle loro fasi, e perciò siccome ho parlato del loro periodo disco, dico: “Stayin’ Alive” e poi due delle canzoni che preferisco ovvero "Nights on Broadway" contenuta come già detto nell’album della svolta e poi “Tragedy” dall’album successivo “Spirits Having Flown” che ha confermato il loro successo prima del nuovo inevitabile declino.
0
recensioni
Crediti:
per alcune parti del testo:
- https://www.rollingstone.com/music/music-news/how-can-you-mend-a-broken-group-the-bee-gees-did-it-with-disco-192844/
- https://en.wikipedia.org/wiki/Night_Fever
- https://en.wikipedia.org/wiki/Bee_Gees
- citazioni dal libro “1001 Songs: You Must Hear Before You Die” di Robert Dimery – Octopus 2011.
per il testo in italiano:
per la foto della copertina:
VAI ALLA PROSSIMA PAGINA: 094. I FEEL LOVE (Donna Summer e Giorgio Moroder)